Potrebbe sembrare una condanna, invece a volte vivere l’estate in città potrebbe riservare buoni vantaggi.
Se non si ha la possibilità di andare in vacanza e di rilassarsi al mare, scoraggiarsi non serve. Piuttosto, è importante conoscere le soluzioni alternative più opportune, magari rimandare le vacanze all’autunno, evitando eventuali scottature, affollamenti balneari e i classici problemi di portare il bambino in spiaggia con il troppo caldo.
Le proposte sono quelle offerte dalle 27 città italiane nell’ambito del programma estivo di servizio e assistenza per le fasce più delicate (tra cui compaiono , donne in gravidanza, madri e rispettivi bambini e anziani) attivato dal dicastero della Salute fino al 15 settembre.
I servizi messi a disposizione comprendono assistenza socio-sanitaria, che include farmaci e spesa consegnati a domicilio, taxi e call center gratuiti, utili nei momenti di troppo caldo o di particolare debilitazione, quando non si vuole portare fuori il bambino piccolo o quando si è in gravidanza.
E per il troppo caldo, nonostante quella di quest’anno sembri una lunga primavera invece che un’estate, alcune regioni hanno messo a disposizione servizi di trasporto, anche per raggiungere piscine e centri di ricreazione.
Pare poi che in alcune città, sebbene questo suoni alle orecchie dei più scettici un tantino inverosimile, l’Asl e la Regione abbiano messo in atto anche un originale servizio, chiamato pony della solidarietà, con il compito di consegnare eventuali farmaci o semplicemente momenti ludici ai bambini.
Ogni città ha programmi specializzati e individuali, è sufficiente digitare e contattare i numeri verdi esposti per essere informati nella propria.
Informarsi e partecipare a servizi di questo tipo funziona poi anche come incentivo per la realizzazione e il miglioramento di tali iniziative nel tempo, con evidenti benefici per tutte le categorie messe in gioco. Insomma, animate la città che vi anima! Spesso anche i parchi giochi sono vuoti.