Lo spotting in gravidanza

spotting in gravidanza

La gravidanza è un periodo di grande felicità ma, com’è normale che sia, anche di paure e preoccupazioni; una di queste è spesso legata alla presenza di perdite di sangue che di solito vengono interpretate come una minaccia d’aborto.

Per fortuna, nella maggior parte di casi non è così: le perdite sono normali, soprattutto nelle prime settimane di gestazione. Anzi, piccole perdite di sangue sono uno dei sintomi dell’avvenuto concepimento, e, di solito, si manifestano circa due settimane dopo di esso; ciò accade perché, quando l’embrione si impianta nelle pareti dell’utero, esso comincia ad ingrossarsi facendo cambiare la densità della cervice, e ciò può provocare delle piccole perdite di sangue di colore marroncino scuro; queste perdite sono chiamate spotting da impianto.

Il mollusco contagioso nei bambini

mollusco contagioso

Avete mai sentito parlare di mollusco contagioso? Se non vi è mai capitato allora vi sarà utile consultare la breve scheda informativa che segue in modo da essere preparate nel caso il vostro cucciolo dovesse presentare questo problema:

Cos’è il mollusco contagioso?

Con il termine mollusco contagioso si indica un’infezione causata da Pox virus; si manifesta con papule simili a verruche di circa 2-10 mm di diametro che presentano un avvallamento al centro e appaiono dello stesso colore della cute.

Quali sintomi provoca?

La pustolette non sono dolorose, nè provocano prurito; eventuali fastidi sono dovuti all’eczema sottostante che ne ha favorito l’insorgenza.

Scuola materna: bambini mai da soli in bagno

scuola materna bambini mai da soli in bagno

Immagino che una delle preoccupazioni per le mamme ed i papà sia lasciare i piccoli all’asilo ed anche comprensibilmente visto che spesso le classi sono numerose ed a vigilare sui piccoli quasi sempre c’è una sola insegnante.

Bene ora proprio per tranquillizzare i genitori è arrivata la sentenza 9906 della Corte di Cassazione che ha stabilito che i bambini della scuola materna sono troppo piccoli per essere lasciati in bagno da soli. Le maestre non possono quindi solamente accompagnarli al bagno e poi tornare in classe dagli altri bambini; casomai, nel caso in cui non potessero “abbandonare” la classe possono chiedere al personale della scuola di restare al bagno con il piccolo.

Una assicurazione auto a misura di mamma

genertel-mammaNon mi piace molto fare pubblicità qui su Tuttomamma ma ogni tanto capita qualche prodotto che mi colpisce particolarmente e solitamente lo consiglio come farei con una mia amica, oggi cercavo in rete di scegliere una nuova compagnia assicurativa per la mia scattante Panda nera e sono venuta a conoscenza di un particolare servizio che mi ha stupito e allora ho pensato che magari a qualcuna di voi possa essere utile conoscerlo. Sto parlando di Genertel Mamma, una assicurazione auto pensata e messa a punto per adattarsi alle molteplici esigenze di ogni donna che si trova a fronteggiare la vita di tutti i giorno assieme ai propri figli, accompagnarli a fare sport, portarli al parco, prenderli a scuola e tutto ciò che tutte noi facciamo quotidianamente. Sfortunatemente questa valanga di impegni a volte può portare a qualche distrazione, a me è successo, e può accadere che qualche piccolo incidente richieda l’intervento di un meccanico e perciò che la macchina resti ferma. E noi come possiamo rinunciare alla nostra auto?

La ptosi palpebrale infantile

ptosi infantile

Cos’è la ptosi palpebrale?

La cosiddetta ptosi palpebrale consiste nell’eccessivo abbassamento della palpebra superiore che causa, di conseguenza, un’apertura incompleta dell’occhio.

Quali sono le cause della ptosi palpebrale nei bambini?

Premesso che la ptosi può insorgere a tutte le età, nei bambini distinguiamo, in base alle cause che l’hanno determinata, ptosi di origine neurologica, meccanica e muscolare. La ptosi neurologica è causata da un difetto acquisito o congenito a livello della muscolatura palpebrale, la ptosi meccanica è dovuta invece al peso eccessivo della palpebra in seguito a infiammazioni o malattie come l’orzaiolo, mentre, infine, la ptosi muscolare è causata dall’incapacità da parte del muscolo a contrarsi e a sollevare la palpebra.

Cosa fare se il bambino è affetto da optosi alla nascita?

Occorre fare una visita oculistica, optometrica e neurologica per stabilire le cause e l’entità del problema.

La Festa della Mamma: breve storia e iniziative

Festa della Mamma

Il 9 maggio si festeggia la Festa della Mamma: una festa dalle origini antichissime e diffusa in tutto il mondo. L e origini sono forse legate alle antiche popolazioni politeiste che, durate i mesi primaverili, festeggiavano le divinità femminili legate alla terra e alla sua ritrovata fertilità.

