Sappiamo bene che prevenire è meglio che curare; prevenzione che sia per quanto riguarda la salute che l’alimentazione dovrebbe cominciare sin dalla tenera età. Questa premessa per parlarvi di un’importante iniziativa che si è svolta a Firenze e che ha coinvolto 300 bambini di quarta e quinta elementare.
Si è trattato di un progetto per mettere in guardia i bambini dai rischi dell’osteoporosi. La professoressa Maria Luisa Brandi, docente di endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università di Firenze ha spiegato che
aumentare del 10% il picco di massa ossea vuol dire ridurre del 50% il rischio di fratture in età avanzata. E le ragazzine, tra i 12 e i 14 anni, accumulano il materiale osseo che perderanno nei 30 dopo la menopausa. Ecco perché, con la fondazione Firmo-Raffaella Becagli, di cui sono presidente, si è pensato di fare prevenzione davvero primaria rivolgendoci ai bambini.
Si è scelta questa fascia di età perché bambini più piccoli non avrebbero compreso il nostro messaggio e, alle medie, comincia quell’età in cui ai “grandi” si dà sempre meno ascolto…
E così gli alunni grazie all’aiuto di Mr. Bone sono stati guidati verso una corretta assunzione di calcio nella dieta alimentare. I bambini avevano a disposizione un calendario dove giorno per giorno hanno annotato, grazie ad alcune figurine, le scelte in fatto di cibi ed anche l’eventuale attività fisica (che come ben sappiamo è di primaria importanza per la salute delle ossa).
Quando è partito il corso, a novembre 2008 si è visto che i ragazzi assumevano una dose di calcio inferiore rispetto a quella richiesta e che l’attività fisica era pressoché assente. Nelle rilevazioni successive il quantitativo di calcio rilevato è salito.
La Dottoressa Brandi prosegue dicendo
non è d’altronde difficile capire che cosa fare per assicurare alle nostre ossa un buon futuro: per i bambini bastano due belle tazze di latte e un buon pezzetto di parmigiano al giorno. Per gli adolescenti bisogna aumentare le dosi perché il fabbisogno di calcio arriva a 1.200 milligrammi al giorno, ma non c’è solo il latte o i formaggi, buone fonti di calcio sono anche gli yogurt, i gelati, tutti alimenti che ai ragazzi piacciono. E quanto all’attività fisica, quella più adatta è la “gravitazionale”, niente di complicato neanche qui: basta camminare, correre. Ideale anche il buon, vecchio salto della corda. E se si è intolleranti al lattosio, non dimentichiamoci che esistono acque particolarmente ricche di calcio, basta non scegliere quelle oligominerali, che però alle ragazzine, fissate con il controllo del peso, piacciono anche troppo perché sono diuretiche
Queste le parole di Patrizia D’Incalci, dirigente scolastico dell’Istituto che ha fatto da apripista per il progetto
quello che ci ha convinto a collaborare con Mr. Bone è il fatto che finora ci si è giustamente preoccupati di sovrappeso, di salute dei denti, ma non di (futura) osteoporosi. Una lacuna che andava e va colmata. Coinvolgendo il maggior numero di scuole possibile e parlando a tutti: i bambini direttamente, i genitori che spesso sono armati di tanta buona volontà ma sono poco informati, e gli insegnanti che si sono dimostrati molto interessati. E ha avuto successo anche il sito di Mr Bone, ideato da Giunti. Due le sezioni : «Impara», che presenta documenti didattici e informativi, e «Gioca» con quiz in cui i bambini sono inviati a «trovare l’errore» e guidati a imparare i comportamenti corretti
Se desiderate maggiori informazioni potete rivolgervi alla Fondazione F.I.R.M.O. [email protected]
A questo link il sito di Misterbone
Via|corriere.it