Ti abbiamo parlato ormai molte volte dei piccoli prematuri, della loro fragilità e di quante cure e di quanto amore hanno bisogno per crescere e superare tutti i problemi legati alla loro nascita anticipata. Negli ultimi anni si è scoperto e sperimentato che i prematuri non sono dei soggetti passivi ma che attraverso i loro comportamenti mandano dei segnali che possono permettere di comprendere meglio come curarli e come farli stare meglio.
Su questo presupposto si fonda il metodo “Nidcap”, che, partendo da un’osservazione sistematica dei comportamenti spontanei del neonato, mira ad offrirgli un’assistenza meno medicalizzata e più coccolata. In Italia è stato avviato un progetto dal reparto di neonatologia del policlinico di Modena per diventare il primo centro Nidcap del Paese. Tutte le cure di cui ha bisogno un prematuro, che per settimane si trova in terapia intensiva lontano dai genitori, stressano il fisico e il benessere del piccolo. Per evitare questi problemi è stata avviata la sperimentazione del metodo Nidcap che sta per Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program (programma di assistenza e cura individualizzata per lo sviluppo del neonato), sperimentazione che terminerà proprio quest’anno.