Pipì a letto dopo 6 anni, cause e consigli

Spread the love

Pipì letto dopo 6 anni

Quello della pipì a letto è un problema che accomuna molti bambini, anche dopo i sei anni. Sono circa un sesto infatti quelli che continuano a bagnare il letto anche dopo tale età. Quello che fa riflettere è che spesso si tratti di una situazione sottovalutata dai genitori che, per vergogna, anche di fronte ai medici, non fanno menzione del problema. In realtà se non curato questo inconveniente rischia di avere delle ripercussioni sul carattere e sulla personalità dei bambino spingendolo ad un’insicurezza tale che potrebbe sfociare in problemi di natura psicologica.

In base ai risultati di un’indagine condotta dal Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef) di cui si è svolto nei giorni scorsi il terzo Congresso a Milano, è emerso che su 2.166 bambini residenti in Lombardia di età compresa tra i 6 e gli 8 anni, il 15 % di essi soffrirebbe di enuresi notturna con una maggiore percentuale nel sesso maschile. In tale percentuale comprendente 355 bambini, 150 di essi sarebbe colpito da una forma più o meno grave riuscendo a fare pipì a letto ben 3 volte la settimana. Il 2% di questi ultimi continua a soffrire di tale disturbo anche durante l’adolescenza.

Molti sono i genitori che tendono a ritenerlo un problema di natura psicologica. Niente di più sbagliato: così come afferma anche Rita Caruso, responsabile dell’Ambulatorio di enuresi dell’Icp-ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, quello della pipì a letto è un disturbo di natura fisica che successivamente, se non affrontato in maniera definitiva può avere delle ripercussioni negative sulla sicurezza e sull’autostima dei bambini ripercuotendosi anche durante l’adolescenza, tanto che in molti casi chi ne ha sofferto durante l’infanzia ne sarà accompagnato anche da adulto con l’incontinenza. Ciò è stato scientificamente provato: il 40% degli incontinenti da bambino è stato soggetto di enuresi notturna.

Tra le possibili cause, tutte di natura fisica, la grandezza della vescica del bambino, che lo potrebbe indurre a urinare più volte, così come influenze di natura ormonale. Qualche piccolo consiglio consiste nell’evitare di far bere al bambino del latte prima della messa a letto e di far mangiare cibi troppo salati che favoriscano la sete. Iutile svegliarlo più volte durante la notte per portarlo in bagno, non porterebbe a niente causando uno stato di irritabilità nel piccolo. Anche le punizioni o le umiliazioni dovrebbero essere evitate. Ma come curarla? Dopo i 6 anni si può ricorrere all’utilizzo di farmaci specifici anche se molto dipende dalla particolarità del caso. Utili possono risultare i farmaci analoghi dell’ormone antidiuretico, parlatene con il vostro medico.

Fonte

Photo Credit | Thinkstock

 

Lascia un commento