Quando il neonato riconosce la mamma?

legame madre-figlio

Abbiamo già parlato di bonding prenatale, ovvero di quel particolare legame che si sviluppa tra mamma e feto; oggi affronteremo il tema del riconoscimento della mamma da parte del neonato. Il riconoscimento del viso mamma, infatti, è una tappa fondamentale del processo di attaccamento del piccolo nei confronti della persona più importante della sua vita; a infondere sicurezza al neonato appena uscito dal pancione, oltre alla messa a fuoco del viso della mamma sarà anche, e soprattutto, il contatto diretto con il suo corpo durante la poppata.

L’apparato visivo si forma già nel pancione ancora prima della ventiseiesima settimana, ovvero quando il feto aprirà le palpebre, in quanto è già in grado di reagire agli stimoli visivi, come ad esempi dei fasci di luce proiettati sulla pancia della mamma. Il bambino appena nato è in grado di percepire solo le zone d’ombra e le zone di luce, dalla seconda settimana di vita è in grado di mettere a fuoco gli oggetti vicini, e quindi, anche il volto della mamma durante la poppata.

Lotus Birth: una procedura in cui il cordone ombelicale non viene reciso

gravidanza

Oggi voglio parlarvi di una pratica non molto diffusa in Italia ma che in altre parti del mondo viene invece praticata più di frequente: il Lotus Birth.

Che cos’è esattamente il Lotus Birth?

E’ un rituale del dopo-parto, dei primi giorni di intimo isolamento. La nostra cultura occidentale ha perduto in gran parte questi rituali importantissimi del dopo-parto e i nostri bambini mostrano segni di essere cresciuti troppo in fretta, spinti verso una fase di crescita successiva prima di essere essenzialmente pronti, con l’inquietudine e la dissociazione che tutto ciò comporta. – Jeannine Parvati Baker-

Ed ancora:

Lotus Birth è il modo più dolce, sensibile e rispettoso per entrare nella vita.
E’ la procedura di nascita in cui il cordone ombelicale non viene reciso e il neonato resta collegato alla sua placenta. Pochi giorni dopo la nascita (dai 2 ai 10, ma di media 3/4) il cordone si separa in modo naturale dall’ombelico del bambino. Il distacco avviene quando entrambi, bambino e placenta, hanno realmente concluso il loro rapporto e decidono sia giunto il momento della separazione

Queste sono le parole esaustive tratte dal sito Lotus Birth che spiegano in maniera più che esaustiva cosa si intende con questa pratica che concretamente consiste nel “non fare”.

vitamine

Le vitamine, fondamentali per i bambini

vitamine-bambiniUno dei  pensieri più grandi di noi mamme sull’alimentazione dei nostri bambini riguarda le vitamine. Ci chiediamo sempre se mangiano verdure e frutta a sufficienza e se l’apporto vitaminico è giusto oppure carente. Ma cosa sono le vitamine e perché sono così fondamentali per l’organismo? Le vitamine sono sostanze indispendabili per la vita in quanto hanno la funzione di bioregolatori di alcuni fondamentali processi dell’organismo che non essendo in grado di crearle autonomamente (eccetto la vitamina D) deve integrarle attraverso l’alimentazione.

Le vitamine si dividono in due gruppi le vitamine liposolubili (A, D, E, K) e le vitamine idrosolubili (gruppo B, acido folico, C, PP, H). Le prime essendo solubili nei grassi possono essere immagazzinate dall’organismo mentre le seconde sciogliendosi in acqua hanno la necessità di essere integrate giornalmente attraverso la dieta.

Un’alimentazione grassa in gravidanza predispone i bambini all’obesità

alimentazione grassa in gravidanza

Secondo uno studio effettuato nei laboratori della Rockefeller University, un’alimentazione eccessivamente grassa in gravidanza può compromettere la salute del nascituro e in particolare lo predispone all’obesità, perché causa alterazioni del feto.

In pratica, una dieta basata su cibi grassi è in grado di scatenare dei cambiamenti a livello celebrale nel feto e questo farebbe insorgere delle alterazioni nella riproduzione di determinate proteine, chiamate peptidi oressigenici, in grado di stimolare l’appetito, predisponendo il bambino ad importanti disturbi dell’alimentazione come l’obesità. Secondo la coordinatrice della ricerca sono:

le alte quantità di trigliceridi a cui il feto viene esposto durante la gravidanza che provocano una crescita anomala e precoce dei neuroni; è come se si programmasse il proprio figlio a diventare obeso.

