Se siete iscritti a Facebook, re dei social network, vi sarete senza dubbio imbattuti, negli ultimi giorni, in una sfilza di foto di vostre conoscenti, amiche e parenti con i propri figli. Si tratta dell’ultima catena di Sant’Antonio avente come protagonisti mamme e figli: una serie di foto con bambini molto piccoli, spesso neonati, ha invaso così la rete mettendo in bella mostra i piccoli alla mercè di miglioni di utenti. Tale episodio non è sfuggito agli occhi della Polizia di Stato che ha ritenuto opportuno intervenire a riguardo invitando le mamme ad una maggiore prudenza.
Su uno degli account Facebook ufficiali della Polizia, infatti, è comparso un avviso recante, tra l’altro, la frase: “Mamme, se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet. O quantomeno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere».
Una presa di posizione decisa quella della Polizia che ha ricordato come la maggior parte delle foto presenti sui siti pedopornografici siano proprio quelle condivise dalle mamme. Il messaggio ha suscitato in poche ore diverse polemiche: sono stati molti a ritenere tale avvertimento quantomeno esagerato. Molti credono, infatti, basti semplicemente scegliere adeguatamente le relative impostazioni sulla privacy per non incorrere in rischi di sorta: in realtà così non è.
Come chiarisce la Polizia di Stato si tratta di un accorgimento utile e consigliabile, ma da solo non basta. Per evitare qualsiasi spiacevole conseguenza è bene non condividere assolutamente in rete qualsiasi immagine di bambini e neonati, specie quelle in cui vengano ritratti seminudi. Da evitare in particolar modo quelle scattate al mare, in costume da bagno.
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