Sembra la scena di un film, ma non lo è: lei è in aereo, si accorge di avere le doglie e, con l’aiuto del personale di bordo, partorisce un bel frugoletto. È successo mercoledì scorso, 31 agosto, a bordo di un aereo dell’Alitalia.
La donna, di origine francese, si è accorta di avere le contrazioni circa 45 minuti dopo che l’aereo era decollato dall’aeroporto di Linate con direzione Parigi; ha quindi avvertito gli assistenti di volo e il comandante, Marco Corbetta, che ha allertato l’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi per predisporre un atterraggio di emergenza. Intanto, poiché non c’erano medici a bordo, le hostess hanno assistito la donna nel travaglio, improvvisandosi infermiere.
In realtà, in parto non è avvenuto proprio in volo. L’aereo infatti è atterrato alle 19.21, un’ambulanza era già pronta sulla pista d’atterraggio dello Charles de Gaulle, ma non è stato possibile far scendere la donna: il bambino aveva fretta di nascere.
E così, è stato lo staff medico a salire a bordo per aiutare la donna nell’ultima fase del travaglio e nel parto: alle 19.35 è venuto alla luce un maschietto di circa 3 kg, tra gli applausi dei passeggeri. Mamma e bambino sono stati poi trasferiti in ospedale e stanno bene.
Naturalmente, nonostante il lieto fine, si impongono alcune considerazioni: come mai la donna è stata fatta salire a bordo anche se era in avanzato stato di gravidanza? Ricordiamo infatti che, per i viaggi in aereo, le donne incinte sono ammesse solo fino alla 36° settimana di gravidanza, con un certificato che attesti la data presunta del parto e le buone condizioni di salute della donna. Non sappiamo quindi se il bambino sia nato prematuro o se la compagnia aerea non abbia seguito scrupolosamente le regole del caso.
E poi, un’altra riflessione personale, più leggera: se state correndo in ospedale perché vi si sono rotte le acque, e vi accorgete con terrore che, nella vostra attrezzatissima valigia per l’occasione, avete dimenticato di mettere i mutandoni a rete o la camiciola della fortuna, pensate a questa donna, che aveva solo il kit base “sacchetti per il vomito + giubbotto di salvataggio” e respirate: andrà tutto bene.
[Fonte: Leggo]