Polmonite e broncopolmonite nei bambini

polmonite-bambiniBuongiorno mamme oggi vi parlerò della polmonite e broncopolmonite nei bambini, due patologie importanti che ovviamente a noi mamme provocano parecchia ansia. La polmonite consiste in un’infiammazione acuta del tessuto polmonare che può anche interessare i bronchi (broncopolmonite), in genere si manifesta successivamente a delle banali infezioni a carico delle alte vie respiratorie. Le cause di queste due malattie sono riconducibili principalmente ad infezioni virali ed in seconda battuta alle infezioni batteriche, i virus che sono i principali imputati della broncopolmonite sono  il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), l’adenovirus, il virus influenzale e quello parainfluenzale mentre per quanto riguarda i batteri i più frequenti sono il pneumococco, lo stafilococco, l’emofilo, la clamidia ed il micoplasma. Da ciò capiamo anche l’importanza delle vaccinazioni non obbligatorie per  il pneumococco.

Fibre in gravidanza: perché fanno bene

fibre in gravidanza

Le proprietà delle fibre in gravidanza sono molteplici: innanzi tutto aiutano a svuotare l’intestino in modo da lasciare lo spazio vuoto nell’addome per il bambino, e poi perché evitano la formazione di gas e alleviano il senso di gonfiore, ma non solo; gli alimenti ricchi di fibre sono anche buone fonti di vitamine e di minerali, che, oltre a scongiurare il pericolo di emorroidi e stitichezza, permettono un corretto sviluppo degli organi del bambino.

Tra gli alimenti ricchi di fibre sono da segnalare le mele, le pere, il pane e le fette biscottate integrali, il muesli, i legumi, i cereali e le verdure; per facilitare l’assorbimento delle fibre è necessario bere tanta acqua, vale a dire minino due litri al giorno.

Antidepressivi in gravidanza e (forse) problemi motori nei bambini

antidepressivi e gravidanza

Oggi vi parlo di antidepressivi e di uno studio danese che ha coinvolto ben 81000 bambini; dai risultati sembrerebbe che i piccoli, e in modo particolare i maschietti, nati da mamme che nel corso del secondo o terzo trimestre di gestazione hanno fatto ricorso a antidepressivi abbiano difficoltà più grandi sia nello stare seduti che nel camminare rispetto ai bambini nati da mamme che non hanno invece fatto uso di antidepressivi.

Tuttavia, come precisano i ricercatori

nonostante questi ritardi, il progresso rientrava ancora entro i limiti del “normale” sviluppo e non si sa se questa situazione sia temporanea o permanente

I piccoli in media riuscivano a stare seduti con 16 giorni di ritardo e a camminare con circa un mese di ritardo.

Bambini e dieta vegetariana

Child eating salad

Il numero di vegetariani in Italia e nei paesi occidentali è in costante aumento; sono in molti infatti a compiere questa scelta per motivi etici, ambientali, religiosi o di salute e sono in molti tra questi a chiedersi se la dieta vegetariana faccia anche al caso dei propri figli piccoli.

Per rispondere a questa domanda occorre anzitutto distinguere tra le diverse tipologie di dieta vegetariana e conoscere i tipi di alimenti esclusi da ciascuno di essi. Sotto il novero delle diete vegetariane vanno infatti la dieta latto-ovo-vegetariana, la dieta latto-vegetariana e la dieta vegana; mentre la prima esclude dall’alimentazione solo carni e pesci, la dieta latto-vegetariana vede l’esclusione anche delle uova e la dieta vegana di uova e latte e derivati.

Secondo gli esperti, ad esporre a maggiori rischi di carenze nutrizionali (soprattutto di ferro, calcio, vitamina D e vitamina B12) sarebbe la dieta vegana, seguita dalla dieta latto-vegetariana, mentre la forma meno estrema di dieta vegetariana risulterebbe, con i dovuti accorgimenti, la più completa dal punto di vista nutrizionale.

Le ricette per i piccoli inappetenti: carbonara leggera di zucchine

ricette-bambini-inappetentiCome sapete spesso parliamo dell’argomento cibo, una nota dolente per tutte le mamme come noi che si affannano ogni giorno alla ricerca del segreto per convincere i più piccoli a mangiare. Eccoci tornate per questo motivo all’appuntamento con le ricette per i bambini inappetenti, come abbiamo visto le volte precedenti, non è semplice trovare cose che contengano tutti i nutrienti e che possano essere appetibili per i nostri bambini, a volte basta poco per creare un  piatto creativo, gustoso e dal successo garantito. La ricetta di oggi si chiama Carbonara leggera di zucchine ed è adatta per i bambini che hanno già due anni.

