Quello della somministrazione di psicofarmaci ai bambini italiani è un argomento piuttosto scottante: ne vengono prescritti troppi, e con troppa leggerezza. Si stima che nel nostro Paese, nel giro di cinque anni, il numero sia aumentato del 280%. Ad arginare tale situazione rendendo appropriata tale somministrazione da un lato e a ridurre la relativa spesa sanitaria dall’altro, mira il tavolo “Controllo sulla somministrazione di psicofarmaci in età evolutiva” attualmente in via di definizione presso il Ministero della Salute, sul quale è già stata incentrata una riunione introduttiva.
Ciò che fa riflettere è che, molto spesso, le eccessive prescrizioni di psicofarmaci ai bambini si debbano ad errate diagnosi avanzate da medici generici o da pediatri privi dell’adeguato bagaglio di informazioni indispensabili per poter giungere ad una tale decisione.
Come reso noto si prevede, tra i partecipanti al Tavolo, la presenza dei rappresentanti dell’Agenzia italiana del farmaco, della Società italiana di pediatria della Società italiana di neuropsichiatria infantile ed infine dell’Ordine nazionale degli psicologi. Una volta terminati i lavori, se ritenuto necessario, saranno sentire anche le associazioni delle famiglie ed i privati interessati.
Come afferma Luca Poma, portavoce dell’associazione Giù le mani dai bambini, il Ministro della salute ha promosso una valida e significativa iniziativa a riguardo ovvero quella di estendere il controllo delle prescrizioni di psicofarmaci per i bambini iperattivi, riguardo le quali esiste già nel nostro Paese un relativo registo che invita alla prudenza nella somministrazione, anche a tutte le molecole psicoattive per minori.
Ed è proprio nell’ambito della Giornata Mondiale dell’infanzia dell’Onu che arriva, da parte del Ministro Lorenzin, un interessamento concreto all’attivazione di tale tavolo tecnico. Quello di una somministrazione consapevole è un tema riaccesosi nelle ultime settimane, a seguito dei risultati di una ricerca pubblicata sul British Medical Journal che mette in dubbio la sicurezza e l’efficacia della paroxetina negli adolescenti.
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