Bambini, l’importanza di giocare con i coetanei

bambini giocano

Non è mai troppo presto per insegnare ai nostri figli ad apprezzare la compagnia dei coetanei; questo anche se vi sembra che al piccolo non importi poi più di tanto della presenza di altri bambini e continua a giocare solo anche se si trova in gruppo. Questi momenti di socializzazione sono molto importanti sia perchè incidono positivamente sullo sviluppo psichico del bambino, sia perchè permettono anche alle mamme di godere di momenti di scambio e confronto con altri genitori, il che è di  fondamentale importanza soprattutto per coloro che sono alla loro prima maternità e si dedicano a tempo pieno alla cura del piccolo.

Le occasioni per stare insieme ad altri bambini sono, a pensarci bene, davvero tante; a parte l’asilo nido, che però non tutti i bambini frequentano, e la scuola d’infanzia, esistono infatti micronidi, ludoteche e spazi gioco privati che mamme e bambini possono frequentare anche saltuariamente. Se poi avete l’abitudine di portare vostro figlio a passeggiare al parco o vicino al mare avrete senz’altro notato come è facile fare piacevoli incontri in queste circostanze; è facilissimo infatti che i bambini si avvicinino gli uni agli altri (magari perchè attratti dai rispettivi giochi) e si finisca a fare due chiacchere con  i loro genitori.

Come tornare in forma dopo il parto

tornare in forma dopo parto

Una delle preoccupazioni delle neo mamme è quella di non riuscire a riacquistare la forma fisica  che avevano prima della gravidanza, e in particolare di non smaltire i chili acquistati durante i nove mesi della gestazione. In realtà, riacquistare la silhouette pre-gravidanza non è impossibile; la prima cosa da fare dopo il parto è eseguire qualche esercizio di ginnastica post-natale dolce, e seguire un’alimentazione equilibrata, senza scoraggiarsi se i risultati non saranno immediati.

Per quanto riguarda le diete, evitate quelle lampo che promettono miracoli, o quelle fai da te, anche perché, nella maggioranza dei casi l’obiettivo non è dimagrire, ma tornare come si era prima del parto. La cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio medico che sarà in grado di indicarvi il regime alimentare più adatto per ritrovare la forma fisica senza compromettere la salute.

Bimbinfiera, il 27 e 28 marzo alla Nuova Fiera di Roma

Bimbinfiera-ingresso-webCare mamme oggi vi parlo di Bimbinfiera, un evento davvero imperdibile per le mamme in attesa ma anche per quelle che hanno già dei bambini, una manifestazione dove poter conoscere tutte le ultime novità sui carrozzine, passeggini, lettini, seggioloni, pannolini, prodotti per l’igiene e tutto ciò che ruota intorno alla cura e la gestione dei nostri bambini.

Nel 2010 Bimbinfiera farà tre tappe, la prima quella di cui vi parlerò oggi si svolgerà alla Nuova Fiera di Roma il 27 e 28 marzo per poi spostarsi a il 9 e 10 ottobre 2010 al Parco Esposizioni Novegro di Milano e il 27 e 28 novembre 2010 alla Fiera del Levante di Bari.

Casting Brums: cercasi volti per campagna invernale

Casting Brums

Brums ha lanciato un casting un po’ particolare; è alla ricerca di una mamma e di un bambino che faranno da testimonial per la campagna pubblicitaria Brums A/I 2010.

Partecipare è molto semplice. Le mamme che desiderano prendere parte al casting/concorso non dovranno fare altro che inviare una foto che le ritragga insieme al loro bambino (o bambini); le foto verranno poi messe in rete (dopo essere state visionate dalla società promotrice), inserite nell’apposita sezione e votate dai lettori del sito.

Cocoonababy, la rivoluzione per far dormire i neonati

cocoonababy_whiteCare mamme oggi voglio presentarvi un prodotto che anche una mamma navigata come me ancora non conosceva, domenica sono andata a trovare una coppia di miei cari amici che hanno avuto un bambino, sono entrata nella stanza dove era il cucciolo e nella culla c’era uno strano materassino che all’apparenza sembrava un riduttore, da brava investigatrice delle novità mi sono subito informata e mi è stato detto che in realtà questo strano oggetto si chiama Cocoonababy ed è come un nido dove far riposare i neonati fino a 4 mesi.

