Perchè il bambino rifiuta il seno

rifiuto del seno

E’ un’evenienza piuttosto rara, ma può accadere che un bambino allattato al seno, dopo un certo periodo di tempo trascorso senza particolari problemi, cominci a rifiutare il latte materno; quando questo accade il piccolo rifiuta la poppata voltando la testa, inarcando il corpo e persino piangendo.

Il rifiuto del seno in questo caso può lasciare stupefatta la mamma, che non riesce a capire come l’incanto di un allattamento sereno abbia potuto spezzarsi in questo modo. Se questo è il vostro caso niente paura, si tratta in genere di una fase transitoria che non dipende quasi mai dal fatto che il latte “non è più buono”; piuttosto questa situazione può essere frutto di innocui cambiamenti nei ritmi di vita familiare dei quali il bambino risente più di quanto i genitori non credano. Tali cambiamenti possono essere rappresentati da una condizione di stress della mamma (ad esempio perchè è tornata a lavoro) o dell’intera famiglia (uno spostamento).

Il Mercatino della Befana a Roma

mercatino-befana-romaQuesto è il periodo dell’anno dedicato ai nostri piccoli si inizia con il Natale e si finisce con l’allegro rito della Befana, la divertente ma bruttissima vecchietta che porta il carbone ai bambini che sono stati un pò monelli. C’è una città in Italia che più delle altre celebra in modo spettacolare la stravagante signora, sto parlando di Roma, infatti in questo periodo nella bellissima cornice di Piazza Navona, uno dei luoghi più suggestivi e magici della Capitale, si svolge un bellissmo mercatino tutto dedicato ai più piccoli.

Il Mercatino che è un rituale per ogni bambino che abiti a Roma è stato scoperto negli anni dai turisti che hanno saputo apprezzare la magia che si respira passeggiando tra le divertenti e coloratissime Bancarelle. Perché non programmi anche tu una fuga nella città Eterna per mostrare al tuo piccolo uno spettacolo unico al mondo?

Bambini e animali: trascorrere le festività natalizie al Bioparco di Roma

natale a bioparco di roma

Se ancora non avete deciso dove trascorrere il giorno di Santo Stefano o gli altri giorni dopo Natale, una buona idea potrebbe essere quella di portare i vostri bambini al Bioparco di Roma, dove verranno organizzate alcune giornate dedicate alla conoscenza dei più piccoli con gli animali.

In particolare, i giorni in questione saranno il 26 e il 27 dicembre e il 4, il 5 e il 6 gennaio, durante i quali, nella sala degli Elefanti del Bioparco si svolgeranno una serie di attività volte a far conoscere meglio animali verso i quali di solito nutriamo un sentimento di paura o di ribrezzo, come i rettili e gli insetti. Durante queste giornate verranno anche allestiti laboratori nei quali sarà possibile costruire maschere e giocattoli natalizi, assistere agli spettacoli dei burattini e giocare sui tappetoni; inoltre, a tutte le iniziative saranno presenti anche Babbo Natale e la Befana.

Aspirina in gravidanza (forse) nessuna conseguenza per mamma e nascituro

gravidanza e aspirinaCome è ben noto le donne che assumono farmaci durante il periodo della gravidanza devono prestare attenzione e devono seguire alla lettere i consigli del medico.
Sono proprio i medici che spesso prescrivono alle donne in gravidanza nel caso di diagnosi di preeclampsia o altri disturbi l’assunzione di aspirina a basso dosaggio; le mamme però sono sempre molto titubanti perché pensano che questo farmaco possa arrecare danni alla salute del nascituro come ad esempio provocare un’alterazione del cervello.

e in effetti, tra i vari timori c’è anche quello che, agendo sulla funzionalità piastrinica, potrebbe interferire nella coagulazione del sangue e aumentare il rischio di emorragia cerebrale nei nati prematuri

La gravidanza isterica, definizione e cause

gravidanza isterica

La gravidanza isterica o pseudociesi è una condizione piuttosto rara in cui una donna presenta tutti i sintomi di una gravidanza pur non essendo in stato interessante; ma non solo, la donna che si trova in tali condizioni è fermamente convinta di essere in dolce attesa riferendo persino di avvertire i movimenti del piccolo.

D’altra parte, nel 59% dei casi si manifestano le classiche secrezioni dal seno, l’aumento di volume dell’addome (97%), l’amenorrea (98%), la galattorrea (56%) e l’aumento di peso (44%). Insomma si tratta di una vera e propria gravidanza ad eccezione del fatto che all’ecografia non risulta visibile alcun feto, nè auscultabile il suo battito cardiaco.

All’origine della pseudociesi troviamo sempre fattori di natura psichica quali il desiderio fortissimo di avere un figlio (nel 59% dei casi si tratta di donne che hanno problemi di fertilità); questo evento infatti è spesso ritenuto di fondamentale importanza per la definizione della propria identità psichica soprattutto in quelle culture e in quei contesti sociali e familiari in cui è sentito ancora più forte il legame fra la maternità e la propria compiutezza e completezza come donna.

