Le malattie infettive in gravidanza

malattie infettive in gravidanza

Come tutte le mamme in attesa, avrete sentito senz’altro parlare degli eventuali rischi legati al contrarre alcune malattie infettive durante la gravidanza; per una futura mamma, bisogna ammetterlo, non è un argomento piacevole, lo so bene perchè quando ho scoperto di aspettare mio figlio prima ancora di farmi gli auguri più di una persona ha ritenuto opportuno mettermi in guardia, con mio grande disappunto, dal rischio di contrarre la toxoplasmosi.

Tuttavia, credo sia molto importante affrontare l’argomento perchè una maggiore informazione in proposito può essere utile sia ad evitare inutili allarmismi, sia a trovare qualche spunto da discutere più approfonditamente con il proprio ginecologo di fiducia. E’ importante infatti per una donna vivere la propria gravidanza nel modo più sereno possibile.

L’intolleranza al lattosio nei bambini

intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio si ha quando l’organismo non riesce a produrre il lattasi in quantità sufficiente, ovvero l’enzima necessario per digerire il lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte, sia vaccino che umano, e negli altri prodotti da esso derivati. Non essendo digerito, il lattosio rimane nell’intestino, provocando dei problemi gastrointestinali che sono fastidiosi ma non pericolosi.

Non c’è un motivo specifico per cui alcune persone sono intolleranti al lattosio e altre no, ma è un disturbo che negli ultimi tempi sta diventando piuttosto frequente; sicuramente la mancanza di lattasi dipende da un fattore congenito, ma anche il gruppo etnico di appartenenza ha il suo peso: pare infatti che circa il 90% degli asiatico-americani e il 75% degli afro e degli ispano-americani soffrano di questo disturbo, il 50% dei popoli mediterranei e solo il 15% di quelli nord europei.

È raro che un bambino nasca già intollerante al lattosio, perché tutti e due i genitori avrebbero dovuto trasmettergli i geni di questo disturbo, e poi fin dalla nascita dovrebbe soffrire di una forte diarrea; eppure, proprio l’intolleranza al lattosio è una delle cause più frequenti della diarrea nei bambini.

Il bambino ha spesso la diarrea, potrebbe essere Giardia

diarrea-bambino-giardiaOggi ho deciso di parlarvi di una malattia dell’apparato digerente molto diffusa ma altrettanto sconosciuta da molti, la Giardiasi meglio conosciuta come Giardia. Questa patologia è causata da un parassita chiamato appunto Giardia Lamblia e colpisce molto i bambini, soprattutto quelli da 1 a 4 anni, pensa che i piccoli sono tre volte più a rischio degli adulti di sviluppare questa malattia. La Giardia si trasmette come la Toxoplasmosi, infatti il contagio avviene con l’ingestione di acqua o alimenti contaminati dal parassita o dalla feci di un individuo malato, negli asili ad esempio se ci sono diversi piccoli che hanno contratto la malattia è facile che il parassita si trasmetta anche agli altri. Il parassita si attacca alla parete interna dell’intestino tenue del bambino impedendo il normale assorbimento dei grassi e dei carboidrati, che avviene durante la digestione.

Uova e pancetta per lo sviluppo del cervello del feto

uovaCome ben sappiamo una delle paure che hanno le donne incinte è quella di poter contrarre la toxoplasmosi; per questo cercano di non mangiare determinati alimenti come ad esempio gli insaccati. Ora però a seguito dei risultati di una ricerca coordinata dal dottor Steven Zeisel dell’Università del Nord Carolina (Usa) la certezza di non mangiare gli insaccati per timore di danneggiare il feto potrebbe essere messa in discussione.

La diarrea nei bambini

diarrea nei bambini

La diarrea nei bambini, spesso accompagnata anche dal vomito, è un disturbo molto frequente sotto ai 4 anni, è ha quasi sempre un’origine virale, non a caso il rotavirus e l’adenovirus sono responsabili di oltre il 50% dei casi di diarrea nei piccoli; anche i batteri, però, hanno la loro parte di colpa: ne sono un esempio la Salmonella, l’Escherichia Coli, la Shigella e altri.

Esistono, poi, le diarree causate da intolleranze alimentari come nel caso dei bambini allergici al lattosio o al glutine, o addirittura diarree provocate da colpi di freddo. La Salmonella è il principale responsabile della diarrea, ed è un batterio che contamina soprattutto le uova, i loro derivati e la carne cruda, ma essendo molto sensibile alla temperatura, basta cuocere gli alimenti per eliminarlo.