Gravidanza: attenzione alle tinte per capelli e all’abbronzatura

gravidanza attenzione abbronzatura

Durante il periodo della gravidanza una donna può (e deve) continuare a prendersi cura di se stessa; tuttavia in certe situazioni deve prestare maggiore attenzione.

A questo proposito parliamo delle tinte per capelli. La maggior parte degli esperti sconsigliano alle future mamme di ricorrere alle tinte ed in modo particolare a quelle permanenti; questo perché contengono sostanze che potrebbero nuocere al feto. Dovreste quindi abbandonare l’idea di ricorrere a tinte con ammoniaca e ricorrere semmai a quelle naturali, come l’henné. Nessuna controindicazione se desiderate fare qualche colpo di sole.

Notizia dello scorso anno è che anche le lacche per capelli e più in generale i vari spray usati potrebbero portare a gravi alterazioni genetiche. Secondo alcuni ricercatori inglesi potrebbe causare l’ipospadia (che sarebbe un’un’anomalia congenita dovuta ad un incompleto sviluppo dell’uretra – Via Wikipedia); tuttavia poiché non ci sono state ulteriori ricerche a confutare o smentire i risultati di questo studio direi che la miglior soluzione è la prevenzione.

Maggiore benessere psicologico per i bambini allattati al seno più di sei mesi

allattare-al-seno-3Una nuova ricerca diffusa dall’agenzia di stampa Reuters sembra nuovamente ribadire i benefici dell’allattamento al seno, da questo studio condotto in Australia risulta che i bambini allattati al seno per più di sei mesi sarebbero meno a rischio di sviluppare problemi mentali da grandi.

Allattare per un lungo periodo sembra infatti che abbia notevoli benefici per la loro futura salute mentale, soprattutto nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza.

Ha affermato sull’ormai noto Journal of Pediatrics la dottoressa Wendy H. oddy del Telethon Institute for Child Health Research di Perth assieme alle sue colleghe.

I salumi in gravidanza

salumi in gravidanza

Appena ieri vi abbiamo parlato del divieto, prescritto praticamente da tutti i ginecologi alle future madri, di mangiare frutti di mare in gravidanza al fine di evitare il rischio di contrarre patologie che potrebbero nuocere alla salute del nascituro, quali salmonellosi ed epatite A. Oggi torniamo sull’argomento alimentazione in gravidanza per spiegarvi invece perchè è preferibile che le donne in dolce attesa evitino il consumo di alcuni salumi, più precisamente quelli crudi.

Negli ultimi anni è aumentato considerevolmente il numero di ginecologi che raccomandano alle proprie pazieti gravide di non mangiare prosciutto crudo, salame, bresaola e simili; questo perchè il loro consumo espone la mamma al rischio di contrarre la toxoplasmosi, malattia infettiva di per sè innocua, che però può avere gravi conseguenze sulla salute del feto se contratta in gravidanza.

Il ferro in gravidanza

ferro in gravidanza

La carenza di ferro in gravidanza è uno stato piuttosto comune, soprattutto durante il secondo e il terzo trimestre, perché il feto ne richiede in grandi quantità; secondo gli esperti, l’apporto ideale di ferro durante la gestazione sarebbe di 30 mg, ma può accadere che l’organismo della mamma si trovi impoverito di questo minerale, soprattutto se soffriva di anemia anche prima della gravidanza o se segue una dieta poco bilanciata.

Comunque state tranquille: il problema può essere risolto seguendo un’alimentazione ricca di ferro, e all’occorrenza assumendo degli integratori a base di questo minerale, in caso di assenza di altre patologie, infatti, un calo dei livelli dell’emoglobina è assolutamente normale e non ha controindicazioni per il bambino, ma solo per la mamma che si sentirà un po’ più debole, stanca ed irritabile.

Il travaglio indotto può aumentare il rischio di cesareo

gravidanza e cesareo

Torno a parlare nuovamente di parto cesareo; secondo alcuni ricercatori della Scuola di Medicina presso l’Università di Rochester (Usa)

per 25 travagli indotti intorno alla 39ma settimana ci sono almeno due tagli cesarei che potrebbero essere evitati in attesa del parto naturale

E questo può portare anche a spiacevoli conseguenze come ad esempio: rischio maggiore di contrarre infezioni ma può aumentare anche la possibilità di ledere organi e causare emorragie o coaguli di sangue.

