La parotite epidemica, meglio conosciuta con il nome popolare di orecchioni è una delle malattie più comuni dell’infanzia, ed è un’infezione virale che provoca il rigonfiamento molto doloroso delle ghiandole salivari.
La parotite è provocata da un virus che si diffonde tramite goccioline di saliva infetta, e l’incidenza massima si registra nel tardo inverno e all’inizio della primavera; nonostante questa malattia possa essere contratta ad ogni età, la maggior parte dei casi si verifica nei bambini tra i 5 e i 10 anni, è rara in quelli con età inferiore ai due anni, mentre i neonati fino ad un anno ne sono immuni; una volta contratta la parotite ne si è immuni permanentemente.
I sintomi che precedono la comparsa dei gonfiori sono brividi, cefalea, febbre bassa e malessere generale, e possono durare dalle 12 alle 24 ore, fino a quando non verrà avvertito dolore nel momento della deglutizione o in quello della masticazione. Le ghiandole salivari colpite sono molto doloranti e, parallelamente, la temperatura sale fino a 39°C; la tumefazione delle ghiandole, in genere, da entrambi i lati, raggiunge il suo massimo durante il secondo giorno.
La parotite non è una malattia grave, tanto che la terapia è sintomatica, vale a dire che viene consigliata una dieta liquida per ridurre il dolore durante la masticazione, e prescritti degli analgesici per la cefalea e il malessere generale. Il periodo febbrile dura in genere dalle 24 alle 72 ore, e in questa fase le ghiandole sono molto doloranti; in ogni caso è consigliabile che il bambino sia tenuto a riposo fino alla completa scomparsa del gonfiore.
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