La prolattina è un ormone secreto dall’ipofisi, una ghiandola situata alla base del cervello; esso regola la maturazione della ghiandola mammaria in tre momenti della vita della donna: la pubertà, la gravidanza e l’allattamento. Mentre durante la fase puberale concorre, insieme agli estrogeni, allo sviluppo del seno, in gravidanza e allattamento la prolattina, svolge il fondamentale ruolo di stimolare la produzione di latte da parte degli acini ghiandolari della mammella.
Più precisamente, se è vero che i livelli di prolattina aumentano durante la gravidanza, è solo dopo il parto che essa induce la produzione di latte materno ed è la stessa suzione della mammella materna da parte del bambino a far aumentare la secrezione di prolattina e di conseguenza la lattogenesi. Durante questa fase il ciclo mestruale risulta soppresso, dando luogo a quel fenomeno noto come amenorrea lattazionale; la prolattina indurrebbe quindi uno sorta di infertilità temporanea inibendo la secrezione del GnRH, come dimostrato da alcuni studi.
Tuttavia, è doveroso precisare, questo non significa affatto che durante l’allattamento non è possibile ottenere nuove gravidanze. Anzi, sono moltissime le donne che, convinte che l’allattamento garantisse loro una buona copertura anticoncezionale, hanno messo al mondo il loro secondo genito.
La prolattina è rinvenibile anche nelle donne non gravide e quando presente a livelli molto elevati, si parla in questo caso di iperprolattinemia, può dare luogo ad alcuni problemi:
- secrezione di latte dalle mammelle
- aumento della distanza tra un ciclo mestruale/amenorrea
- riduzione di volume dell’utero
- aumento di volume delle mammelle
- cefalea
- dolore al seno
- tendenza all’obesità
- tendenza all’intolleranza glucidica
- problemi di fertilità
- policistosi ovarica
Alti livelli di prolattina possono essere evidenziati attraverso specifici esami del sangue (considerato che i livelli ematici di prolattina variano molto nel corso delle 24 ore), esame clinico da parte del ginecologo, esame ecografico. Attraverso quest’ultimo sarà possibile evidenziare ovaie e utero più piccoli del normale, policistosi ovarica, endometrio sottile.
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