La polizza parto Doctor più Evolution di Toro Assicurazioni

polizza parto Doctor più Evolution Toro Assicurazioni

Ieri vi abbiamo parlato di Saracheck up, la polizza assicurativa che copre le spese del parto; oggi parliamo di Toro Assicurazioni che tra i vari pacchetti personalizzati a seconda delle esigenze, all’interno della sezione “Per te e la tua impresa”,  ne ha anche uno chiamato “Doctor più Evolution” il cui claim è Essere più sereni in caso di malattia.

Si può scegliere tra quattro combinazioni di garanzia. In quella chiamata “Intervento chirurgico”, parlando in maniera specifica del parto Doctor Più Evolution rimborsa le spese sostenute per il parto naturale, cesareo, aborto spontaneo, terapeutico o post-traumatico.

Le altre scelte sono: Grande Intervento Chirurgico, Intervento Chirurgico + Alta Diagnostica, Intervento Chirurgico + Alta Diagnostica + Ricovero senza Intervento Chirurgico. Quest’ultima è la più completa ed al cui interno si possono trovare prestazioni aggiuntive e relative al ricovero per complicazioni a seguito di interruzione volontaria della gravidanza e le cure prestate ai figli neonati e adottati per un periodo di sei mesi, anche se non assicurati.

Saracheckup: la polizza assicurativa che comprende le spese del parto

Saracheckup parto

Nella scelta dell’assicurazione per malattia, ogni donna deve fare attenzione che vi siano comprese anche le spese per il parto, dato che non tutte le polizze la comprendono; quella di cui vi parleremo oggi comprende diverse agevolazioni relative alla maternità. La polizza in questione è  Saracheckup, il pacchetto salute di Sara Assicurazioni.

Saracheckup è rivolta sia ai singoli che ai nuclei familiari e comprende tutti servizi propri di una polizza malattia più un programma di prevenzione per la diagnosi precoce, ed è utilizzabile sia nei centri convenzionati che in altre strutture tramite il sistema a rimborso. Grazie ad alcune garanzie che si possono acquistare a sé, la polizza prevede anche un’indennità giornaliera in caso di ricovero ospedaliero, di applicazione del gesso, per la convalescenza e un’indennità permanente da malattia.

Vediamo nello specifico quali sono le garanzie di base previste dalla polizza Saracheckup, con particolare attenzione per quelle relative a parto e maternità; innanzi tutto sono comprese nella polizza standard le spese di ricovero per parto naturale e quelle per intervento e ricovero in caso di cesareo, le spese per l’eventuale permanenza del neonato nella baby room e nell’incubatrice, gli esami clinici e strumentali per il neonato nei giorni immediatamente successivi al parto, un numero massimo di 3 visite specialistiche e di 3 ecografie nei 120 giorni precedenti al parto, cure e visite mediche e diagnostiche nei 120 giorni successivi al parto.

E’ possibile fare il cesareo su richiesta?

cesareo su richiesta

Secondo alcuni dati statistici su scala internazionale, in una percentuale che oscilla tra il 6 e l’8% dei casi il parto cesareo avviene su richiesta esplicita della futura madre e in assenza di indicazione del medico. E’ la donna cioè a decidere di far nascere il proprio bambino attraverso un intervento chirurgico programmato e non mediante il parto naturale.

Fra le motivazioni di questa scelta sembra che ci sia principalmente la percezione di una maggiore sicurezza per sè e il bambino, l’aver avuto in passato un parto attivo con ventosa o forcipe, precedenti esperienze negative di parto naturale. Quanto alla percezione di maggiore sicurezza però sembra che la futura mamma si sbagli, perchè il parto cesareo in assenza di indicazione medica comporta maggiori rischi per la madre di andare incontro ad una lesione della vescica (+36%) o all’isterectomia (+44%) e per il nascituro di manifestare distress respiratorio a causa della mancanza di travaglio.

Svezzamento del neonato: tutto sulla frutta

svezzamento-fruttaLa frutta durante lo svezzamento: perché è importante e a quale età iniziare?

In assoluto la frutta è il primo alimento che si introduce nell’alimentazione del neonato durante le prime fasi dello svezzamento anche perché grazie al suo sapore dolce piace molto ai piccoli e si presta bene a traghettarli nel loro viaggio tra una dieta solo liquida e qualla fatta invece di cibi semi solidi. La frutta di solito viene introdotta al quarto o quinto mese di vita del neonato, alcuni pediatri inseriscono prima la mela mentre altri, come la mia, suggeriscono la pera che ha meno  potere allergizzante.

Tra pochi anni per procreare verrà praticata solo la fecondazione artificiale

sesso non per fini riproduttiviIl sesso è un “qualcosa” fatto a volte per puro piacere ed altre praticato solo per una finalità di tipo riproduttivo: sì, molti sono stati educati a pensare al sesso come un’attività finalizzata solo ed esclusivamente al concepimento. Giusto? Sbagliato? Credo dipenda da ciò in cui si crede.

Fatta questa piccola premessa è bene però che sappiate che entro il 2020 il sesso sarà  praticato solo per mero divertimento; per concepire le coppie ricorreranno alla fecondazione in vitro. E se si pensa che questo era già stato “predetto” nel lontano 1932 quando Aldous Huxley nel suo «Brave New World» («Il mondo nuovo») teorizzava appunto il ricorso alle tecnologie riproduttive e al controllo mentale per creare un nuovo modello utopistico di società, la cosa si fa piuttosto inquietante.

Abbigliamento premaman: la collezione primavera-estate 2010 di Esprit

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Vestirsi in gravidanza è sempre un problema per tutte le future mamme che, giustamente, non vogliono rinunciare ad un look giovane e curato anche con il pancione, e che quindi vogliono dire addio a vestaglie e tuniche premaman informi.

