Il ciuccio, o succhiotto o tettarella che dir si voglia, è un oggetto caro non solo ai bambini, ma anche alle mamme; spesso infatti questo magico oggettino sembra l’unico modo per arrestare il pianto inconsolabile dei piccoli e dare un attimo di sollievo alla mamma. Tanto più che, a differenza di quanto accadeva non molto tempo fa, i pediatri oggi lo hanno “sdoganato”, ritenendo che, nei primi anni di vita, sono molti i benefici, sul piano psichico, che possono derivare al piccolo dall’abitudine del ciuccio: questo infatti lo rilassa e gli permette di autoconsolarsi quando ne ha bisogno.
Alcuni bambini smettono di cercare il ciuccio spontaneamente (mio figlio già a sei mesi non lo chiedeva più), altri invece faticano a separarsene, nonostante tutto l’impegno di mamma e papà. Tuttavia, trascorsi i due anni è opportuno che i piccoli lascino questa abitudine, pena l’insorgenza di problemi relativi all’arcata dentaria che rischiano di compromettere lo sviluppo dei denti.