La gestosi è una delle condizioni che più spaventa le mamme in attesa. Come abbiamo detto in diverse occasioni si tratta di un quadro clinico caratterizzato da
ipertensione arteriosa (sopra i 140/90 mm/Hg), proteinuria (presenza di proteine nelle urine, rilevata durante gli esami) ed edemi (gonfiori). Compare in genere intorno alla 20a settimana di gravidanza e, se non trattata, può portare a parto prematuro o problemi nello sviluppo del bebè. Uno studio ha dimostrato che la dieta può essere terapeutica.
Come sempre mangiare bene in gravidanza è davvero importante. Lo è ancora di più se siamo preoccupati che la nostra pressione possa schizzare alle stelle. Che fare? Bisogna moderare l’apporto di grassi a tavola. A sostenere questa tesi è uno studio pubblicato su “Neural Regeneration Research” che ha infatti dimostrato che una dieta ricca di grassi può aumentare il rischio di sviluppare gestosi.
Quali sono i limiti da non superare? Allora se il vostro peso è nella norma, non bisogna consumare più di 4 porzioni da 14 grammi ciascuno. Che cosa vuol dire? Una porzione di grassi corrisponde, per esempio, a un cucchiaio di olio (d’oliva o di semi), un cucchiaio di burro o margarina, un cucchiaio di maionese, 2 cucchiai di panna o 2 cucchiai di formaggio cremoso. Non è poco. Non so se siete abituati a mangiarne di più? Consideriamo che parliamo di due pasti e tre spuntini, non è un banchetto per 10 persone quello che dovremmo fare tutti i giorni, anche se siamo incinte.
Bisogna poi limitare i grassi nascosti, favorendo per esempio il pane integrale, riducendo i formaggi, consumando latte e yogurt scremati, alternando carne con pesce alla griglia o lesso
(come merluzzo, nasello, trota e sogliola), condito con solo limone e poco olio. Tuttavia, i grassi non vanno eliminati del tutto. Sono fondamentali per lo sviluppo cerebrale e degli occhi del bebè e hanno effetti positivi anche sulla mamma.
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