Diciamoci la verità: dopo la scoperta dell’attesa di un bebè, confermata solo dal relativo test e magari dai classici malesseri legati alla gravidanza, cresce l’impazienza, da parte delle mamme, di sentire i primi movimenti del piccolo. I primi movimenti fetali sono sicuramente i più emozionanti: finalmente il bambino dà segno tangibile della sua presenza, non senza un pizzico di commozione da parte di colei che già da quale mese lo porta in grembo nonchè del futuro papà il quale, in realtà, è inizialmente escluso dal rapporto tra mamma e figlio.
I primi movimenti fetali iniziano ad essere percepiti dalla diciottesima settimana in poi: sono molte le mamme che li sentono intorno alla ventesima, e da quel momento fino alla fine della gravidanza. Diffidate da chi affermi di averli avverititi prima, ciò non è possibile. Può accadere che degli sfarfallii trovino spazio dentro il pancione: le mamme alla prima gravidanza potrebbero confonderli con dei semplici brontolii del proprio stomaco. Per le mamme alla seconda o successiva, invece, risulta più agevole riconoscerli come tali.
Una volta acquisita la giusta dimestichezza con il proprio piccolo, seppure ancora all’interno del pancione, tutto diventa più bello. E quei movimenti che in un primo momento, probabilmente, destabilizzavano la futura mamma, adesso non fanno altro che rassicurarla. Il piccolo si fa sentire muovendo un po’ tutti gli arti, testa compresa, dando vita a degli scatti ben distinti o, come anticipato, ad una sorta di tremore.
Come riconoscere i primi movimenti fetali? Si tratta di movimenti che è possibile percepire quando si sia sdraiate o comunque non in movimento. Non necessariamente si tratta di scatti, essi possono risultare più ampi e meno netti. In ogni caso, una volta avvertiti i primi saranno sempre più evidenti e frequenti ed accompagnareanno la futura mamma fino al momento del parto.
I movimenti fetali
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