Insegnare a gestire le emozioni. È forse il compito più complicato che un genitore ha, anche perché non ci sono regole e consigli. Ogni bambino ha un suo piccolo universo, fatto di fragilità e di punti di forza. Sta proprio in quest’aspetto dell’educazione la chiave per rendere il piccolo un adulto consapevole di sé e rispettoso degli altri. È proprio qui che possiamo prevenire il bullismo e la violenza tra i ragazzi.
Sono tanti i fatti di cronaca, angoscianti, che ogni giorni riportano i medi. Quello che maggiormente ha segnato tutti, riguarda Carolina, la ragazza di Novara che si è suicidata dopo essere stata presa di mira dai suoi compagni di scuola, che hanno diffuso anche un video privato su internet. Non ha retto allo stress, non è stata in grado di gestire la situazione. Sono tanti i ragazzi come Carolina e non c’è genitore che guardando i suoi figli non tema una situazione del genere.
I bambini non sono diventati oggi dei bulli. Lo sono sempre stati e questo fenomeno sociale non è una novità. Quello che però fa più paura è la fragilità dei ragazzi di oggi, resa ancor più delicata dall’uso delle nuove tecnologie, utilizzate come pubbliche gogne. Cosa bisogna fare? Insegnare ai bimbi a gestire le emozioni e per farlo bisogna prima di tutto aiutare mamma e papà. Anna Oliverio Ferraris docente di psicologia dello sviluppo presso l’università Sapienza, ha dichiarato a Lastampa:
Educare i genitori a educare è fondamentale per prevenire il bullismo. E sono utili anche i programmi a scuola, se aiutano a far capire che il bullo in realtà è un debole. Mentre attività di gruppo come musica, ballo e giochi di squadra sono in grado di ridurre il fenomeno. La famiglia deve educare i figli anche alle emozioni, anche ai sentimenti. Molti genitori si preoccupano delle necessità materiali e si danno pena perché il bambino abbia lo zainetto alla moda, che abbia il telefonino. Ma non si preoccupano che il ragazzino esprima le proprie emozioni e soprattutto che lo facciano in maniera non violenta, quando è arrabbiato, quando ha paura.
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