Inaugurato il primo Clinical Trial Center all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

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È stato inaugurato ieri presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il primo Clinical Trial Center in una struttura sanitaria italiana. Il centro nasce per la sperimentazione delle terapie farmacologiche in età pediatrica e, quindi, per osservare gli effetti delle nuove cure sui bambini.

Nel Clinical Trial Center c’è già la possibilità di usufruire dell’attività ambulatoriale, del servizio di day hospital e di ricovero ordinario, grazie al team medico ed infermieristico ad alta specializzazione.

Endometriosi, aiutiamo la ricerca su questa malattia subdola

200214484-001In questi giorni, precisamente da lunedi’ 5 a domenica 11 aprile 2010 sara’ promossa, attraverso le principali trasmissioni Rai, la Campagna Nazionale della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus realizzata con il sostegno del Segretariato Sociale Rai. Questa iniziativa è stata creata per sensibilizzare e dare maggiori informazioni rispetto questa malattia che spesso non viene diagnosticata e che colpisce le donne sin dal loro primo ciclo mestruale, si calcola che in Italia ci siano 3 milioni di casi, 14 milioni in Europa e 150 nel mondo.

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L’igiene intima in gravidanza e dopo il parto

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Per una donna l’igiene intima è sempre molto importante e deve essere curata attentamente, a maggior ragione durante la gravidanza e nel periodo successivo al parto. Gli sbalzi ormonali che si hanno durante la gravidanza possono comportare uno squilibrio della flora batterica; in gravidanza, infatti, il livello di estrogeni che regolano la presenza dei batteri aumenta, e ciò comporta una diminuzione del grado di acidità vaginale.

Inoltre, lo stress dovuto ai cambiamenti in atto può esporre la donna ad una maggiore possibilità di contrarre infezioni vaginali, in virtù del fatto che la flora batterica è alterata e i microrganismi non riescono più a difendere dalle infezioni; proprio per questo, ad esempio, il virus della candida attacca maggiormente le donne in gravidanza, come del resto le vaginosi batteriche.

Le vaginosi sono più difficili da riconoscere rispetto alle vaginiti, perché non sono accompagnate dai sintomi tipici dell’infiammazione, come prurito o bruciore; in tutti e due i casi, però, si manifestano delle perdite che costituiscono un segnale chiaro da non sottovalutare.

Aiutiamo Mohamed, serve un donatore (preferibilmente) tunisino di midollo osseo

mohamedOggi mamme ho bisogno della vostra attenzione, ho bisogno che diffondiate questa notizia perché è davvero importante trovare qualcuno che possa aiutare il piccolo Mohamed. Mohamed è un bimbo di 5 anni che da tre anni è in cura al policlinico San Matteo di Pavia per una malattia rara e mortale, il piccolo infatti soffre di una malattia genetica nota come porpora amegacariocitica congenita, che impedisce al suo midollo osseo di produrre le cellule del sistema immunitario. L’unica cura possibile è sottopore Mohamed ad un trapianto di midollo osseo ma in tre anni non è ancora stato trovato un donatore compatibile, neppure i genitori sono compatibili al 100%. Purtroppo la sofferenza in questa famiglia è di casa visto che poco tempo fa la stessa malattia ha portato via la sorellina del piccolo.

Puerperio, viviamolo al meglio

puerperio cosa fare

Con il termine puerperio si indica il periodo che segue il parto. In questo periodo, di circa quaranta giorni, il corpo della donna subisce alcuni cambiamenti che lo riconducono all’assetto precedente alla gravidanza e riguardano dimensioni dell’utero, metabolismo e ormoni. E’ un periodo molto particolare sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psichico perchè la neo-mamma deve anche confrontarsi con il suo nuovo ruolo e con i nuovi impegni e responsabilità che questo comporta.

Esattamente come accade per l’allattamento, anche sul puerperio si sente dire un po’ di tutto e molte mamme già “navigate” si dilettano a dispensare consigli su cosa e meglio fare o no per tornare in forma piuttosto su quali attività siano vietate o consentite alla mamma. Per esempio, vi potrebbe capitare di sentirvi dire che è meglio non fare il bagno o non avere rapporti sessuali per almeno un mese dopo la nascita del piccolo. Sarà vero? Per rispondere a queste e ad altre domande vediamo di conoscere meglio il puerperio e capire come comportarci per viverlo e superarlo al meglio.

