Il codice deontologico relativo agli alimenti per l’infanzia

codice alimenti per bambini

A partire dal 1 gennaio 2010 entrerà in vigore il codice deontologico relativo agli alimenti per l’infanzia; il codice è stato creato da AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari), sezione prodotti per l’infanzia per cercare di proteggere e tutelare la salute dei bambini. E questo sia tramite l’allattamento al seno che con il ricorso a prodotti sostitutivi.
Il codice fino a questo momento ha ricevuto la sottoscrizione delle aziende che commercializzano con i seguenti marchi: Mead Johonson Nutrition Nutramigen/Enfamil, Mellin, Aptamil, Milupa, Nestlè Nidina, Plasmon, Dieterba, Nipiol.

Queste le parole del direttore AIIPA, Valerio Bordoni

il Codice rappresenta il forte impegno dell’industria dei prodotti per la prima infanzia verso le Istituzioni, l’opinione pubblica e il mondo scientifico sanitario, andando oltre la già ampia e regolamentata normativa del settore. Un impegno basato sulle conoscenze scientifiche e una continua ricerca e sviluppo a testimonianza della sempre più grande rilevanza che una corretta nutrizione ha nei primi mesi di vita

Il balbettio dei più piccoli è davvero un problema di linguaggio?

disturbi del linguaggio

Il bambino sta ancora imparando a parlare e già balbetta; questa è una di quelle situazioni che, tipicamente, non mancano mai di stranizzare e preoccupare i genitori che temono già di trovarsi in presenza di un disturbo del linguaggio.  In realtà tutto questo non deve preoccupare, soprattutto se il bambino è molto piccolo: all’età di due-tre anni infatti è piuttosto frequente che i bambini presentino nel parlare una sorta di esitazione, simile a un balbettìo; ciò può accadere sia per la naturale difficoltà incontrata dal piccolo nel cercare di comporre le prime frasi, sia per la voglia matta di parlare che lo porta a formare nella propria mente invece una vera e propria insalata di parole. In realtà però non si tratta di vera e propria balbuzie ma di un fenomeno definito dagli esperti disfluenza e che, oltre a risolversi spontaneamente, non lascia conseguenze di alcun tipo.

Regali di Natale: la torta di pannolini

torta di pannolini

Se state pensando ad un regalo utile e originale da donare per Natale ad una neomamma, una buona idea potrebbe essere quella di realizzare una torta di pannolini; la moda di regalare una torta fatta con i pannolini arriva dall’America e in particolare dai Baby Shower Party, delle feste che vengono organizzate per i futuri genitori, ma questa tendenza sta prendendo piede anche in Italia anche come regalo originale per Natale.

Soprattutto nei primi mesi dopo la nascita servono pannolini in abbondanza e di sicuro i neogenitori apprezzeranno un regalo di questo genere; se però vi sembra poco opportuno presentarvi con una confezione anonima, potete cimentarvi nel confezionamento di una torta di pannolini alla quale potrete aggiungere altri regali per il neonato.

Allarme lattine: troppi bambini ingoiano le linguette

lattine

Dobbiamo parlare di un nuovo allarme che riguarda l’incolumità dei bambini e questa volta la preoccupazione riguarda le linguette delle lattine che sebbene anni fa siano state già modificate facendo in modo che la linguetta diventasse una parte integrante della lattina a quanto pare continuano ad esserci molti (troppi) casi di bambini e ragazzi che ingeriscono la lamella.

L’allarme è stato lanciato dai medici del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center (Usa): hanno dichiarato che in 16 anni, solamente all’interno del loro ospedale ci sono stati ben 19 casi di ingestione della linguetta. Sempre secondo questi medici il dato sarebbe sottostimato perché molti incidenti non verrebbero denunciati e il dato inoltre si riferisce solo a quella realtà locale.

Lo scollamento delle membrane, l’induzione naturale del parto

scollamento-membraneHai raggiunto le 40 settimane e mentre fino a poco tempo fa avevi la sensazione che avresti partorito da un momento all’altro, ora ti sembra che potresti rimanere con il pancione a tempo indeterminato. In questo periodo andrai più frequentemente ad effettuare controlli dal ginecologo o dall’ostetrica e magari farai il monitoraggio una volta ogni due giorni per verificare il benessere fetale.

Nel caso in cui i tempi si allunghino la tua ostetrica potrebbe proporti lo scollamento delle membrane, una manovra che permette, a patto che sussistano alcune condizioni, di indurre l’avvio del travaglio vero e proprio. Questo procedimento consiste in un atto meccanico con il quale vengono separate le membrane amniocoriali (due foglietti molto sottili che rivestono completamente il sacco gestazionale e lo separano dalle pareti uterine) dalla parte interna del collo dell’utero, meglio conosciuto come orifizio uterino interno.