Bambini e farmaci, attenzione al fai da te

dare-farmaci-bambiniBambini e farmaci, per alcune mamme questo è un argomento davvero complesso, sia perché non si sa mai come e quando somministrarle sia perché in alcuni casi convincere i piccoli a prenderle è un impresa impossibile. Prima di dare qualcunque tipo di medicinale, sia esso da banco o sotto prescrizione, è necessario sempre consultare il medico prima di proporlo al piccolo, l’unico prodotto che di solito noi mamme possiamo pensare di dare senza problemi è il paracetamolo in caso di febbre, rispettando sempre un tempo di 4-6 ore tra una dose e l’altra e dando il dosaggio giusto.

Quando il nostro piccolo ha febbre persistente per diversi giorni il dubbio è quello se dare oppure no l’antibiotico, in un caso del genere devi assolutamente chiamare il pediatra che analizzando l’evoluzione della malattia potrà darti indicazioni certe ed eventualmente prescrivertelo. Solitamente l’antibiotico viene prescritto quando c’è un forte mal di gola con presenza di placche, quando si sviluppa una otite, quando la febbre è dovuta ad una infezione delle vie urinarie oppure quando la febbre persiste da molti giorni per coprire l’organismo da eventuali complicazioni.

Le ustioni nei bambini: quarta causa di morte in Europa

bagnetto attenzione temperatura acqua

Quello delle ustioni nei bambini è purtroppo un incidente domestico molto diffuso; spesso le ustioni possono avere conseguenze gravi e anche mortali.

Bambini di tutte le età possono essere coinvolti anche se gli incidenti più frequenti riguardano piccoli al di sotto dei 4 anni di età; incidenti che a volte accadono anche in presenza dei genitori.

Le ustioni possono provenire da: ferro da stiro, corrente elettrica, fiamme oppure liquidi bollenti.

Subito dopo il salto qualche piccolo ma utile accorgimento.

Sviluppo del linguaggio, quando mamma e papà parlano due lingue diverse

bambini bilingue

Cosa accade quando un bambino cresce bilingue? In altre parole, come procede lo sviluppo del linguaggio quando mamma e papà parlano due lingue diverse tra loro o la stessa lingua ma differente da quella della gran parte della popolazione? Anzitutto chiariamo quello che oggi appare come un dato di fatto inconfutabile: dover imparare a parlare due lingue per un bambino non è assolutamente un ostacolo, anzi è un’opportunità imperdibile del quale il piccolo finirà presto per andare fiero.

In particolare, quando mamma e papà sono di due nazionalità differenti il bambino potrà apprendere agevolmente la lingua di entrambi solo se questi gli parleranno disinvoltamente nella propria lingua madre anche in presenza di altri. Naturalmente questo comporterà qualche piccolo cambiamento nello sviluppo del linguaggio di questi bambini: probabilmente all’inizio faranno un po’ di confusione e impareranno a parlare fluentemente più tardi rispetto ai coetanei; è infatti verso i quattro anni, a detta degli esperti, che le due lingue cominciano in qualche modo a “coesistere” chiaramente nella mente del bambino e ad essere usate in maniera appropriata con le persone e nei contesti giusti.

Il sesso in gravidanza

sesso in gravidanzaSesso e gravidanza: un argomento molto delicato ed estremamente soggettivo. Anzitutto: si può fare sesso in gravidanza? La risposta almeno in linea generale è sì e può anche essere qualcosa di molto piacevole. Tuttavia è bene ricordare che in determinate situazioni che possono mettere in pericolo la salute del feto sarebbe opportuno evitare di avere rapporti sessuali nei nove mesi di gravidanza.
Quali sono queste situazioni? Ad esempio quelle in cui è stata diagnosticata placenta previa, oppure se sono presenti evidenti minacce di aborto o parto prematuro ma anche nel caso in cui fosse presente un’infezione.
Per tutti gli altri? Il sesso si può fare tranquillamente. E qui mi rivolgo ai futuri papà che temono di fare male al feto: niente paura, i piccoli si trovano all’interno di un involucro e non percepiranno alcun tipo di dolore. E soprattutto l’organo maschile non arriverà mai a contatto con il feto.

Come spiegare il Natale ai bambini

 

spiegare il Natale ai bambini

Nel Natale i bambini svolgono un ruolo molto importante, e non per i regali e le feste, ma soprattutto perché la tradizione religiosa mette al centro del mondo un bambino, ovvero Gesù, che nasce per salvare il mondo; non solo nella religione cristiana i bambini sono importanti: ad esempio nel Buddismo il Dalai Lama si reincarna proprio in un bambino.