Un nuovo test per sapere se si è fertili

egg-times per sapere se si è fertili

Direttamente dall’Australia ecco un nuovo test piuttosto rivoluzionario; si chiama Egg-timer e in maniera veloce permette di sapere se, come, quando e quanto si è fertili. Non dimentichiamo che sebbene la donna nasca con un numero di ovuli piuttosto elevato pari a circa 1-2 milioni

raggiungono la maturazione con scadenza mensile, fino alla menopausa

E se a 20 anni il numero si aggira sui 200 mila, pensate che e a 30 il numero si è ridotto fino ad arrivare a 100 mila. Ed a 40 anni il numero è di circa 2000.

Il reflusso gastrico in gravidanza

reflusso gastrico in gravidanzaLe donne in gravidanza sono maggiormente soggette all’insorgenza del cosiddetto reflusso gastrico o gastroesofageo; ovvero quello sgradevolo fastidio rappresentato da bruciore di stomaco e sensazione di risalita di cibo e succhi gastrici che fa la propria comparsa di solito nel corso del terzo trimestre di gravidanza, pur verificandosi con una certa frequenza già dalle prime settimane di gestazione. Questo accade fondamentalmente per due motivi: l’ingrossamento dell’utero e le modificazioni ormonali.

L’utero infatti ingrossandosi preme sullo stomaco e lo spinge verso l’alto causando il cattivo funzionamento della valvola situata tra stomaco ed esofago; come conseguenza di ciò parte del contenuto acido dello stomaco può raggiungere l’esofago dando la sensazione di bruciore. Ma anche l’aumentata secrezione del progesterone, ormone fondamentale per lo sviluppo dell’embrione può causare il passaggio di acidi nell’esofago, poichè ha come effetto il rilassamento della mucosa di cui la valvola succitata è costituita.

Il pisolino pomeridiano migliora le capacità cognitive dei bambini

sonno e capacità cognitive bambini

Secondo uno studio americano, il sonnellino pomeridiano aiuterebbe i bambini ad imparare meglio e a migliorare le loro capacità cognitive. La ricerca è stata presentata al congresso dell’American Association for the advancement of Science di San Diego, ed ha dimostrato, analizzando 48 bambini di 15 mesi, come il sonno è indispensabile ai fini dell’apprendimento.

L’importanza del sonno è ormai cosa nota, in quanto serve ad assolvere alle funzioni vitali necessarie alla crescita; non a caso un neonato può dormire fino a 15 ore giornaliere, che andranno calando entro il primo anno di vita, fino ad arrivare all’assestamento del ritmo del sonno. In ogni caso, il riposo pomeridiano ha la sua importanza a qualsiasi età; lo studio americano si è svolto facendo imparare ai bambini un nuovo linguaggio simile all’inglese; una parte di essi ha potuto far un sonnellino durante l’apprendimento, mentre l’altra parte ha continuato a giocare per tutto il tempo.

I bambini sono obesi e i genitori non se ne accorgono

bambini obesi i genitori non se ne accorgonoL’obesità infantile è in aumento e la maggior parte dei genitori (ovviamente non tutti) sembra non accorgersene. Questo è il preoccupante quadro emerso da una ricerca olandese condotta su oltre 800 genitori e 439 bambini fra i 4 e i 5 anni.

Ai genitori sono stati chiesti il peso e l’altezza dei figli, sono stati misurati loro stessi e poi grazie ad alcune domande si è cercato di capire come loro vedessero i propri figli. E queste sono state le parole di Pieter Sauer, il pediatra che ha coordinato la ricerca

i genitori giudicano correttamente il proprio peso, sanno di essere sovrappeso od obesi. Quando però viene chiesto loro di indicare la sagoma che più si avvicina al figlio fra 7 diverse possibili, tutti i genitori dei bimbi normopeso scelgono una figura più magra. Purtroppo succede anche ai papà e alle mamme dei bimbi con problemi di peso: il 75 per cento dei genitori pensa che i bimbi in sovrappeso siano in realtà normopeso e li “riducono” di almeno una taglia. Un genitore di bambini obesi su due non riconosce il problema del figlio e lo vede come se fosse di almeno tre taglie più magro

Viaggiare in aereo con i bambini

viaggio-bambino-aereoQuando tu e tuo marito eravate soli eravate abituati a prendere e partire da un momento all’altro? Sentite la nostalgia di quella meravigliosa sensazione che solo la visita di un paese sconosciuto vi sa dare? Volete fare un viaggio in aereo con i vostri bambini ma avete mille domande nella testa? Vediamo di risolvere tutti i vostri dubbi. Partiamo con la prima regola di base, quando si acquista un biglietto aereo per i bambini viene subito chiesta l‘età del piccolo, un dato fondamentale visto che se lui ha meno di 24 mesi rientra nella categoria degli infant, non necessita di posto a sedere e dunque viaggia praticamente gratis. In caso contrario, cioè dai due anni in poi, il bambino diventa child e  purtroppo si ritrova a pagare quasi l’intero prezzo del biglietto, avendo bisogno di un suo posto a sedere. Raramente alcune compagnie aeree effettuano degli sconti per i child.