Le varici in gravidanza, cause e sintomi

varici in gravidanza

Le vene varicose rappresentano un disturbo tipico per la donna in gravidanza; sono causate dallo sfiancamento di alcune vene che faticano a nello svolgimento del proprio compito che è quello di far risalire il sangue verso il cuore. Questo avviene perchè gli ormoni sessuali prodotti durante la gestazione modificano le vene stesse: il progesterone infatti ne rilassa le pareti, mentre gli estrogeni le dilatano; allo stesso tempo la circolazione sanguigna cambia perchè il flusso ematico aumenta per irrorare utero e placenta rispondere alle necessità di nutrimento e ossigenazione del feto.

A quanto detto si aggiunge l’aumento di volume dell’addome: il pancione crescendo preme sulle vene provenienti dalle gambe e ostacola la risalita del sangue verso il cuore. Le vene varicose in gravidanza si manifestano con maggiore frequenza in quelle donne che hanno familiarità per il disturbo (le cui mamme e nonne in altre parole ne sono affette). I sintomi possono essere rappresentati da fastidiosi formicolii, prurito, fitte, sensazione di gambe gonfie e pesanti, crampi notturni. La futura mamma fa anche molta fatica a restare troppo a lungo in piedi.

I regali di Natale per una neomamma

regali per neomamme

Con il Natale quasi alle porte è arrivato il momento di pensare ai regali da fare alle vostre amiche che sono diventate mamme da poco; non è facile fare un regalo a una neomamma perché sicuramente avrà già provveduto a comprare le cose più importanti o a farsele comprare dai parenti. Tuttavia non sbagliare il regalo è possibile: vediamo come fare!

Durante i primi mesi non sono mai abbastanza i body, i calzini da neonato, gli asciugamani e la biancheria da letto; nell’indecisione scegliete i body: quelli bianchi saranno perfetti perché sono facili da lavare. Anche i bavaglini non sono mai troppi, purché non siano troppo pregiati: considerando che si sporcheranno spesso preferite quelli di spugna a quelli stampati o ricamati a mano.

Via libera anche ai regali che renderanno più comoda la vita del bambino e della mamma, come il sacco nanna, il cuscino per l’allattamento e le copertine di cotone o di pile. Pollice alzato anche per le borse di tela che sono molto utili per portare con sé il cambio, e il libri per bambini, che saranno apprezzati anche se il piccolo è appena nato: ma se volete esseri coerenti con l’età del bimbo regalate dei libri di stoffa o di cartone per neonati.

Il villaggio delle meraviglie

villaggio delle meraviglie

Ha riaperto i battenti sabato 4 dicembre il Villaggio delle Meraviglie di Milano nei giardini di via Palestro . Il parco tematico è organizzato da Ambra Orfei e da Orizzonte Eventi, promosso e sostenuto dall’Assessore agli Eventi del Comune di Milano, Giovanni Terzi.

Babbo Natale con la slitta, gli elfi buoni, il castello incantato, la scuola di circo: questo e molto altro potrà incontrare chi si recherà in questo posto magico. Non solo. Infatti mamme e papà potranno passeggiare tra le vie di un tipico mercatino natalizio con specialità enogastronomiche e particolari prodotti artigianali.

La prima visita oculista del bambino, quando farla

visita-oculistica-bambiniChe difficile mestiere quello del genitore, dobbiamo essere sempre attenti, informati e non trascurare nessun particolare. Pochi genitori sanno, me compresa fino a poco tempo fa, che la prima visita oculista va eseguita quando il bambino ha circa tre anni. In realtà alla nascita i neonati vengono sottoposti ad esame oculistico ma è abbastanza evidente che questo non possa essere sufficiente per escludere eventuali problemi.

Se il bambino non da chiari segni di problemi alla vista cioè non riesce adistinguere cose, persone o oggetti, il suo primo appuntamento dall’oculista sarà verso i tre anni, quando l’oculista controllerà la presenza di eventuali vizi di refrazione come la miopia, l’ipermetropia o l’astigmatismo, di alterazioni della motilità oculare, come lo strabismo e la eventuale presenza dell’occhio pigro (amblioplia) difetto in cui un solo occhio del bimbo non è stato in grado di sviluppare correttamente la sua capacità visiva a causa di qualche anomalia. Chi vi parla soffre di questa patologia perché da bambina non è stata portata da un oculista e non le è stato diagnosticato il problema.

Come scegliere il pediatra giusto

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Negli ultimi mesi di gravidanza i futuri genitori devono pensare a tante cose per accogliere il bambino nel migliore dei modi e una di queste è scegliere il pediatra che seguirà la sua salute fino ai 14 anni. Non c’è un metodo scientifico per scegliere il pediatra giusto, i fattori sono tanti e dipendono dalle inclinazioni dei genitori, come ad esempio se preferiscono un pediatra donna o un uomo, se vogliono essere seguiti da una struttura pubblica o da una privata.