Nella maggior parte dei casi non serve un cura antibiotica per fermare la diarrea, in quanto bastano i fermenti lattici assunti sotto forma di polvere, fiale o supposte in caso di febbre alta. Pur essendo molto frequente, in Italia non c’è pericolo per i bambini colpiti da diarrea, mentre c’è per quelli che abitano nei paesi dove le condizioni igieniche sono precarie. Attenzione poi ai sintomi che manifesta il bambino, ovvero se c’è anche febbre e vomito; una normale diarrea virale dura al massimo un paio di settimane, e quindi, se prosegue, potrebbe trattarsi di un’intolleranza o di un’allergia.

I gemelli, come crescerli al meglio

gemelli

Come vi abbiamo già detto, la gravidanza gemellare ha un’incidenza relativamente modesta con un caso ogni 90/100 gestazioni; forse anche per questo i gemelli non mancano mai di suscitare grande curiosità e interesse in chi si imbatte in una coppia di genitori che li portano orgogliosi a passeggio, se poi sono più di due figuriamoci! Come è facile immaginare però avere dei gemelli, oltre ad essere una grande gioia, comporta un po’ di impegno in più rispetto alla nascita di un solo figlio e i neo-genitori corrono il rischio di ritrovarsi davvero schiacciati dai numerosi impegni e compiti che ogni giorno si ritrovano a dover affrontare. Che fare allora per garantire ai propri figli, ma anche a sè stessi una buona qualità della vita?

Sicuramente in questi casi può essere utile attingere dall’esperienza di chi ci è già passato (in proposito vi segnaliamo il sito Gemellit.org), ma è soprattutto nella efficiente organizzazione della propria routine familiare e di coppia che è possibile rintracciare la ricetta magica per riuscire al meglio nel proprio compito; gli esperti ad esempio consigliano di far coincidere i tempi in cui ci si prende cura dei bambini (poppate, bagnetto e cambi) in modo da avere poi un momento di tregua quando entrambi (poniamo il caso si tratti di una coppia) siano ben sistemati.

Come interpretare i disegni dei bambini

disegni-bambini-interpretazioneA volte capire i nostri piccoli risulta difficile, ci sono alcuni bambini che riescono ad esprimere le loro emozioni, altri che invece sono più chiusi. Un buon metodo per cercare di capire cosa provano i nostri bambini può essere quello di farli disegnare e poi osservare le loro creazioni, infatti attraverso il disegno nostro figlio racconta qualcosa di sé, esprime i propri stati d’animo e il modo in cui vede gli altri e se stesso. L’importante è lasciare che il piccolo si esprima in libertà sulla carta, senza la nostra pressione, noi dobbiamo fornirgli un foglio e dei colori e lasciarlo tracciare i suoi pensieri.

Ma come interpretare i disegni del nostro piccolo? Secondo due parametri, il primo è come riempie lo spazio del foglio, il secondo quali colori usa per disegnare.

Gravidanza e epilessia

gravidanza ed epilessiaL’epilessia sebbene sia una malattia molto diffusa (sono circa 500 mila le persone affette da questa patologia) è ancora in parte sconosciuta; o meglio, le cause che scatenano l’epilessia non sono ancora del tutto chiare. Ed è anche per questo che esistono tanti, troppi pregiudizi su questa malattia; malattia con cui si può (e si deve) convivere bene.

Anzitutto: è possibile una gravidanza per una donna epilettica?

La risposta è sì; tuttavia sarebbe opportuno programmarla e seguire un adeguato controllo medico. Sono molte le donne epilettiche che sebbene desiderino diventare mamme desistono temendo conseguenze per il feto. A questo proposito occorre ricordare che sono possibili maggiori rischi di malformazione nel feto in una donna epilettica rispetto ad una donna che non soffre di questa patologia ma sono sempre contenuti.

Il soffio innocente al cuore

soffio-innocente-cuoreQuando mio figlio aveva due anni abbiamo dovuto per necessità cambiare pediatra, alla prima visita dal nuovo medico, ci è stato detto che il piccolo aveva un soffio al cuore. Da mamma inesperta e anche un pò apprensiva mi sono molto spaventata fin quando non mi è stato spiegato cosa significa questo stato. Il medico ha specificato che si trattava di un soffio innocente, cioè non una malattia del cuore, bensì un rumore prodotto dal sangue quando entra nelle cavità cardiache facendole vibrare.

Ciò accade perché il cuore dei bambini si trova più vicino al diaframma rispetto a quello degli adulti e pensa che circa il 30% dei bambini dai 3 ai 7 anni dimostra di avere un soffio innocente.
Ma come si ascolta un soffio al cuore? Il pediatra riesce ad individuare il tipico e breve suono durante la fase sistolica, cioè quando il cuore si contrae, rumore che si intensifica qualora aumenti la frequenza cardiaca, nel caso il piccolo abbia la febbre, stia correndo o sia eccitato.

