Le mamme che allattano al seno sono migliori delle altre?

mamme che allattano sono migliori

Care amiche mamme e future mamme, oggi mi permetto di usare lo spazio che mi è concesso qui sul blog per raccontarvi la mia storia e proporvi, a partire da questa, un piccolo spunto di riflessione. Sono certa comprenderete che il mio intento è tutt’altro che provocatorio e il mio contributo di oggi vuole solo aprire uno spazio di discussione su un tema molto sentito da tante neo-mamme che per scelta o per motivi non dipendenti dalla loro volontà non hanno allattato i figli al seno.

Quando è nato mio figlio io ero molto stanca; gli ultimi mesi della gravidanza furono molto pesanti, eravamo in piena estate e io ero costretta a riposo a causa di una minaccia di parto pretermine alla 32ma settimana. Non vedevo l’ora che il piccolo nascesse perchè pensavo che tutto sarebbe stato più facile ed io, finalmente riacquistata la forma fisica e il pieno controllo del mio corpo, sarei stata più efficiente e serena. Avevo già deciso che non lo avrei allattato al seno anche perchè le precedenti esperienze negative di qualche amica mi avevano spaventata e d’altra parte io ero poco propensa a fare questa scelta già da molto tempo prima di aspettare un bambino.

La chinetosi nei bambini

chinetosi bambini

La chinetosi è il termine scientifico con il quale generalmente si indica il mal d’auto, anche se letteralmente significa “malattia da movimento” e indica una serie di disturbi che si manifestano quando si viaggia in automobile, nave o aereo. La chinetosi può svilupparsi nei bambini intorno ai due anni di età e i sintomi sono facilmente riconoscibili perché il bimbo manifesta un senso di malessere generale che, nei casi più seri può sfociare nel vomito.

La causa di questi malesseri si trova nei centri nervosi che regolano l’equilibrio che si trova nell’orecchio interno. Non tutti soffrono di chinetosi allo stesso modo, alcuni non sopportano i viaggi in automobile altri, invece, non tollerano i movimenti verticali delle navi o degli aerei.

Se vi rendete che il vostro bambino soffre di chinetosi dovete adottare dei piccoli accorgimenti in modo da viaggiare tranquilli; per prima cosa fate mangiare il bimbo prima della partenza, ovviamente con un pasto leggero e asciutto, portate con voi dei crackers e dei grissini in modo da attenuare il senso di nausea e fategli bere poca acqua.

E’ vero che quando si allatta al seno non si rimane incinta?

rimanere incinta allattando

E’ ancora oggi piuttosto diffusa la convinzione secondo la quale le mamme che allattano al seno godono per questo motivo di una copertura anti-concezionale; in altre parole non possono rimanere incinte fintanto che allattano. Questo perchè il cosiddetto capoparto, ovvero le prime mestruazioni dopo il parto che di solito fanno la propria comparsa fra la quarta e la sesta settimana dopo la nascita del bambino, ritarda un po’ e l’amenorrea si protrae a volte fino a qualche mese dopo l’allattamento.

Durante l’allattamento infatti la prolattina, l’ormone che, per così dire, presiede alla produzione di latte, inibisce la produzione di progesterone, l’ormone necessario alla gravidanza agendo di conseguenza sulla fertilità della neo-mamma che potrebbe risultare ridotta. Bene, starete pensando, allora è vero! Se allatto non posso rimanere incinta. E invece no, non è così. Infatti l’effetto contraccettivo dato dall’allattamento al seno è piuttosto limitato e quindi per niente affidabile ed è possibilissimo andare incontro ad una nuova gravidanza mentre ancora si sta allattando un pargolo, anzi non è per niente una possibilità remota, come vi potranno raccontare tantissime delle mamme, giovani e meno giovani, che hanno messo al mondo due figli a brevissima distanza l’uno dall’altro.

I batteri del cavo orale possono provocare il parto prematuro

parto-prematuro-batteri-cavo-oralePoco tempo fa ho scoperto che alcuni batteri presenti nella bocca possono essere molto dannosi per alcuni organi, in special modo per il cuore ma non pensavo che lo stesso discorso valesse anche per dei potenziali rischi in gravidanza. Invece no, da una ricerca recente condotta dalla Case Western Reserve University di Cleveland e la Hathaway Brown School di Shaker Heights (Ohio) è emerso che nelle donne incinte alcuni batteri che si trovano nella cavità orale possono avere delle conseguenze sull’andamento della gestazione, nello specifico possono causare infezioni intraurine e provocare anche un parto prematuro.