Mi sono subito messa su internet ed ho capito meglio di cosa si trattasse, Cocoonababy nasce dall’idea di dare al neonato un luogo dove dormire che ricordi in tutto e per tutto l’utero materno, sia per la mordibezza sia per la possibilità di ritrovare le posizioni e i movimenti prenatali. Questo prodotto nasce dall’esperienza del reparto neonatale del Nord Hôpital a Marsiglia, in Francia, dove sono stati osservati i bambini prematuri e le loro esigenze, dove si è capito che i classici lettini creavano solo problemi, non erano confortevoli e potevano creare disturbi a livello motorio. La chiave del successo del nido Cocoonababy è proprio nel fornire la giusta postura al neonato dandogli il tempo di adattarsi comodamente al nuovo ambiente e di sviluppare la motricità e allo stesso tempo limitando l’insorgere di problemi che possono disturbare i bambini nei loro primi mesi di vita.

Giochi per bambini da tre a sei anni

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Nella fascia di età che va all’incirca dai tre ai sei anni il bambino comincia a “giocare con molto impegno” e sperimenta, se già non lo ha fatto al nido, i primi giochi con i coetanei alla scuola d’infanzia o al parco. A partire dai tre anni, ma anche un po’ prima, ovviamente questo varia da bambino a bambino, è possibile dare al piccolo giochi come i mattoncini per la costruzioni, i puzzle, i soldatini, le marionette, i libri da colorare e la plastilina, ma anche cominciare a proporgli alcune attività da svolgere soli o insieme a voi in casa.

Dar loro qualcosa da fare servirà ad intrattenerli piacevolmente quando fuori è brutto e non si può uscire, magari mentre voi siete impegnate a svolgere qualche faccenda come cucinare o stirare o semplicemente avete voglia di leggervi un bel libro. Naturalmente, avrete cura di indirizzare il piccolo verso i giochi e i passatempi più adatti alla sua età. Vediamo adesso cosa può inventarsi una mamma per far felice il suo piccolo:

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha aperto nuovi ambulatori

nuovi ambulatori bambino gesù

Buone notizie per gli utenti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: venerdì scorso sono state inaugurate le nuove sale destinate agli ambulatori specialistici nella sede di San Paolo, ovvero in viale Ferdinando Baldelli; alla cerimonia di apertura erano presenti il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’Arciprete della Basilica di San Paolo Fuori le Mura, Francesco Monterisi e presidente del Bambino Gesù Giuseppe Profiti.

I nuovi locali ospitano diverse attività specialistiche pediatriche, tra le quali chirurgia neonatale, neurologia infantile, oculistica, psicologia e neuropsichiatria infantile, e un presidio stabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico.  A proposito delle attività proposte nei nuovi locali, il sindaco Alemanno ha detto:

Il nostro dovere è fare in modo che le eccellenze del Bambino Gesù possano espandersi nella città. Questo poliambulatorio è una grandissima opportunità perché è facilmente accessibile.

Associazione La Cicogna: un sostegno per i neo genitori

associazione la cicogna

L’arrivo di un bambino è una gioia ma può anche essere fonte di preoccupazioni soprattutto se è il primo figlio; dubbi, ansie cominceranno ad assalire i neo genitori. Cosa fare? Il web ed anche questo blog (qui la pagina Face Book di Tutto Mamma) sono dei punti “di riferimento” in cui le mamme ed i papà possono parlare, condividere esperienze e fare anche domande.

Voglio però segnalarvi anche le interessanti iniziative dell’Associazione La Cicogna di Torino che propone incontri con i neo genitori proprio per cercare di dialogare e confrontarsi.

Quando la carrozzina diventa arte, Petit Nid di Inglesina

carrozzina inglesina le petit nidSiete indecise sulla carrozzina da comprare per il vostro cucciolo in arrivo? Trio, duo, sistema modulare, trasformabile, reversibile, vi siete perse nella giungla della scelta? Oggi voglio parlarvi di una carrozzina che è soprattutto un’opera d’arte, non potrà essere mai la vostra scelta ma vale la pena vederla perché è davvero romantica e fa venire voglia di sognare. Si chiama Petit Nid ed è la nuova nata in casa Inglesina, a vederla sembra una soffice nuvoletta con le ruote e fa pensare alle imminenti atmosfere pasquali. Come si legge dal comunicato stampa di Inglesina, Petit Nid è

Un morbido guscio formato da batuffoli di cotone colorato intrecciati a mano in delicate tonalità pastello, per dare al bebè tutto il calore e la tenerezza di cui ha bisogno. Le Petit Nid è un esemplare unico, una rielaborazione creativa a cura dell’artista vicentina Elvezia Allari, nell’ambito del progetto “Inglesina d’Autore”, nato per celebrare il particolare legame con l’arte e con il design che da sempre caratterizza Inglesina.