Spiegare ai più piccoli il vero significato del Natale e la storia di Maria, Giuseppe e di Gesù Bambino che nasce in una grotta non è semplice, ma si può attualizzarla dicendo che ancora adesso ci sono famiglie molto povere che sono costrette a fuggire con i loro figli e a lasciare la loro terra spesso piena di miseria, guerra e povertà.

Al di là del significato religioso, che nel Natale dovrebbe rimanere quello primario, nella nostra cultura le festività natalizie e dell’Epifania sono legate alle figure di Babbo Natale e della Befana, due personaggi nei quali i bambini ripongono grandi aspettative: scrivono loro delle lettere e sperano di ricevere i regali richiesti.

Ikea richiama i seggioloni Leopard

leopard_247x247Navigando in rete mi sono trovata davanti ad una richiesta di restituzione prodotti di Ikea, visto che ormai in molte delle case ci sono prodotti di questo marchio, mi sono sentita in dovere di riportarvi questo richiamo che riguarda un prodotto per la puericultura. L’oggetto in questione è il seggiolone Leopard, un seggiolone moderno e di design che ha mostrato di non essere pienamente sicuro per i nostri bambini.
Riporto il comunicato preso sul sito di Ikea

Bambini iperattivi, quando si può parlare di disturbo?

iperattività

La sindrome di iperattività infantile, nota anche con il nome di sindrome ipercinetica o disturbo dell’attenzione e dell’iperattività è un disturbo dell’infanzia del quale si sente parlare sempre più spesso; sebbene i suoi segni siano già presenti sin dai primi mesi di vita, alla diagnosi si perviene di solito al momento in cui il bambino fa il proprio ingresso a scuola: il deficit attentivo infatti, unito al comportamento impulsivo e, talvolta, aggressivo, di questi bambini si rende più evidente a causa sia delle difficoltà relazionali con i coetanei che dei problemi di gestione e contenimento incontrati dagli insegnanti.

In particolare, il disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, nel suo aspetto dirompente si manifesta soprattutto nei maschi mentre nelle femmine sembrano prevalere le difficoltà attentive. Attualmente si ritiene che alla sua origine vi siano cause di natura neurobiologica (legate al funzionamento della corteccia pre-frontale) sulle quali vanno ad agire determinanti di tipo ambientale; in altre parole se è vero che questi bambini presentano una sorta di malfunzionamento dei neurotrasmettitori che regolano alcune funzioni coinvolte nel disturbo (motricità e controllo degli impulsi) è anche vero che il contesto familiare e scolastico nel quale il bambino cresce può far molto per acuire o, al contrario, placare l’intensità dei sintomi.

La chetosi nel bambino, ovvero la presenza di acetone nel sangue

chetosi nel bambino

Un disturbo tipico dell’infanzia è l’acetonemia o chetosi, chiamato comunemente acetone, un disagio caratterizzato da una disfunzione del metabolismo che si verifica quando l’organismo brucia i grassi una volta che sono finiti gli zuccheri. La combustione dei grassi produce l’acetone, una sostanza che in questo caso si accumula e diventa tossica; l’acetone non è una malattia in sé per sé, bensì è il sintomo di qualche altro disturbo, in genere alimentare, che si sta sviluppando nel bambino.

L’acetone di solito è provocato da squilibri alimentari, come ad esempio l’assunzione di troppi grassi da parte del bambino, ma in alcuni casi può essere dovuto a sforzi fisici eccessivi. La presenza di acetone nel sangue si può individuare dall’alito che odora di frutta matura, e dall’esistenza di altri sintomi, come vomito, mal di pancia, lingua patinata di colore giallo-bianco, occhiaie e mucose disidratate.

L’allattamento misto, con aggiunta di latte artificiale

allattamento-mistoOggi ho deciso di parlarti del cosiddetto allattamento misto, ciòè l’integrazione di latte artificiale dopo le poppate di latte materno. Questo è un argomento un pò spinoso da trattare, infatti ci sono mamme che non vogliono assolutamente dare la famosa aggiunta al loro piccolo e altre invece che non si creano alcun problema, io sinceramente credo che ci siano casi in cui l’integrazione sia necessaria e possa essere fatta senza provare sensi di colpa per aver privato il piccolo del nostro latte.

Personalmente ho avuto delle esperienze abbastanza catastrofiche con l’allattamento al seno, i mei figli piangevano mentre mangiavano e la quantità di latte non era mai abbastanza, a volte ho tenuto duro, altre volte mi sono detta che non potevo impazzire e che il mio nervosismo avrebbe solo nuociuto ai miei bambini. Ma veniamo al dunque, sulle confezioni di latte artificiale leggiamo questa frase

il latte materno è l’alimento ideale per il lattante. Qualora l’allattamento al seno non sia sufficiente o possibile, dietro parere del pediatra, si può ricorrere ad un latte formulato. L’alimentazione con il solo latte non è sufficiente dopo il 6° mese di vita.