Aiutiamo i bambini terremotati di Haiti, sosteniamo l’Unicef

haiti-terremoto-raccolta-fondi-bambini-unicefDopo il gravissimo terremoto che ha colpito Haiti pochi giorni fa, in cui si contano oltre centomila morti e un numero enorme di dispersi, l’emergenza umanitaria è davvero grave, soprattutto per quanto riguarda i bambini, noi di Tuttomamma pensiamo che sia doveroso diffondere il comunicato dell’Unicef in merito a quanto è accaduto ad Haiti e soprattutto vi invitiamo ad aderire tutti alla raccolta fondi per sostenere i bambini haitiani.

I frutti di mare in gravidanza

frutti di mare gravidanza

Secondo uno studio condotto qualche anno fa dallo statunitense National Institutes of Health di Bethesda e dalla britannica Bristol University, i frutti di mare, grazie al loro elevato contenuto di acidi grassi omega 3, incidono positivamente sullo sviluppo intellettivo del nascituro; in altre parole, se la mamma mangia le cozze in gravidanza il bebè sarà più intelligente.

Peccato però che le condizioni in cui versano i nostri mari rendano questa affermazione, sulla cui fondatezza scientifica non vogliamo nutrire alcun dubbio, quantomeno azzardata: tutti i ginecologi raccomandano infatti alle donne in gravidanza di evitare accuratamente il consumo di cozze, vongole, fasolari, patelle, calamari, seppie e polpi, soprattutto crudi, e questo a prescindere dalle loro indiscutibili proprietà nutritive.

Il motivo di tale divieto ce lo spiega il dottor Ferdinando Carollo, medico ginecologo, intervistato di recente sul nostro blog “Dietaland”:

La crescita dei bambini: le tabelle dei percentili

tabelle-percentili-crescita-bambinioQualche giorno fa ti ho parlato delle curve di crescita relative al peso dei nostri piccoli, oggi invece voglio chiarire il concetto dei percentili. Quando portiamo in nostri bambini dal pediatra vengono pesati, gli viene misurata l’altezza ed anche la circonferenza cranica, ciò per monitorare il percorso di sviluppo e per verificare che non ci siano degli arresti nella crescita oppure che magari il piccolo tenda a prendere peso troppo facilemente. Una volta ottenute le misure spesso i pediatri fanno uso delle tabelle dei percentili, dei particolari grafici che raggruppano i valori percentuali relativi al peso, all’altezza e alla circonferenza cranica suddivi per età e sesso.

Il body scanner in aeroporto è pericoloso per le donne in gravidanza?

body scanner aeroporto e gravidanza

Negli ultimi giorni abbiamo sentito molto parlare di body scanner negli aeroporti, ovvero di quei macchinari che sarebbero in grado di scoprire se i passeggeri di un aereo portano con se oggetti o sostanze pericolose; entro aprile verranno installati dei body scanner anche negli aeroporti italiani, e più precisamente a Malpensa, a Fiumicino e a Venezia.

Oltre ai leciti imbarazzi legati al fatto di farsi vedere nudi e all’annullamento della privacy, le perplessità di tutti sull’utilizzo dei body scanner sono quelle legate alle ripercussioni che l’uso di questi macchinari potrebbe avere sulla salute di ci si sottopone allo scanner, e in particolare per le donne in stato di gravidanza. Secondo gli esperti, non si devono valutare i rischi legati alla quantità di emissioni di radiazione, bensì quelli legati alla loro accumulazione, in quanto quelle prodotte dai body scanner degli aeroporti si andranno ad aggiungere quelle dovute alle visite mediche e dentistiche, ai sistemi antitaccheggio dei negozi e a quelle dei telefonini.

Il sushi in gravidanza

sushi in gravidanza

Oggi vi parlo di sushi in gravidanza; spulciando un po’ nel web ho trovato diverse donne che chiedevano se si può continuare a mangiare sushi durante i 9 mesi di gestazione (potete leggere una domanda di questo genere andando a questo link).

Sarebbe opportuno evitare di mangiare pesce crudo o affumicato in gravidanza perché potrebbe esporvi al rischio di contrarre infezioni da parassiti (in modo particolare se le cozze e/o le ostriche dovessero provenire da acque contaminate) quindi almeno per un po’ dovrete dimenticarvi di sushi, surimi e sashimi.