L’Italia è il Paese più sicuro in cui partorire

parto

Secondo una classifica mondiale pubblicata sulla rivista The Lancet negli ultimi trent’anni le morti durante il parto sarebbero scese del 34%, una percentuale importante soprattutto se si considera che, tradotta in cifre si parla di 183.400 casi in meno.

Lo studio, condotto dall’Università di Washington, ha senz’altro reso nota una notizia positiva, alla quale se ne aggiunge un’altra: l’Italia è il posto più sicuro in cui partorire; le cifre parlano chiaro: il Bel Paese, con una media di 3,9 decessi ogni 100 mila nati vivi, è il primo della classifica dei paesi con la minore mortalità. Nella classifica seguono la Svezia, il Lusseburgo e l’Australia, mentre l’Afghanistan è il fanalino di coda.

L’indagine è stata svolta nell’ambito del Millennium Development Goal dall’Institute for Health Metrics and Evaluation diretto dal dottor Christopher Murray su un campione di 181 Paesi, avvalendosi di un data base relativo alla mortalità materna, dei registri anagrafici e dei censimenti popolari.

Chirurgia bariatrica: un aiuto (forse) per prevenire i disturbi ipertensivi

chirurgia bariatrica per prevenire i disturbi ipertensivi in gravidanzaSono molte le donne in gravidanza che soffrono di alcuni disturbi ipertensivi come l’eclampsia, la pre-eclampsia e l’ipertensione gestazionale e secondo i risultati di un nuovo studio condotto dai ricercatori della Scuola di Medicina presso la John Hopkins University di Baltimora, Maryland (Usa) si possono prevenire queste complicanze ricorrendo alla chirurgia bariatrica.

Questo tipo di chirurgia viene chiamata anche chirurgia dell’obesità ed è nata nel 1950 grazie a Kremen e Linner

autori del primo bypass digiuno-ileale eseguito quattro anni dopo

Lo yoga per i bambini

yoga bambini

Si fa un gran parlare di bambini stressati, stanchi e annoiati, sottoposti a ritmi di vita frenetici e pieni di cose da fare; per ritrovare l’equilibrio e la serenità frutto di uno stile di vita poco adatto a un bambino, può essere utile praticare lo yoga.

Non bisogna pensare che lo yoga sia utile solo per gli adulti, basti pensare che nel 2007  il Ministero della Pubblica Istruzione ha firmato insieme alla Confederazione nazionale yoga un protocollo nel quale vengono dichiarati i benefici dello yoga per i bambini e la volontà di inserirlo come insegnamento nelle classi.

Lo yoga per bambini è utile perché aiuta a liberare le energie represse, a sbloccare la timidezza, a superare le paure e a rilassarsi; ovviamente la lezione è pensata per i più piccoli e quindi è sviluppata in un’atmosfera di gioco, dove sono previsti anche momenti di canto, di disegno e di lettura di fiabe.

Stress in gravidanza forse benefico

stress in gravidanza forse beneficoCare mamme preparatevi a stupirvi. Perché? A quanto pare lo stress in gravidanza non sarebbe dannoso per il feto anzi pare abbia pure degli effetti benefici anche sul cervello in via di sviluppo del nascituro! Ovviamente lo stress deve essere moderato. (l’opposto di quanto descritto in questo articolo)

Insomma questo è quanto sostenuto dalla dottoressa Janet Di Pietro dell’Università John Hopkins di Baltimora (Usa) e per sostenere questa tesi ha esaminato 112 donne statunitensi in gravidanza, sane. Le partecipanti sono state controllate durante il terzo trimestre di gravidanza; più in particolare sono stati monitorati i loro livelli di stress ed i movimenti del feto. A 14 giorni dal parto sono stati controllati anche i bambini.

Mamme si nasce o si diventa?

mamme si nasce o si diventa

Secondo voi, mamme si nasce o si diventa? Quante di noi hanno pensato, prima di concepire un figlio o prima che questo venisse al mondo di non essere “portate per la maternità” e quante invece hanno sempre pensato che sarebbero state delle madri perfette? Vi sarà poi capitato senz’altro di sentir dire che alcune donne, al contrario di altre, non sono nate per fare le madri.

Fermo restando che le riflessioni sparse che voglio proporvi oggi fanno riferimento a delle condizioni di assoluta normalità, ossia a donne non affette da alcun tipo di disagio mentale che potrebbe inficiare in qualche modo le loro capacità materne, io non ho mai creduto che madri si nasca. E non condivido il pensiero di chi ritiene che vi siano donne non adeguate, per loro natura, a prendersi cura di un figlio e questo per un motivo molto semplice, ovvero che la donna è stata “programmata” dalla natura per farlo: per portare un bimbo in grembo, partorirlo e allevarlo.

