I bambini mangiano troppo in fretta anche quando sono in mensa. Il tempo dedicato al pranzo e alla cena è spesso esiguo e non li aiuta a completare il pasto correttamente. Uno studio, pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, condotto negli Stati Uniti su mille studenti delle scuole elementari e medie ha stabilito che hanno bisogno almeno di 25 minuti, per essere sicuri che mangino anche la frutta e la verdura.
Se il tempo è poco i bambini mangiano meno e solo quello che apprezzano di più o che trovano più facile da consumare, con un effetto negativo sull’apporto di nutrienti importanti per la salute. Juliana Cohen, autrice dell’indagine e docente al Dipartimento di nutrizione della Harvard Chan School of Public Health di Boston, ha così commentato:
Se il tempo dedicato alla mensa è troppo scarso il rischio che vengano a mancare nutrienti essenziali per un’alimentazione sana ed equilibrata è concreto. Inoltre, mangiare troppo in fretta riduce il senso di sazietà: questo può portare i bambini ad avere presto fame dopo il pranzo e quindi ad abbuffarsi, magari di cibi meno sani, alla prima occasione possibile.
Attenzione questo è uno studio americano e non rispecchia la realtà scolastica italiana. Detto ciò può essere d’aiuto a noi genitori, che spesso consumiamo con i bambini cene di 15 minuti e magari davanti alla televisione. È davvero importante dedicare tempo alla famiglia, al consumo dei piatti e seguire la dieta dei bambini. E il problema invece è proprio la mensa? Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS):
Mamme e papà innanzitutto possono e devono chiedere alla scuola di fornire una programmazione dei pasti elaborata da un nutrizionista, in modo da essere sicuri che ci sia una rotazione adeguata delle portate e che la composizione dei pranzi sia equilibrata nei nutrienti fondamentali . Questo tranquillizza i genitori ed è uno stimolo per chi deve fornire i pasti a migliorare l’offerta, che chiaramente deve essere di buona qualità.
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