Prematuri, a Milano la pioniera della neonatologia italiana

prematuri-macedonio-melloniEccoci di nuovo a parlare di prematuri, leggendo questa notizia sul Corriere.it devo confessare di essermi commossa, perché questa notizia parla di amore per la medicina, di dedizione per il lavoro ma soprattutto amore per i neonati e per i loro genitori. Ho potuto conoscere tramite questo articolo una donna che è stata la pioniera della cura dei neonati prematuri in Italia e che è diventata una scienziata di fama mondiale, si chiama Iolanda Minoli ed ha creato e diretto dal 1960 l’Unità di terapia intensiva per nati prematuri della Macedonio Melloni, centro di riferimento internazionale della neonatologia perinatale di Milano, una donna che pur non avendo avuto figli suoi ha visto nascere circa 30 mila piccoli che ha accudito amorevolmente assieme alla sua equipe.

Kiwi omnicup, la ventosa soft

nuova ventosa ostetrica

In Italia si fa uso della ventosa ostetrica solo in una percentuale piuttosto irrisoria di casi (il 5-10%) quando cioè il parto naturale non potrebbe concludersi felicemente senza l’intervento del medico; tuttavia, è possibile farvi ricorso solo quando sono presenti le seguenti condizioni: la testa del bambino abbia già attraversato la gran parte del canale del parto, la grandezza della testa del piccolo gli permette di passare attraverso il bacino materno, la dilatazione è completa e le membrane sono rotte.

Mentre fino a una decina di anni fa però veniva utilizzata una ventosa metallica del diametro di circa 5-7 centimetri che richiedeva un tempo variabile da 10 a 20 minuti per adattarsi alla testa del bambino (tardando ulteriormente il momento del parto), oggi questo modello è stato progressivamente sostituito con una ventosa più moderna, la kiwiomnicup appunto, che essendo realizzata in plastica aderisce immediatamente al cuoio capelluto del bambino abbreviando sensibilmente i tempi.

Un test per scoprire la melamina nel latte

test scopre melaminaSicuramente ricorderete lo scandalo del latte alla melamina che nel 2008 ha portato anche alla morte di alcuni bambini, soprattutto in Cina. Ora fortunatamente l’ingegnere Na Li e colleghi dell’Università di Miami (Usa) hanno creato un test efficace, economico e veloce proprio per rilevare l’eventuale presenza di questa sostanza nel latte.

In pratica vengono usate alcune nanoparticelle d’oro e un test a precipitazioni e due colori; la rilevazione della presenza o meno di melamina avviene in meno di 15 minuti.

Il dottor Li ha spiegato che

Gli attuali metodi di rilevazione della melamina nel latte sono costosi e richiedono tempo. Il nostro lavoro rappresenta un passo significativo verso la rapida individuazione della melamina, e risolve un problema globale importante

Abbigliamento per neonati: la collezione Milk Collection di Prénatal

Milk Collection Prénatal

Dopo esserci occupati degli abiti ispirati al film Alice in Wonderland, eccoci di nuovo a presentarvi una collezione del brand Prénatal, questa volta dedicata ai neonati fino ai 12 mesi. La collezione si chiama Milk Collection perché è realizzata con la fibra del latte, un filato che rende i capi morbidi e leggeri, e quindi comodissimi per i vostri bambini.

La fibra del latte è il tessuto ideale per la pelle dei neonati perché è delicata, idratante, anallergica e antibatterica; inoltre è un filato completamente ecologico, in quanto derivante dalla caseina.

L’importanza della vitamina D per i bambini

vitamina D e bambini

La funzione principale della vitamina D è quella di favorire la mineralizzazione delle ossa e per questo la sua presenza è importante fin da quando il piccolo si trova nel pancione della mamma; è indispensabile nella fase della crescita, ovvero quando il bambino sviluppa la sua struttura ossea: infatti una carenza di vitamina D può portare al rachitismo, una malattia che comporta l’arresto della crescita e la deformazione delle ossa.

Molti pediatri consigliano un’integrazione di vitamina D in virtù del fatto che il latte materno ne sarebbe povero, mancanza che invece non c’è nel latte artificiale, già integrato di questo prezioso componente. È vero anche, però, che se la mamma che allatta segue un’adeguata dieta a base di latte, uova, formaggi, burro e pesci grassi, e uno stile di vita che comprende una normale esposizione al sole, non è necessario assumere integratori.

