Il prick test è l’esame diagnostico maggiormente usato nella diagnosi di allergie nei bambini di tutte le età. Consiste nell’applicare sulla pelle del bimbo qualche goccia dei diversi allergeni da testare e nel farle penetrare sottocute pungendo la pelle con un apposito strumento. Se il bambino è allergico ad una sostanza, nel giro di un quarto d’ora compare, in corrispondenza della puntura, un rigonfiamento cutaneo pruriginoso detto pomfo. Il prick test è un esame rapido, semplice, poco invasivo e del tutto indolore e per questo è adatto anche ai bambini più piccoli.
Come si esegue
Il prick test si esegue generalmente sull’avambraccio: a circa 5 cm dal polso e al massimo a 3 cm dalla fossa antecubitale. La pelle non deve essere trattata in alcun modo: disinfettanti o altri preparati potrebbero, infatti, alterare la reattività della cute e, quindi, l’esito del test.
Per la stessa ragione è sconsigliato l’uso di oli, creme o unguenti da parte del paziente. Il prick test si esegue pungendo la pelle, su cui è stata sistemata una goccia di allergene, con la punta di un apposito strumento detto lancetta. Solitamente si utilizzano lancette monouso, di plastica o metalliche. La distanza minima tra una puntura e l’altra deve essere almeno di 2,5 cm per evitare che i risultati si influenzino a vicenda.
Una volta completato l’esame, gli allergeni vengono rimossi con l’ausilio di garze, cotone o carta assorbente. Il prick test, anche se indolore può risultare fastidioso soprattutto per i bambini più piccoli. Per questo e per rendere più piacevole l’esame, molti laboratori realizzano dei piccoli disegni sull’avambraccio dei bambini in parallelo alle punture del test.
Quando non va eseguito
Non bisogna eseguire il prick test se il paziente
- ha una cute molto sensibile o è affetto da dermografismo;
- presenta lesioni, eritemi o eruzioni cutanee sugli avambracci o sulla zona dove dovrà essere eseguito il test;
- assume farmaci in grado di alterare il risultato del test.
Effetti collaterali
Il prick test è un esame sicuro. Solo raramente possono verificarsi reazioni indesiderate. Nel caso in cui il paziente abbia avuto episodi di shock anafilattico o comunque reazioni allergiche importanti ad uno degli allergeni, il prick test con lo specifico allergene deve essere eseguito con attenzione: il medico procederà semplicemente appoggiando sulla pelle una goccia dell’allergene senza picchettare con la lancetta.
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