I piedi piatti sono un disturbo molto comune nella popolazione occidentale. Si parla di piede piatto quando il piede non presenta la caratteristica curvatura che costituisce il cosiddetto arco plantare e il calcagno risulta deviato verso l’esterno. E’ una patologia che determina uno squilibrio nel carico a livello del piede e problemi di postura più in generale.
Diciamo subito che per i bambini fino a tre anni avere il piede piatto è del tutto normale. E’ solo superata questa età, infatti, che si assiste al completo sviluppo del piede e alla formazione della volta plantare. Questo processo prosegue fino ai sei-sette anni e verso i sei-sette anni si completa.
Se però dopo i tre anni non vi è ancora alcuna accenno di formazione della volta plantare e il piattismo è ancora molto pronunciato allora è opportuno rivolgersi al pediatra che prescriverà la visita ortopedica e quindi l’uso di plantari o esercizi specifici di rinforzo muscolare.
Anche in questo caso, come abbiamo visto a proposito del ginocchio valgo, l’intervento deve essere tempestivo ed avvenire entro i sette anni. Trascorso questo tempoi, infatti, è altamente improbabile riuscire a correggere il piattismo dei piedi ricorrendo a plantari ed esercizi.
In genere queste soluzioni si rivelano efficaci. Solo nei casi in cui esse non dovessero portare all’effetto sperato e il problema non si risolve entro i nove anni, l’ortopedico valuterà l’opportunità di ricorrere all’intervento chirurgico.
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