Abbigliamento per neonati e bambini: la collezione del marchio Amelia

amelia shop

Oggi torniamo a parlare di abbigliamento per bambini e lo facciamo con la collezione del marchio Amelia, un brand nato Milano nel 2004 che produce vestiti per bambine e bambini da 0 a 8 anni. La particolarità di questo marchio è la capacità di rielaborare i classici vestiti per bambini usando tessuti e filati naturali, il che li rende abiti semplici e comodi e, allo stesso tempo, molto raffinati.

I tessuti utilizzati per la collezione primavera-estate 2010 sono soprattutto il jersey, lino e il cotone, e i modelli proposti sono molto versatili, in quanto sono adatti sia alle cerimonie, magari abbinati ad un accessorio particolare, sia alle occasioni meno impegnative.

Fermiamo la violenza e la pedofilia: acquistiamo le ortensie Telefono Azzurro

Telefono Azzurro Ortensie stop violenza bambiniQuando si parla di maltrattamenti ai più piccoli dobbiamo essere tutti uniti e dire “STOP!”. Ve ne parlo perché da ieri ed ancora per tutta la giornata di oggi Telefono Azzurro è presene in oltre 2200 piazze italiane con le ortensie, simbolo della campagna chiamata “Fiori d’Azzurro

per raccogliere i fondi necessari al sostegno delle Linee d’Ascolto, il cuore dell’associazione che dal 1987 si impegna nella prevenzione dei maltrattamenti e nella difesa dei più piccoli

Il nuovo motto di Telefono Azzurro è:

“Chi è grande per davvero non si dimentica dei piccoli”.

Purtroppo quello dei maltrattamenti è un problema ancora troppo diffuso se si considera che ogni giorno le linee di Telefono Azzurro ricevono migliaia di chiamate sia di bambini che di adolescenti.

Mooncup, la coppetta mestruale alternativa agli assorbenti

mooncup-27Care mamme oggi navigando su internet sono incappata in un sito in cui si promuoveva un oggetto alquanto misterioso e devo dire anche un pò inquietante, la coppetta mestruale. Si chiama Mooncup e nonostante io sia una persona abbastanza informata del mondo che mi circonda non avevo nessunissima idea della sua esistenza.

La coppetta mestruale è un oggetto in silicone anallergico creato per sostituire i tradizionali assorbenti usa e getta e anche i tamponi per uso interno, dal sito ho capito che Mooncup è stato brevettato in Inghilterra da un’azienda che ha pensato questo prodotto per dare alle donne la possibilità di risparmiare, la coppetta costa sui trenta euro ma dura anni, e fare anche una scelta ecologica rispetto all’usa e getta. Mooncup ha la forma di un imbuto ed è molto morbida, viene venduta in due taglie, la più piccola adatta alle donne più giovani che non hanno mai partorito o che hanno fatto cesarei, la seconda dedicata alle donne sopra i trenta che hanno partorito naturalmente, la discriminante è la muscolatura vaginale che con il passare degli anni e dopo i parti diventa meno tonica.

Obesità infantile e diabete: come prevenire la malattia

obesità infantile e diabete

Abbiamo parlato spesso di obesità infantile, oggi torniamo a trattare l’argomento analizzando dal punto di vista delle conseguenze; una delle possibili malattie che un bambino obeso potrà sviluppare da grande è quella del diabete; il diabete è

una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina.

Esistono dei fattori ereditari, ovvero dei geni che potrebbero far insorgere la malattia, ma il figlio di genitori diabetici che però segue una corretta alimentazione e uno stile di vita adeguato potrebbe sviluppare il diabete solo dopo i 60-70 anni, mentre se è sedentario e mangia male i tempi si anticipano e anche di molto.

Un bambino o un ragazzino obeso, in mancanza di cambiamenti sostanziali nello stile di vita rischia di rimanere obeso anche da adulto e di sviluppare molto prima le malattie legate all’obesità, come diabete, ictus e infarti. È necessario, quindi, monitorare il peso del bambino fin da piccolo.

Niente film in 3D per le donne incinte

Film in 3D sconsigliati donne incinte

Non so voi ma io non ho mai visto un film in 3D e anche se almeno per una volta mi piacerebbe dopo aver letto questo, credo che continuerò a non farlo; l’azienda Samsung ha pubblicato all’interno del sito web un documento in cui spiega che la televisione in 3D non sarebbe indicata per le donne incinte, per chi si trova in stato di ubriachezza e per chi soffre di insonnia.

