Si chiama Pandas, acronimo di Pediatric autoimmune neuropsychiatrics disorder associated with streptococcus (Disturbo pediatrico neuropsichiatrico autoimmune associato a streptococco), ed è una malattia insidiosa che può colpire i bambini in seguito a una infezione da streptococco. Una semplice laringite può tramutarsi cioè in un disturbo psichiatrico vero e proprio causando iperattività e sintomi ossessivi-compulsivi.
I bambini colpiti dal Pandas, 120mila nel nostro Paese secondo le stime della Commissione Salute del Senato, sviluppano una reazione immunitaria abnorme all’infezione da streptococco che colpisce alcune areee del cervello causando sintomi sia volontari come cambiarsi continuamente gli slip, lavarsi le mani anche quando non è necessario, rifiutare alcuni cibi, fare continuamente la pipì, sia involontari come tic e ripetizione ossessiva di alcune parole, urla e parolacce.
I sintomi descritti, ossessivi-compulsivi appunto, sono tipici di gravi disturbi d’ansia e a molti di questi bambini viene diagnosticato un disturbo psichiatrico del quale però non tutti i medici sono in grado di stabilire l’esatta origine. Il pandas infatti è poco conosciuto anche tra i pediatri e spesso questo conduce a diagnosi errate. Si pensi che poichè i bambini che ne sono affetti sono iperattivi, possono ricevere un’errata diagnosi di ADHD, ovvero sindrome da iperattività e defict dell’attenzione.
Se la malattia fosse diagnosticata in tempo invece, affermano gli esperti, molti dei disagi cui questi bimbi vanno incontro potrebbero essere evitati con una terapia a base di pennicillina o immunomodulatori.
Il pandas fa il proprio esordio in tempi molto brevi, nella’arco di giorni o addirittura di ore. Colpisce soprattutto i maschietti al di sotto degli otto anni di età e, secondo alcuni esperti, insorge soprattutto fra i bambini che sono già predisposti per lo sviluppo di disturbi di tipo ansioso. In Italia esistono solo tre centri in cui è possibile avere una diagnosi e una cura da parte di operatori veramente esperti: l’Università di Firenze, l’UOD di neurologia pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma e l’Università di Catania.
[Fonte]
Photo credit | Think STock