Parto dolce nelle case maternità

case maternità in Italia

Le Case Maternità sono nate negli Stati Uniti negli anni Settanta, ma sono ancora poco diffuse in Italia. Si tratta di vere e proprie abitazioni gestite da ostetriche e dotate di tutti i comfort per l’accoglienza delle future mamme che proprio in questo tipo di struttura, alternativa a clinica e ospedale, decidono di mettere al mondo il proprio cucciolo.

In altre parole, è come partorire in casa con l’aiuto di un’ostetrica, proprio come si faceva una volta, ma con una marcia in più: i tempi e gli spazi sono infatti organizzati non solo in funzione del fisiologico andamento del parto perchè questo momento fondamentale possa essere vissuto dalla donna, e dalla coppia, con serenità e consapevolezza e senza alcun tipo di stress ma anche con la certezza di essere seguite per tutto l’arco della gravidanza da personale specializzato.

Dopo il parto il sonno peggiora e può portare alla depressione

parto qualità del sonno peggiora e possibile depressioneE’abbastanza risaputo che dopo il parto riuscire a dormire tranquillamente sia un qualcosa di veramente difficile. Non è solo la quantità del sonno che si modifica ma anche la qualità e tutto questo può portare anche alla terribile depressione post parto.

La gravidanza è un momento unico, magnifico ma come sostiene uno studio dei ricercatori dell’Università di Melbourne a Victoria è anche molto stressante. I ricercatori che hanno esaminato alcune donne sono giunti alla conclusione che

dopo il parto il tempo soggettivo e oggettivo di sonno notturno è significativamente peggiorato, con una conseguente riduzione del tempo totale e della qualità del sonno stesso

quello che, secondo i ricercatori, era maggiormente predittivo di eventuali disturbi dell’umore è la percezione soggettiva durante la giornata dei problemi correlati ai disturbi del sonno

il tempo totale soggettivo di sonno notturno nelle donne esaminate era sceso da 437 minuti a 348 minuti e la qualità soggettiva del sonno è scesa dal 79% al 66%

Il cervello dei bimbi è unisex, siamo noi che lo coloriamo di rosa o celeste

maschio o femminaAbbiamo appena saputo di aspettare un bambino e già nella nostra mente ci chiediamo se sarà maschio oppure femmina, poi passano le settimane e ci finalmente ci rivelano il sesso e noi iniziamo a fantasticare, cosa farà da grande, che studi affronterà, sogniamo di segnarlo a calcio se è un maschio oppure a danza se è una bambina. Si avvicina il parto e già abbiamo comprato il corredino in tinta e decorato la cameretta a seconda del sesso, magari con Hello Kitty o Topolino. Noi tutti pensiamo che il cervello dei nostri bambini, sia già orientato verso certi comportamenti tipici dell’essere maschio o femmina ed invece da molte ricerche emerge che invece il cervello è inizialmente neutro e siamo noi genitori che lo coloriamo a seconda del sesso, cioè li stimoliamo ad assumere certi comportamenti stereotipati come ad esempio farli giocare o con le macchinette oppure con le bambole.

Travaglio e parto, raccomandazioni OMS

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Nel 1985 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stilato un documento dal titolo Tecnologia appropriata per la nascita nel quale sono contenute una serie di fondamentali indicazioni cui dovrebbero fare riferimento tutti gli operatori sanitari che ogni giorno aiutano le mamme a mettere al mondo i propri piccoli.

Si tratta di un documento di fondamentale importanza del quale tutte le donne dovrebbero essere a conoscenza poichè  basato sul principio che ciascuna di noi ha diritto a un’adeguata assistenza prenatale e che di tale esperienza della nostra vita dobbiamo essere protagoniste attive e partecipi.

Vediamolo:

  • Per il benessere psicologico della donna deve essere assicurata la presenza di una persona, che può essere scelta da lei, e poter ricevere tutte le visite nel periodo post-natale;
  • Ad una donna che partorisce in una struttura deve essere garantito il rispetto dei suoi valori e della cultura;
  • Il travaglio può essere indotto solo in specifici casi, ossia riservati a determinate indicazioni mediche e non deve superare il tasso del 10% in nessuna regione geografica;
  • Non c’è nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia richiesto un ulteriore cesareo per la gravidanza successiva. Parti vaginali, dopo cesareo, dovrebbero venire incoraggiati;
  • Non c’è nessuna indicazione per la rasatura del pube e per il clistere prima del parto;
  • La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica e, se richiesto, si raccomanda solo in uno stadio avanzato del travaglio;