La tiroide materna influisce sullo sviluppo del sistema nervoso del feto

tiroide-gravidanzaSoffrire di tiroide è una patologia molto diffusa, soprattutto tra le donne. Il problema è che dopo la gravidanza una neo mamma su tre sviluppa una infiammazione della tiroide che se non curata può avere delle conseguenze molto serie, basta dire che il 5-10% dei casi di depressione postpartum è dovuta proprio ad un malfunzionamento tiroideo. Oggi ho pensato di parlarvi di questo argomento per due motivi, il primo è che il 17 aprile si svolgerà la Giornata nazionale della tiroide e in molte città italiane per due giorni si effettueranno ecografie gratuite per monitorare lo stato di salute di questa importante ghiandola. Il secondo motivo riguarda una notizia uscita in questi giorni che conferma il fatto che ci sia un passaggio diretto degli ormoni tiroidei tra madre e feto attraverso la placenta, ricerca effettuata da un team di ricercatori italiani guidati dal professor Alfredo Pontecorvi, Ordinario di Endocrinologia all’Università Cattolica di Roma.

In Liguria i pediatri rispondono alle mail dei genitori

associazione pediatri extraospedalieri liguri

Ebbene sì: sembra che anche i medici stiano cominciando a sfruttare le potenzialità che il web può offrire. Nel caso specifico mi riferisco ai pediatri della Liguria che hanno deciso di usare il web per rispondere ai dubbi e alle domande dei genitori dei piccoli pazienti. Queste le parole di questo moderno pediatra di famiglia ligure Giorgio Conforti intervenuto in occasione del III Congresso nazionale su vaccini e vaccinazioni di Napoli Napoli e rilasciate ad Adnkronos

Una delle lezioni che abbiamo imparato dalla pandemia influenzale è che il web ci può davvero aiutare ad approcciarci in modo più utile e completo con le mamme e i papà dei nostri pazienti

Il medico grazie al web può rispondere in maniera rapida ai genitori fornendo spiegazioni molto chiare. Il medico sempre ad Adnkronos parla quindi dell’iniziativa ideata dall’Associazione pediatri extraospedialieri liguri (Apel): medici e genitori possono confrontarsi inviando delle mail al sito web creato ad hoc ma anche leggere schede relative a quesiti sanitari.

L’anemia dopo il parto

anemia post partum2

Sapevate che anche le donne che non hanno sofferto di anemia durante la gravidanza potrebbero diventare lievemente anemiche subito dopo il parto? Si tratta di un disturbo definito sideropenia post-partum che in realtà è molto comune fra le neo mamme e fa la propria comparsa nel periodo definito puerperio; a causa del sangue perso durante il parto e con le lochiazioni infatti è possibile che si verifichi una carenza di ferro le cui riserve materne sono già state messe duramente alla prova nei mesi precedenti a causa dell’elevato fabbisogno di questo minerale da parte del feto.

In caso di anemia post parto quindi anche le donne che in precedenza non avevano avuto questo tipo di problema potrebbero accusare i tipici sintomi dell’anemia quali sensazione di debolezza e affaticamento, pallore, capogiri, dolori al petto, irritabilità, accelerazione del battito cardiaco subito dopo uno sforzo anche lieve, mani e piedi freddi ed avere di conseguenza difficoltà nella cura del piccolo e della casa.

Giovane ha l’Alzheimer, partorisce e non riconosce la figlia

Rebecca Doig, ha l'Alzheimer, partorisce e non riconosce la figliaAlzheimer una malattia per certi versi ancora sconosciuta e che colpisce soprattutto le donne; in linea generale si può dire che riguarda la popolazione ma non sempre è così.

E’ il caso di Rebecca Doig, una giovane donna di 31 anni che soffre di una rarissima forma di Alzheimer; pensate che la malattia si è sviluppata durante la sua prima gravidanza arrivando ad aggravarsi al punto che dopo il parto Rebecca non è stata nemmeno in grado di riconoscere la sua piccola Emily.

Rebecca la scorsa estate in una delle visite effettuate per capire il motivo dei suoi vuoti di memoria aveva scoperto di essere incinta. I medici le diedero due notizie: una bellissima, quella appunto della gravidanza e l’altra invece terribile. Accertarono infatti che la giovane soffriva di una rara forma di Alzheimer della quale è una delle più giovani pazienti al mondo.