I corsi di preparazione al parto, la presenza del padre è importante

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Oggi più che mai l’attesa di un figlio si configura per molte donne come una delle fasi di vita più delicate, non solo dal punto di vista fisico, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista psicologico; la gravidanza e, quindi, la nascita, impongono infatti un ripensamento radicale degli equilibri pre-esistenti tanto nella donna, quanto nella coppia e/o nella famiglia già costituita laddove ci siano altri figli.

Inoltre, come accennavo qualche giorno fa, oggi le future madri non si “limitano” più come un tempo a chiedersi se il proprio figlio sarà sano, confidando per questo nel buon Dio o nella sorte, ma già dal primo istante in cui apprendono di essere in gravidanza si sentono sovraccariche di ansie, paure, aspettative e responsabilità che le loro madri probabilmente non sentivano; almeno non negli stessi termini.

Già a sei mesi i bambini capiscono se vengono presi in giro

neonati e scherzi

A sei mesi i neonati riescono ad accorgersi se vengono presi in giro e si arrabbiano se se ne rendono conto; a sostenerlo è una ricerca condotta dall’università di York e pubblicato sulla rivista scientifica Infancy. Una ricerca precedente sosteneva che fino ai nove mesi i bambini non sono in grado di distinguere se una cosa si può fare oppure no, ma il nuovo studio inglese contraddice questa teoria.

I ricercatori dell’università di York hanno studiato 40 neonati di sei mesi di vita sottoponendoli a un test davvero singolare: nella metà dei casi l’adulto poteva dare loro un giocattolo ma non lo faceva deliberatamente, nella l’altra metà non era in grado chiaramente di farlo. Nel primo caso i bambini capivano la presa in giro e si dimostravano infastiditi e arrabbiati, mentre nel secondo, i neonati comprendevano la buona fede degli adulti e rimanevano tranquilli.

Il bilinguismo si sviluppa già durante la gestazione

bilinguismo sviluppo in gestazione

Abbiamo già parlato del bilinguismo; torniamo a farlo perché secondo i risultati di uno studio condotto dai ricercatori della università di British Columbia e della Organizzazione francese per lo sviluppo e la cooperazione economica il bilinguismo si svilupperebbe già nel corso dei nove mesi gestazione se il feto viene esposto al doppio linguaggio parlato delle madri.

Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno esaminato due gruppi di donne, che parlavano rispettivamente solo inglese o inglese e filippino mentre erano incinte, e sui loro neonati.

gli studiosi hanno condotto test sui bambini analizzando l’ intensità del riflesso del succhiare, che aumenta quando i piccoli vengono sottoposti ad uno stimolo e, nel caso dei linguaggi, quando i neonati ascoltano una lingua che comprendono rispetto ad una che non capiscono

Piccola guida alla cottura dei cibi per i bambini

cottura-cibi-bambiniBuona domenica mamme, oggi ho pensato di parlare con voi dei vari tipi di cottura dei cibi quando prepariamo da mangiare ai nostri bambini. Cercheremo di capire quali sono i tipi migliori, quali vanno evitati e soprattutto se c’è un età particolare in cui iniziare a cuocere le pietanze in determinati modi. La cottura ci serve non solo a rendere più appetibile la pappa ma anche ad eliminare eventuali agenti infettivi presenti nel cibo che si eliminano con le alte temperature. Inoltre a seconda dei tipi di cottura, potremo esaltare le caratteristiche organolettiche (sapore, aroma, consistenza) dei cibi e migliorarne la digeribilità.

All’inizio dello svezzamento, il metodo migliore è sicuramente la cottura a vapore, in questo modo possiamo eliminare i grassi conservando integralmente le proteine, le vitamine e tutto ciò che c’è di positivo nei cibi. La cottira a vapore si può eseguire con una pentola speciale dotata di cestello oppure mettendo il pesce, la carne o leverdure tra due piatti messi sopra ad una pentola con acqua in ebollizione. Se poi volete farlo in modo più semplice potete acquistare il Cuocipappa Sanovapore della Chicco di cui abbiamo già parlato.