In ogni caso la cosa migliore da fare è iniziare la ricerca chiedendo consiglio al ginecologo e all’ostetrica per sapere se ne conoscono qualcuno di fiducia o che si sentono di consigliare; anche amici e parenti possono essere delle buone “fonti”, altrimenti potrete rivolgervi alle aziende sanitarie della vostra zona di residenza e chiedere la disponibilità dei servizi pediatrici e gli elenchi dei pediatri che ancora possono accettare pazienti. Con l’elenco alla mano non scegliete a caso: chiedete informazioni al vostro medico o alle vostre amiche.

La musica di Beethoven innervosisce il feto

feto

Si sapeva già che il feto già nell’ materno fosse in grado di sentire i suoni provenienti dall’esterno; ora però ne sappiamo anche qualcosa in più. E questo grazie all’ecografia 3D e 4D di cui si è parlato nel corso nel corso del secondo congresso nazionale della Fiog, Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia concluso da pochi giorni e svoltosi a Torino.

E’emerso che il suono più gradito dal feto è quello della madre ma anche che le musiche di Vivaldi e Mozart erano in grado di calmarlo a differenza di quelle di Beethoven e Brahms che invece lo innervosiscono.

Per Natale regalate i peluche Ikea e aiutate Save The Children

peluche ikea e save the children

Per questo Natale regalate ai vostri bambini un peluche Ikea e avrete due vantaggi: farete contenti i vostri piccoli e contribuirete ad aiutare Save The Children; in occasione delle prossime festività natalizie, infatti, il colosso scandinavo dei mobili low cost Ikea e l’associazione umanitaria Save The Children hanno deciso di unire le loro forze a favore dei bambini meno fortunati: dal 1 novembre al 24 dicembre 2009, infatti, in tutti i negozi Ikea sarà possibile partecipare alle iniziative di Save The Children.

Durante questo periodo sarà attiva la campagna “1 euro vale una Fortuna” che prevede la donazione di 1 euro per ogni peluche acquistato nei negozi Ikea ai progetti di Save The Children Italia a favore delle attività di educazione in Bangladesh, Russia, Albania e Vietnam. Nello stesso periodo, i collaboratori di Save The Children proporranno dei programmi di sostegno a distanza in Nepal, Albania, Uganda, Sudan e Haiti. L’iniziativa “1 euro vale una Fortuna” si colloca in una serie di iniziative internazionali che vedranno coinvolti 301 negozi Ikea in 37 nazioni europee e nord americane.

L’infezione da streptococco

gravidanza

Sebbene lo streptococco (termine completo streptococco beta-emolitico di gruppo B o Streptococcus agalactiae) non sia un batterio pericoloso né per la salute della futura mamma né per l’andamento generale della gravidanza bisogna ricordare che se presente al momento della nascita può essere trasmesso al feto causando setticemia. Ricordo anche che si tratta di un batterio che almeno all’apparenza non mostra alcun sintomo.

L’eventuale presenza dell’infezione può essere diagnosticata con un tampone vagino-rettale che la mamma può eseguire tra la 35° e la 37° di gestazione; un prelievo indolore e non invasivo.
Lo streptococco di gruppo B è la prima causa di infezione batterica da mamma a bambino e come detto può causare setticemia; non solo. Nel 10% dei casi può portare alla morte del piccolo e nel 5%-10% può causare meningite.

Non si tratta di un esame di routine ma viene comunque sia prescritto da quasi tutti i ginecologi ed anche gli ospedali, al momento del ricovero lo richiedono.

bugie

Le bugie dei bambini

bugie-dei-bambiniUno dei comportamenti più fastidiosi dei bambini è quando iniziano a dire le bugie, il compito di noi genitori comincia a diventare più difficile perché dobbiamo riuscire a capire il motivo che li porta a non essere sinceri e soprattutto dobbiamo anche scegliere il modo più giusto per punirli o sgridarli. Anche perché le bugie cambiano rispetto alle varie fasce di età in cui vengono dette.

Partiamo col dire che le bugie vere e proprie vengono dette solo verso i 5 anni, prima di questa età infatti i piccoli non riescono a distiguere la finzione dalla realtà e ciò fa si che quando mentono siano convinti di dire la verità, spesso neppure se ne rendono conto e dunque è inutile punire questo tipo di comportamento, perché il bambino non ne capirebbe il motivo. Qualche tempo fa il mio bambino di 4 anni, durante la notte ha perso del sangue del naso, al risveglio l’ho pulito bene ed è andato a scuola, quando sono andata a riprenderlo aveva ancora il naso sporco e gli ho chiesto se avesse ancora sanguinato, lui mi ha raccontato una storia molto dettagliata per la quale aveva sbattuto il naso e lo avevano medicato. Sono andata dalla maestra a chiederle se era vero e lei mi ha detto che non era accaduto niente di quello che aveva raccontato.