Abiti per bambini di Bobo Choses: come unire la moda alla solidarietà

bobo choses

Se volete unire la monda alla solidarietà potete scegliere per i vostri bambini i capi di abbigliamento del brand spagnolo Bobo Choses; il marchio propone abiti per bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 6 anni caratterizzati dalle fantasie allegre e raffinate, dai tessuti soffici e dalle linee comode, insomma perfetti per i piccoli alla scoperta del mondo.

La parte solidale della collezione sta nel fatto che tutti i capi sono realizzati in Bangladesh in una scuola-fabbrica nella quale lavorano le donne del luogo per insegnare loro come si lavora nell’industria tessile e come si realizzano dei capi di abbigliamento.

Con MammaFit le mamme ritornano in forma

MammaFitRiuscire a tornare in forma dopo una gravidanza non è sempre facile; quello che mi sento di dirvi è di evitare di seguire l’esempio di alcune mamme VIP che per perdere peso nel più breve tempo possibile si sottopongono ad assurde diete (e a volte anche a digiuni). Questa breve premessa per parlarvi di un sito internet che ho scoperto oggi pomeriggio; si chiama MammaFit ed è dedicato a tutte quelle mamme che hanno partorito da almeno sei settimane e che desiderano muoversi un po’ per tornare in forma.

Come si può leggere all’interno del sito si tratta di un’ Associazione Culturale Sportivo Dilettantistica nata dall’idea di due mamme amiche ed istruttrici di fitness.

Frutta nelle scuole per combattere l’obesità infantile

frutta nelle scuole

Si fa un gran parlare di obesità infantile in grande aumento anche tra i bambini italiani; tra le tante iniziative che sono state realizzate per sensibilizzare i piccoli e i loro genitori sull’importanza di seguire un’alimentazione corretta c’è il progetto “Frutta nelle scuole – Nutrirsi bene, un insegnamento di frutta”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) e organizzato da Apofruit Italia che prevede la distribuzione gratuita di frutta fresca in 1.700 scuole elementari di 10 regioni italiane.

Il progetto è nato per promuovere la presenza della frutta nelle scuole al post di snack ipocalorici, coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, ed è rivolto ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, ovvero quelli più a attratti dalle merendine. Fino a maggio 2010, ad ogni alunno verranno forniti, per 20 giorni, 150 grammi di frutta sbucciata, tagliata e pronta al consumo in singole confezioni monodose.

La depilazione in gravidanza

depilazione in gravidanza

Mamme e future mamme mi spiegate un po’ meglio la questione “peli in gravidanza”? C’è chi dice che non crescono, chi afferma che la crescita sia più lenta (e questo per via dell’aumento degli estrogeni può essere vero) ma c’è anche chi dice che nei 9 mesi di gestazione i peli crescano esattamente come prima. Che sia un fattore soggettivo?

Può darsi ma visto che ci stiamo avvicinano al periodo estivo direi che anche se in dolce attesa è comunque sia il caso di dare un’occhiata al “fattore ricrescita”. Se la vostra domanda è “quale metodo usare?”, per quanto riguarda le ascelle potete tranquillamente proseguire come da vostra abitudine.

Il morso della cicogna

morso della cicogna

Avete mai sentito parlare del morso della cicogna? Se la risposta è no non temete, non si tratta di un comune morso di animale (una cicogna poi!) che potrebbe essere inflitto ai nostri piccoli; con il termine morso della cicogna si indica infatti una macchia di colore rosso vino presente già al momento della nascita sulla nuca di alcuni neonati. Com’è facile intuire essa deve il proprio nome popolare alla tradizione fiabesca secondo la quale la sua presenza era causata dal trasporto del neonato ad opera dell’atteso volatile e aiutava a distinguere i bambini portati dalla cicogna da quelli trovati sotto un cavolo.

Spesso viene scambiata dai neo-genitori per un’irritazione causata dal sudore ma in realtà si tratta di un angioma il cui nome scientifico è angioma piano mediano della nuca. Se avete notato la sua presenza sulla nuca del vostro bambino (se il piccolo ha molti capelli è più facile scorgerla al momento del bagnetto) non dovete preoccuparvi, si tratta infatti di un fenomeno molto comune di natura del tutto benigna dovuto alla maggiore concentrazione di capillari in quel punto del derma che per di più sparisce completamente entro il primo anno di vita.