Il parto indotto o prolungato potrebbe provocare l’autismo

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parto indotto prolungato potrebbe provocare autismo

Ci può essere una correlazione tra il parto indotto o quello prolungato e la comparsa dello spettro autistico nel bambino? Secondo una recente ricerca si. Nello specifico, in North Carolina, è stato di recente portato avanti uno studio avente per protagonisti 625.000 bambini nati nella zona, negli anni compresi tra il 1990 e 1998. Dopo un’attenta analisi si è scoperto come nei piccoli nati a seguito di parto indotto o parto prolungato ci sarebbe un rischio maggiore del 23 % di essere colpiti da autismo, e ciò in maggiore misura nei bambini di sesso maschile.

Per parto indotto, come ben sappiamo, si intende quello in cui le contrazioni vengano provocate prima del tempo previsto, mentre quello prolungato è caratterizzato da contrazioni più intense, lunghe e frequenti rispetto quelle che si avrebbero in condizioni normali. L’autismo, malattia ancora per certi versi avvolta nel mistero, è tutt’oggi al centro di continui studi. Tra le cause fattori di diversa tipologia, ambientali come genetici, oltre che esterni, oggetto questi di diverse ricerche.

In base allo studio si è ipotizzato come tra i fattori determinanti dello spettro autistico, nei suddetti casi di parto indotto o prolungato, possa rientrare la somministrazione di ossitocina esogena alla madre, ormone questo che viene prodotto dalla stessa durante il travaglio e che sta alla base delle contrazioni. Allo stesso modo giocherebbero un ruolo fondamentale anche la sofferenza fetale ed il parto prima della 34esima settimana.

Non si può ancora però parlare con certezza di tale correlazione, tanto che gli stessi autori precisano come le cause siano tutte da accertare ed ancora oggetto di attente e scrupolose indagini, e che comunque non sarebbe possibile, oggi come oggi, modificare la terapia relativa al parto indotto, ne tantomeno vietarla sulla base delle informazioni appena fornite perchè le possibili conseguenze sulla salute del neonato potrebbero essere ben più gravi compromettendo la sua salute in maniera più o meno preoccupante.

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Photo Credit | Thinkstock

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