Fermo restando il fatto che dare alla luce il proprio bambino rappresenti, superato il trauma legato al momento del parto, il momento sicuramente più emozionante nella vita, non solo di una donna ma dell’intera famiglia ed in qualsiasi stagione, non prendiamoci in giro: considerate tutti i malesseri e fastidi legati alla dolce attesa e sommateli al caldo incessante legato al mese di luglio o di agosto. Ecco, non per scoraggiare alcuna, ma sicuramente il fatto di partorire in piena estate ha i suoi pro ed i suoi contro, come avviene per tutto, del resto. Vediamo insieme quali sono gli uni e gli altri.
Iniziamo dai contro? Sul caldo nulla da aggiungere se non il fatto che portarsi dietro un pancione dovendosi sostenere su gambe, caviglie e piedi gonfi come non mai, non può essere di certo considerata come una passeggiata. Anche l’umidità ci mette il suo zampino rendendo la dolce attesa non proprio così piacevole. Chi in piena estate sia quasi agli sgoccioli probabilmente non potrà partire per le ferie, magari proprio quelle che aspetta con ansia da un anno, altro tasto dolente. Veniamo al riposo notturno: le future mamme hanno già spesso numerose difficoltà a dormire serenamente durante la notte, se aggiungiamo le alte temperature ed il ronzio delle zanzare il quadro è completo.
Ma veniamo ai pro, che sono altrettanto numerosi e degni di nota. Innanzitutto c’è da sottolineare la minore spesa relativa sia all’abbigliamento pre-maman (sapete bene quanto costino pantaloni, vestiti e t-shirt, senza contare giacche e cappotti dei quali fortunatamente non avrete bisogno). Anche la spesa relativa all’abbigliamento del bebè si riduce. Un punto a favore del partorire in piena estate sta nel fatto che probabilmente il papà avrà molta più possibilità di godersi il nuovo arrivato (e di aiutare nella sua gestione!) grazie alle ferie così come anche i parenti che generalmente tornano in città per le vacanze estive.
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