Un tempo, a quei bambini che avevano qualche rotolino di ciccia intorno alla vita si diceva, forse per scherzo o spinti da una credenza popolare, che era “tutta altezza”. Oggi però non è più così; merito dei molti esperti che da tempo ci hanno messi in guardia dai rischi legati ad obesità e sovrappeso infantile, dei quali i rotolini intorno al pancino devono essere considerati un segnale.
I bambini obesi, infatti, hanno una probabilità molto elevata di restare tali anche da adulti e la loro salute è destinata a risentirne. A lanciare l’ennesimo allarme, in questi giorni, è Marcello Giovannini, presidente della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica, professore emerito di pediatria all’Università degli Studi di Milano e capo del comitato scientifico della Fondazione Istituto Danone, che sottolinea quanto sia importante prevenire l’obesità sin dai primi mesi di vita attraverso la diagnosi precoce.
E’ compito del pediatra accertarsi che lo sviluppo ponderale del bambino sia adeguato, attraverso strumenti diversi a seconda dell’età: fino ai due anni di vita, infatti, il medico dovrà monitorare il rapporto peso lunghezza, mentre superata questa soglia può già ricorrere al calcolo dell’Indice di Massa Corporea.
Una volta accertato che il bambino è obeso o in sovrappeso plicometria e misurazione del giro di vita (in cm) diventano invece strumenti fondamentali per rilevare eventuali rischi metabolici e, soprattutto, cardiovascolari in età adulta. Pare infatti ormai accertato che le persone che accumulano il grasso soprattutto sull’addome (anche da bambini) corrono maggiori rischi di incorrere in patologie cardiovascolari rispetto a chi presenta accumuli adiposi solo nella parte inferiore del corpo.
Meglio quindi correre subito ai ripari per scongiurare il rischio che i nostri figli diventino adulti cardiopatici ed adottare misure preventive sin dai primi mesi di vita nel caso che il nostro pediatra di fiducia lo ritenga opportuno.
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