In Italia la festa della mamma fu festeggiata per la prima volta nel 1957 da don Otello Migliosi, un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi. Da noi, come in molti altri paesi viene appunto celebrata la seconda domenica di maggio.

Negli Stati Uniti d’America questa festa si diffuse come una festività legata ai movimenti sociali che predicavano la pace. Pensate  che fu nel 1870 che Julia Ward Howe, un’attivista pacifista e promotrice dell’abolizione della schiavitù, propose l’istituzione del Mother’s Day. Un giorno, un’occasione in più per riflettere sull’inutilità della guerra a favore invece di una pace possibilmente duratura. Nel 1914 il presidente degli Stati Uniti d’America Woodrow Wilson ideò il “Mother’s Day proprio per dimostrare l’affetto e la stima che nutriva verso tutte le mamme.

Anche gli uomini soffrono di depressione post partum

depressione-post-partum-papaNoi mamme ci lamentiamo sempre perché ci sembra che il nostro partner non capisca i malesseri o le ansie che arrivano subito dopo il parto eppure da una recente ricerca si è scoperto qualcosa di quantomeno interessante. Dopo aver parlato di uomini che “sentono” la gravidanza con la sindrome di Couvade, oggi ci troviamo a discuture di uomini che vengono colpiti dalla depressione post partum.

La depressione post partum o baby blues, come abbia detto diverse volte, colpisce le neomamme subito dopo il parto al massimo entro tre o quattro mesi da esso e si presenta con forti sbalzi d’umore e ansia rispetto al compito genitoriale, purtroppo è una malattia molto diffusa e può colpire fino al 20% delle mamme. Il baby blues può regredire da solo oppure degenerare in una vera e propria depressione.

Aperto a Roma il Centro per la Nutrizione del Bambino

centro nutrizione bambino

Venerdì scorso è stato inaugurato a Roma il Centro per la Nutrizione del Bambino, un progetto realizzato dall’associazione Salvamamme che da anni si occupa di offrire cibo ai bambini i cui genitori si trovano in difficoltà, e sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma. La nuova struttura è in grado di assicurare pappe, omogeneizzati, latte in polvere e pannolini, ma anche supporto psicologico e medico sanitario alle mamme e ai bambini in situazioni di indigenza.

Inoltre, grazie all’impegno del II Municipio di Roma, attorno al centro è stato costruito un giardino con panchine e giochi per bambini. Il nuovo Centro per la Nutrizione del Bambino è stato intitolato a Matteo Bonetti, consigliere municipale e presidente della Commissione affari sociali, scomparso nel 2009, molto attivo sul piano sociale e per la difesa della famiglia e dei bambini. Roberta Angelilli, delegato del sindaco di Roma per i diritti dei minori ha dichiarato:

Non si tratta solo di un buon progetto, ma è un esempio di buone prassi da esportare a livello europeo. Qui si offrono cibo e servizi, non oggetti riciclati. Le mamme in difficoltà e i loro bambini si devono sentire bene, devono essere accolte in un posto bello come è il centro per la nutrizione del bambini.

La varicella in gravidanza

varicella in gravidanza

La varicella interessa di solito i bambini fra i 5 e i 10 anni di età ed è piuttosto infrequente che si verifichi negli adulti; tuttavia può accadere e se a prenderla è una mamma in attesa questo è fonte di grandi preoccupazioni. Vediamo quindi di capire un po’ meglio cos’è la varicella e come possiamo metterci al riparo da eventuali contagi.

Cos’è la varicella?

La varicella è una malattia esantematica infettiva provocata dal virus Varicella zoster che appartiene alla famiglia degli Herpes virus. Si manifesta con una leggera febbre, uno stato di malessere generale e la comparsa di esantemi pruriginosi che appaiono prima di colore rosso, quindi si trasformano in vescicole piene di liquido che una volta seccate cadono da sole.

Come si prende la varicella?

La trasmissione della varicella avviene per via aerea, ovvero attraverso la tosse e gli sternuti delle persone che ne sono affette, oppure attraverso il contatto diretto con le vescicole infette. Naturalmente possono essere contagiate solo le persone che non l’hanno già avuta e che non sono vaccinate.

