Noi mamme cominciamo a fare i conti con l’ansia a partire dal primo test di gravidanza. In parte dipende dal nostro carattere, in parte da una eccessiva medicalizzazione della maternità e in parte, diciamo pure in buona parte, dalle chiacchiere delle persone che ci stanno intorno.
Ci avete fatto caso? Tutte dicono che il dolore del parto si dimentica eppure tutte, non appena vi sanno in dolce attesa, cominciano a raccontarvi di quanto a loro è toccato: il peggior ospedale, il peggior medico, l’ostetrica isterica, una serie di infinite complicanze e via dicendo e sembra quasi che si divertano a spaventarci.
In realtà, credo, noi mamme abbiamo tanto, tanto bisogno di essere ascoltate e confortate. In un mondo che ci vuole sempre super efficienti e pronte e informatissime non c’è posto per una donna incinta che dica: ho paura. Per me, come per molte, incontrarsi e confrontarsi in rete è stata una salvezza, perché le future mamme o neo mamme online cercano di aiutarsi come possono, di ascoltarsi l’un l’altra, senza giudicare.
Per non generalizzare troppo vi racconterò alcune cose accadute a me. Mia figlia ha sempre urlato tanto e dormito poco. I primi mesi sono stati un inferno. Invece di consolarmi, le persone che avevo intorno mi dicevano: non dorme/urla perché sei ansiosa; non dorme/urla perché hai poco latte; non dorme/urla perché hai troppo latte; la prendi troppo in braccio; non la prendi abbastanza in braccio; non dorme nel lettone; non dorme abbastanza da sola.
Alla fine, non soltanto mi sentivo in colpa, ma sentivo anche crescere dentro di me una serie infinita di paure: che mia figlia sarebbe cresciuta male, che non sarei stata mai in grado di badare a lei, che sarei stata una pessima madre.
Così le paure si sono amplificate e anche andare al parco giochi o seguirla per casa era diventato un problema. Finché, pian pianino, ho lasciato perdere tutte quelle voci e ho cercato di calmarmi, di ragionare sui rischi che mia figlia correva davvero e quali erano solo nella mia testa.
Un grande aiuto me lo ha dato la pediatra rassicurandomi ad esempio quando la piccola rifiutava il cibo. Cresce? Mi chiedeva. Gioca? Corre? Ti sfinisce? Allora assume il cibo che le serve. Voi mamme che mi dite, quante e quali paure vi hanno condizionate o vi stanno condizionando? Chi vi da una mano a superarle?
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