Si sta arrivando alla svolta che dovrebbe mettere, quasi, tutti d’accordo. È arrivato il primo sì delle Regioni al documento messo a punto dal Ministero della Salute su piano nazionale vaccini. Quali sono le criticità? Prima cosa, forse la più importante, i soldi. Il Ministero dell’Economia dovrà valutare dove reperire i fondi necessari, circa 320milioni di euro in più rispetto alla quota storica di circa 300 milioni. Seconda cosa, l’esclusione da scuola dei bambini non vaccinati.
Dal nuovo piano potrà essere generata una normazione aggiornata, garantendo, peraltro, la protezione degli individui e delle comunità, con misure correlate, come, ad esempio, l’obbligo di certificazione dell’avvenuta effettuazione delle vaccinazioni previste dal calendario per l’ingresso scolastico.
Si legge nel testo del nuovo piano vaccinale.
Quanto all’obbligo dei vaccini, c’è già una legge che prevede l’obbligatorietà ma non prevede sanzioni. C’è una proposta che viene dalla Rete di introdurre la vaccinazione obbligatoria per chi va a scuola ma per questo serve una normativa nazionale che ad oggi non c’è. Se un domani ci fosse una sensibilità comune si potrà pensare di portare la proposta in Parlamento.
Ha ricordato la ministra Lorenzin, perché per mettere in discussione il diritto allo studio sancito dalla Costituzione servirebbe un passaggio di legge in Parlamento e le stesse Regioni non potrebbero adottare questo provvedimento. Vale invece, perché già in vigore, la segnalazione all’Asl di competenza dei bambini che entrino a scuola senza le vaccinazioni obbligatorie. Insomma, è un argomento molto spinoso,
E mentre si pensa a come introdurre l’obbligatorietà vaccinale legata alla scuola, bisogna anche reperire i fondi che, attualmente, non bastano a coprire i costi che si prevedono altissimi non tanto per i vaccini quanto per i nuovi e costosi farmaci per la cura dell’epatite C. Il piano, infatti, è lo strumento attraverso il quale vengono promosse le politiche della vaccinazione. Ad esempio si prevede di eliminare polio, morbillo e rosolia, promuovere questa attività sanitaria, valutare le reazioni ai farmaci.
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