Una toppa a base di albume d’uovo per riparare il sacco amniotico

sacco amniotico riparatoSe avete una lacerazione del sacco amniotico sappiate che forse ora c’è una soluzione a questo problema; la tecnica che consiste in una toppa fatta di albume d’uovo è stata ideata dagli scienziati del Baylor College of Medicine di Houston, Texas (Stati Uniti). Fino a questo momento la tecnica è stata testata con buoni risultati attraverso alcuni esperimenti con liquido amniotico in laboratorio.
Ken Moise, il ricercatore a capo dello studio ha spiegato

il sacco amniotico protegge il feto durante il suo sviluppo nell’utero materno. Esso si può danneggiare spontaneamente ma spesso può capitare che si rompa in seguito a un intervento di amniocentesi, durante il quale viene estratto del liquido amniotico per effettuare test genetici

La lunanuova: un servizio di ostetriche per le donne in gravidanza

la lunanuovaSpulciando nel web ho trovato un servizio che sembra essere particolarmente utile; si tratta di un’Associazione chiamata la lunanuova ideata per far arrivare la donna al momento del parto il più serena e tranquilla possibile e che viva il post parto nel modo corretto.

La lunanuova durante il periodo della gravidanza organizza incontri di gruppo (ai quali possono partecipare anche i papà) di preparazione alla nascita in cui vengono trattati diversi temi legati alla gravidanza, visite e consulenze ostetriche. Inoltre, per le donne che non possono partecipare agli incontri di gruppo per gravidanza a rischio o difficile vengono organizzati incontri individuali a domicilio.

Cicli mestruali troppo abbondanti

mestruazioni-irregolari

Le mestruazioni troppo abbondanti, alle quali ci si riferisce anche con il termine di ipermenorrea, rappresentano un problema relativamente frequente e fastidioso per molte donne. Tuttavia, secondo un’indagine svolta nel 2008 dalla SIGO (Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia), la gran parte di coloro che presentano questo disturbo tende a non dargli troppa importanza ritenendolo inevitabile (76%) nonostante sia spesso causa di disagi e limitazioni che incidono in maniera considerevole sulla qualità della vita.

Molte donne affette da ipermenorrea infatti si sentono spesso stanche, di umore depresso, rinunciano a molte delle loro attività usuali, come fare sport, o vedono sensibilmente compromessa la propria vita sessuale; in alcuni casi infatti le mestruazioni possono rappresentare vere e proprie emorragie e durare anche quindici giorni (si parla in questo caso di menorragia).

Concorso Huggies Be a Baby e vinci Winnie The Pooh

concorso-be-a-baby-huggies-pannoliniSe il tuo bambino è nato tra Febbraio 2008 e il 30 Agosto 2009 non perdere l’opportunità di partecipare ad un divertente concorso organizzato da Huggies per i suoi piccoli e affezionati fan. Il concorso si chiama Be a Baby ed è dedicato alla linea di pannolini Super Dry, quelli decorati con i personaggi Disney per capirci; partecipando il tuo cucciolo avrà la possibilità di vincere un esclusivo libro illustrato Disney dedicato all’intramontabile amico dei più piccoli, il noto personaggio dei cartoni animati Winnie the Pooh, una divertente opportunità per avventurarsi insieme all’orsetto nel Bosco dei Cento Acri alla conoscenza di Pimpi, Ih-oh, Tigro & co.

La gravidanza gemellare

gravidanza gemellare

Oggi parleremo di gravidanza multipla, ovvero di gravidanza gemellare, che, secondo le stime, ha un’incidenza di un caso ogni 90 o 100 gestazioni. In pratica la gravidanza gemellare è un gravidanza normale che però ha bisogno di particolare attenzione perché i feti sono due anziché uno.

In questo tipo di gravidanze, sono molto frequenti i parti pretermine e i bambini con un peso più basso rispetto a quelli che nascono singolarmente, e per questo è importante che durante la gestazione la mamma mantenga uno stile di vitae un’alimentazione il più possibile corrette in modo da garantire la salute di entrambi i piccoli. Ovviamente in questo tipo di gravidanza la gestante acquisterà più peso rispetto a quella che affronta una gravidanza singola, soprattutto nella prima e nell’ultima fase della gestazione.

La gravidanza gemellare può essere monozigote o dizigote; quella monozigote, che è circa il 35% delle gravidanze gemellari avviene perché è stato fecondato un solo ovulo da un solo spermatozoo che forma uno zigote che poi si divide; i gemelli monozigoti sono identici, vale a dire che avranno lo stesso sesso, le stesse caratteristiche fisiche e quindi lo stesso patrimonio genetico.