Nel documento viene spiegato che

alcuni soggetti possono avere attacchi epilettici o ictus se esposte a immagini intermittenti, e se si sono avute esperienze di questo tipo bisogna consultare un medico prima di usare la funzione 3D

Come esercitare la muscolatura del perineo

esercitare perineo

Dopo la nascita del mio bambino ho cominciato a soffrire di incontinenza urinaria (esperienza che naturalmente avevo fatto anche in gravidanza); come molte delle neo mamme che incorrono in questo spiacevole inconveniente (chiamiamolo così) ho aspettato però che passasse da solo, tanto più che nella maggior parte dei casi è proprio questo che avviene non appena i tessuti riacquistano elasticità.

Tuttavia per me non fu così e il problema si protrasse per quasi un anno dopo il parto. Come potete immaginare, tossire, sternutire a fare qualunque sforzo a vescica piena era ormai per me un incubo e mi sentivo molto scoraggiata e persino un po’ invecchiata. Questo fin quando, dietro consiglio di un’amica che aveva avuto queste preziose informazioni dal suo ginecologo, non cominciai ad esercitare la muscolatura del perineo ottenendo in breve tempo risultati davvero sorprendenti.

Alcune regole per portare i bambini in spiaggia

bambino_spiaggiaOggi a Roma c’è un gran bel sole e la temperatura è decisamente calda, per questo mi sento particolarmente ispirata nel parlarti di quali cautele prendere per portare i bambini al mare. L’estate si avvicina e dobbiamo prepararci per la spiaggia ma come comportarci con i più piccoli?

Dunque quando fa molto caldo è bene che i più piccoli evitino di stare sotto il sole, parliamo delle ore centrali della giornata perciò dalle 12 alle 17, orario in cui sarebbe meglio stare in casa. La cosa migliore sarebbe portare i bambini dalle 9:00 alle 11:30 e dalle 17:00 alle 19:00. Ciò che davvero è fondamentale è acquistare una buona crema solare con un filtro protettivo molto alto, 40 o 50, da applicare solo sul viso se si esce a fare una passeggiata e su tutto il corpo se si va in spiaggia. Visto che quando si scende in spiaggia i piccoli giocano e si insabbiano immediatamente il modo migliore per ovviare questo problema è quello di mettere la crema sin da casa quando il piccolo è pulito e meno irrequieto. Con il passare dei giorni si potrà mettere una protezione più bassa sulle gambe e sulle braccia mentre sul viso, sulle spalle e sul dorso continueremo a mettere la totale. Di creme in commercio ce ne sono un’infinità, mi raccomando di acquistarne una pediatrica, preferibilmente spray che si spalma meglio e non unge. Una crema di buona qualità  costa sui 14-18 euro.

Baby Shower, una tradizione americana per festeggiare la futura nascita

babyshowerCiao mamme , oggi vi voglio parlare di una cosa davvero divertente, il Baby Shower, una tradizione americana che lentamente sta prendendo piedi anche qui da noi. Negli States infatti quando una coppia aspetta un bambino è tradizione che le amiche della “mommy to be” oppure la mamma e le sorelle organizzino una festa in onore del bimbo che sta arrivando a cui partecipano solo ragazze e in cui il divertimento è garantito.

Sicuramente questa tradizione ha trovato qualche resistenza a prendere piede qui da noi perché non siamo abituate a festeggiare i nostri piccoli prima della nascita, anche perché diciamola tutta siamo parecchio scaramantiche e, a parte qualche piccolo acquisto necessario, facciamo sempre tutto dopo il parto.

Cos’è il madrese?

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Se siete già mamme avrete senz’altro notato come sin dai primi giorni di vita del vostro cucciolo sia stato per voi del tutto naturale parlargli con un tono che non avevate mai usato prima e rivolgergli parole o frasi semplici e ripetitive; questo non solo per richiamare la sua attenzione sui momenti della “pappa” o della “ninna” ma anche per o coccolarlo, vederlo sorridere o semplicemente stimolarlo. Avrete anche notato quanto vi sia riuscito spontaneo usare parole infantili come quelle su citate o come “bua”, “fruttina” ( io lo dicevo sempre al posto di frutta) e così via.

Tutte noi mamme durante il cambio del pannolino o il bagnetto siamo portate naturalmente a cantilenare, imitare i versi del piccolo, fargli complimenti e rivolgergli domande, anche se sappiamo molto bene che il bambino non ha ancora gli strumenti per comprendere il contenuto di ciò che noi diciamo, e quando è più cresciuto continuiamo ad usare parole infantili nel tentativo di facilitargli la comprensione e l’utilizzo del linguaggio. Bene, è questo quello che gli esperti chiamano madrese.