In gravidanza si deve mangiare pesce, se ovviamente vi piace. È un cibo importante per una dieta sana ed equilibrata. Rappresenta una fonte preziosa di vitamine, proteine e acidi grassi omega 3 a cui le donne in gravidanza non devono rinunciare per garantire un corretto sviluppo del bambino. Ma quante volte la settimana bisogna introdurlo nella dieta? Non più di tre volte la settimana.
È quanto suggerisce una ricerca pubblicata su JAMA Pediatrics, che individua il pesce come un problema per la salute, se in dose eccessive, perché contiene metilmercurio: la forma più tossica con cui è presente il mercurio in natura, contenuta in alcune specie ittiche e potenzialmente in grado di interferire con il corretto sviluppo del sistema ormonale dei bambini sin dall’utero.
Quale pesce consumare? Più che altro il consiglio è quello di evitare alcuni tipi di pesce. Bisogna limitare l’assunzione di alcuni predatori come lo sgombro reale, il pesce spada, lo squalo (ad esempio palombo, verdesca, smeriglio) o i pesci di profondità come i Malacanthidae, in quanto particolarmente ricchi di mercurio. E per quanto riguarda l’obesità del bambino? Risponde Emily Oken, ricercatrice dell’Università di Harvard non coinvolta nello studio:
È anche possibile che mangiare più pesce in gravidanza sia soltanto un segnale del fatto di mangiare di più e sappiamo che le donne che guadagnano più peso in gravidanza hanno bambini a più alto rischio di essere anch’essi sovrappeso.
Secondo la ricercatrice, inoltre, il risultato della ricerca appare non del tutto convincente in quanto precedenti studi hanno dimostrato che gli acidi grassi omega 3 contenuti nel pesce hanno un effetto benefico contro l’obesità. Il consiglio rimane quindi quello di attenersi alla raccomandazioni già note, prediligendo le moltissime varietà di pesce presenti sul nostro mercato che risultano meno a rischio di mercurio. Come sempre quindi: equilibrio. È questa la regola d’oro, non solo in gravidanza.
Photo Credits | Shutterstock / greanggrai hommalai