I Racconti del parto: come è nato il mio primo figlio

racconti-partoBuongiorno mamme, come promesso oggi vi racconterò come è nato il mio primo figlio e spero che la mia storia possa essere di aiuto a qualche panciona in procinto di mettere alla luce il proprio cucciolo. Dunque il mio primo figlio è nato il 6 dicembre del 2005, esattamente a 40 settimane e un giorno, che puntualità! Ma partiamo con il dire che la mia attenzione nelle ultime settimane di gestazione era un pò orientata ad altro infatti il 17 novembre era venuto al mondo il mio primo nipote ed io ero molto concentrata nel conoscerlo e nell’accudirlo in attesa che nascesse mio figlio, devo dire che questo diversivo mi è stato utile per non vivere con ansia le ultime settimane. Ma torniamo a noi, la notte del 6 dicembre ho cominciato a sentire molte contrazioni e soprattutto ho potuto vedere che avevo perso il famoso tappo mucoso, la cosa che però mi ha spaventata è stata che questo tappo era, a dispetto di ciò che mi avevano detto, fatto di sangue rosso vivo e non semplicemente striato di sangue “vecchio”. Spaventata dalla cosa ma sempre con molta calma verso le 4 del mattino io e mio marito eravamo in bagno a farci belli per il nostro primogenito che probabilmente sarebbe nato di li a poco, lui si faceva la barba ed io mi lavavo e stiravo i capelli. Se stai pensando che siamo folli, concordo ma la mente umana a volte da dimostrazione di essere un pò “fuori” soprattutto in certe occasioni.

Prenota la tua crociera Royal Caribbean e scopri come ricevere una buono del valore di 200 euro

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La famiglia, i bimbi piccoli, il lavoro, tolgono ad una mamma praticamente tutto il tempo a disposizione e, a volte, ci si ritrova a pensare, magari la sera quando tutti finalmente dormono, che una vacanza sarebbe proprio quello che ci vuole. Il cuore sobbalza per qualche secondo e poi mille pensieri affollano la testa, ricordando che partire richiede una spesa non indifferente e alcuni viaggi non sono adatti ai più piccoli. La Royal Caribbean risolve entrambi i problemi, visto che offre servizi adatti ad ogni età ed esigenza e, in più, propone un interessante concorso che permetterà di risparmiare fino a 200 euro. La compagnia di navigazione preferita dai cultori della crociera, grazie al comfort e alle moltissime tratte coperte, lancia  infatti un’offerta che consentirà agli utenti interessati di spendere il proprio bonus a bordo delle navi Splendour of the seas e Navigator of the Seas. La campagna pubblicitaria, valida fino al prossimo 30 maggio, fornirà la possibilità di prenotare un viaggio fino al 5 giugno e ricevere l’omaggio, a tutti coloro che interagiranno con il video promozionale che racconta la vita sulle navi del gruppo e le iniziative proposte a bordo e cliccheranno su questo link, compilando l’apposito form.

I bambini non vanno lasciati piangere

fermare pianto neonato

Il pianto dei bambini: un argomento di cui abbiamo già parlato all’interno di Tutto Mamma. In questo articolo vi abbiamo detto che esistono diversi “tipi di pianto” e soprattutto vi abbiamo consigliato di non lasciare piangere troppo a lungo i vostri bambini.

L’esperta Penelope Leach spiega

Un bambino lasciato solo alla fine smetterà di piangere non perché abbia imparato a dormire felicemente da solo, ma perché è estenuato e non spera più di ottenere aiuto

Integratori multivitaminici in gravidanza per non far nascere bambini sottopeso

integratori multivitaminici

Che le vitamine assunte tramite l’alimentazione facciano bene anche in gravidanza è risaputo, ora la scienza dà il via libera anche all’uso degli integratori multivitaminici durante la gestazione, soprattutto alla luce delle recenti scoperte che hanno evidenziato come prendere questi integratori faccia diminuire il rischio di partorire bambini sottopeso; i bambini che nascono sottopeso, oltre ad essere più vulnerabili, rischiano di sviluppare in futuro delle malattie come problemi respiratorie e ed epatici. Secondo i ricercatori, gli integratori multivitaminici sarebbero particolarmente utili soprattutto se la gestante non segue una corretta alimentazione

La ricerca in questione è stata condotta dalla Massey University della Nuova Zelanda, diretta dalla dottoressa Louise Brough e pubblicata sul British Journal of Nutrition; lo studio è stato effettuato su un campione di 400 donne incinte, il 72% delle quali mancava di vitamina D, il 13% di ferro e il 12% di vitamina B1.

Il papà in sala parto

padri in sala partoNonostante pubblicità e film non facciano altro che propinarci l’immagine del papà felice che esce dalla sala parto comunicando orgoglioso a parenti e amici l’avvenuta nascita del proprio erede, sembra che la presenza del padre in sala parto sia meno comune di quanto si crede. Sono in molti infatti a rinunciare ad assistere la propria compagna nel momento più significativo della vita della coppia.

In particolare, secondo quanto ho appreso leggendo una rivista specializzata, sembra che si possano individuare quattro categorie di comportamenti messi in atto dai futuri padri durante la gravidanza e al momento del parto: quelli che hanno meditato per nove mesi sull’opportunità di assistere al parto e che, giunto il momento fatidico, si sono fiondati accanto alla propria compagna senza esitare, quelli che nonostante tutte le buone intenzioni all’ultimo minuto fanno retro front e fuggono via, quelli che si sono sempre detti contrari ad assistere alla nascita del proprio figlio ma alla fine non se la sentono di lasciare sola la propria compagna e, infine, quelli che si sono sempre detti contrari e restano fedeli alla propria posizione.