Il progetto Smart Inclusion attivo anche all’Ospedale Meyer di Firenze

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Qualche tempo fa vi avevamo parlato dell’inaugurazione presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma di Smart Inclusion, il progetto dedicato ai bambini che si trovano nel reparto di oncoematologia pediatrica e che quindi sono costretti a lunghe degenze, spesso solitarie, in quanto lontani dai loro coetanei e dal loro mondo. Smart Inclusion permette, tramite i contenuti interattivi, di partecipare alle lezioni oppure di passare del tempo grazie ai contenuti proposti.

Finalmente, il servizio Smart Inclusion è stato istallato anche all’Ospedale Meyer di Firenze, presso l’Unità di Oncoematologia Pediatrica, dov’è stato inaugurato dal Ministro Renato Brunetta. Smart Inclusion, basato su una piattaforma realizzata da Telecom Italia, integra servizi di didattica, a programmi di intrattenimento e alla gestione dei dati clinici. Il servizio Smart Inclusion ha la doppia funzione di offrire una finestra sul mondo esterno ai piccoli degenti e di aiutare il personale sanitario nei processi di cura.

Il feto riesce a sentire le stesse emozioni della mamma che guarda un film

feto-emozioniChe i feti siano particolarmente reattivi ai suoni e ai rumori non risulta essere una novità, ne abbiamo parlato diverse volte scoprendo che i piccoli riescono a sentire la musica e sopprattutto possono essere infastiditi da suoni troppo alti, ma che potessero  in qualche modo provare le stesse emozioni della mamma quando lei guarda un film è una notizia alquanto nuova. Da una ricerca giapponese eseguita su donne in gravidanza si evince appunto che lo stato psicoemotivo delle mamme mentre sono intente ha guardare una pellicola cinematografica influenza il bambino che risponde a questa onda emotiva agitandosi oppure calmandosi a seconda del tipo di film.

Lo studio condotto da Kazuyuki Shinorhara dell’Università di Nagasaki si è svolto facendo vedere alle mamme in attesa degli spezzoni di film allegri oppure particolarmente tristi, le pellicole in questione erano Tutti insieme appassionatamente e Il campione di Zeffirelli, i risultati sono stati netti i piccoli infatti davanti al film con Julie Andrews sembravano ballare muovendo insieme le braccia e le gambe mentre davanti alla scena in cui un ragazzo piange accoratamente per la morte del padre arrestavano improvvisamente i movimenti e restavano quasi fermi.

Uno strano virus che si trasmette dai genitori ai figli

virus che si trasmette dai genitori ai figli

A quanto sembra esiste un virus nascosto nei cromosomi dei genitori ma che può essere trasmesso ai figli; virus che nel corso del tempo può attivarsi e causare malattie gravi come il cancro o la sclerosi multipla. Il virus in questione si chiama herpesvirus-6 (HHV-6): si  tratta di un virus noto ai pediatri dato che causa la sesta malattia (che si manifesta con febbre ed eruzioni cutanee su tutto il corpo).

Il disturbo solitamente regredisce da solo ma l’herpesvirus-6 può restare presente nel DNA delle cellule del corpo e quindi manifestarsi in età adulta. Diversi studi hanno quindi collegato la presenza di questo virus a malattie quali la sclerosi multipla, l’encefalite, la polmonite ed alcune forme di cancro.

Bambini aggressivi, cosa fare?

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Un bambino aggressivo può destare molta preoccupazione nei genitori; tuttavia sappiate che capita a quasi tutti, soprattutto dopo l’inserimento a scuola, di mettere in atto ogni tanto comportamenti come spintonare, mordere o colpire i propri compagni di gioco. Questo comportamento, del tutto normale, non ci deve assolutamente far pensare che nostro figlio è un “cattivo bambino” e che da grande sarà un adulto aggressivo.

Premesso questo, rimane comunque di fondamentale importanza far comprendere ai nostri figli che questo tipo di comportamento non è tollerato e che non devono mai metterlo in atto. Non ci dovrebbe voler molto a capire che per raggiungere questo scopo un genitore non deve mai mostrarsi a propria volta aggressivo nè verbalmente (ad esempio urlando) nè fisicamente (ad esempio afferrando il piccolo con forza); non solo non saremmo un buon esempio ma ci tocca anche ammettere che se vogliano punire nostro figlio perchè ha schiaffeggiato qualcuno sarebbe stupido dargli uno schiaffo a nostra volta.