Proprio per questo oggi vi presentiamo la collezione premaman primavera-estate 2010 del brand Esprit, che di sicuro non potrà che conquistarvi, tanto più che i prezzi non sono proprio proibitivi.

Le infezioni respiratorie nei bambini

infezioni respiratorie bambini

Qualche tempo fa abbiamo imparato a controllare il respiro del bambino per capire in che modo gli stati di malessere possono modificarlo; oggi vedremo quali sono le principali infezioni nemiche della respirazione:

Pertosse

Nonostante vi sia una percentuale piuttosto alta di bambini vaccinati in Italia si segnalano ancora ogni anno migliaia di casi di pertosse. La pertosse è causata da un batterio che si trasmette per via aerea e provoca accessi di tosse e spasmi della laringe portando il bambino ad emettere un suono simile a un raglio, cui deve il nome di tosse asinina.

Laringite

La laringite consiste in un’infiammazione virale della parte alta delle vie respiratorie molto comune nei bambini fra i sei mesi e i tre anni di età. I sintomi della laringite fanno la propria comparsa soprattutto di notte impedendo così al bambino di riposare tranquillamente. Il pediatra può prescrivere in questi casi una terapia con l’aerosol o la somministrazione di paracetamolo in caso di febbre.

Le vacanze degli italiani con figli

Vacanze famiglie con bambini estate 2010

Le vacanze estive si stanno avvicinando e molte mamme, soprattutto quelle che sono alle prese con il primo figlio magari nato da poco si chiederanno dove sia meglio andare.

La compagnia di autonoleggio Europcar tramite un sondaggio chiamato “In vacanza con i miei bambini” ha stimato che quest’anno la percentuale di chi andrà in vacanza salirà dal 49% al 56%; inoltre, tra chi pensa di partire per un periodo di relax (sia breve che lungo) un 28% ha uno o più figli di età compresa tra 0 e 18 anni. Nello specifico: l’11% ha figli fino a 6 anni, il 13% tra i 7 e i 12 anni e il 12% tra i 13 e i 18 anni.

Pensate poi che per il 61% dei genitori, durante le vacanze trascorse con i propri figli si sentono ringiovanire. Inoltre, per molti degli intervistati sono diverse le strutture che prevedono sconnti per le famiglie con figli.

Il latte artificiale: tutte le domande

latte-artificialeE se devo dare il latte artificiale al mio bambino?

Ogni mamma si rammarica quando per necessità deve passare al biberon perché magari il suo latte è andato via oppure se il rientro a lavoro le preclude di continuare l’allattamento. Nonostante il latte materno sia l’alimento ideale per nutrire il neonato almeno fino ai primi sei mesi di vita ma anche oltre, quando questo manca si può passare al latte artificiale o formulato.
Il latte formulato di partenza, cioè quello che si può dare al nenonato dalla nascita ai primi quattro mesi di vita è contrassegnato con il numero 1 (Nidina 1, Humana 1, Mellin 1 etc) ed ha un contenuto in termini di calorie pari a circa 64-72 calorie ogni 100 cc, contiene zuccheri, acidi grassi essenziali e proteine.

Depressione post-parto, influenze sociali e fattori di rischio

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L’80% delle neomamme sperimenta, subito dopo il parto, il fenomeno noto come baby blues: tristezza, sensazione di inadeguatezza, ansia e ipersensibilità si impadroniscono della donna impedendole di vivere serenamente i primi giorni di vita del proprio bambino. Fortunatamente però in una percentuale altrettanto alta di casi la situazione rientra alla normalità dopo poche settimane senza lasciare alcuna conseguenza.

Altre volte invece la mamma entra in un vortice dal quale è difficile uscire senza l’aiuto di un esperto, sviluppando una vera e propria depressione post-partum, problema che attualmente interessa il 10% delle neomamme e sul cui sviluppo incidono non solo fattori biologici e psicologici ma anche sociali. Fra questi ultimi troviamo il dilagare della solitudine tipico della società urbana, che lascia la madre priva di quei riferimenti e del sostegno che un tempo poteva trovare nella famiglia allargata e nel vicinato, i mutamenti della condizione femminile che vedono spesso la donna impegnata nel doppio ruolo di madre e lavoratrice, insostenibile senza l’appoggio di una valida rete di rapporti e di politiche sociali realmente a sostegno della famiglia (che vadano cioè aldilà dell’idiozia di negare alle coppie di fatto i propri diritti), il disagio sociale.

L’importanza della vitamina A per lo sviluppo polmonare dei bambini

vitamina A in gravidanza

La vitamina A è molto importante durante la gravidanza in quanto aiuta a migliorare la salute del nascituro e in particolare quella dei suoi polmoni. A sostenerlo è uno studio condotto dalla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora negli Stati Uniti e pubblicato sul New England Journal of Medicine di maggio.

Nell’articolo, ricercatori che hanno seguito lo studio, coordinati dal dottor William Checkley, hanno spiegato come la carenza di vitamina A sia dannosa per il nascituro e come questa mancanza sia più frequente nei Paesi in via di sviluppo, nei quali l’alimentazione non è sempre adeguata alle necessità dei bambini; non a caso ben 90 milioni di bambini in età prescolare, concentrati soprattutto nei Paesi più poveri, soffrono di carenza di vitamina A, il che provoca diversi casi di cecità e addirittura decessi nei primi anni di vita.

Lo studio in questione è stato condotto su alcune donne in gravidanza divise in tre gruppi; al primo gruppo è stato dato un integratore di vitamina A, al secondo un beta-carotene e al terzo un placebo.

Il latte materno favorisce un sano sviluppo intestinale nel neonato

allattare-al-seno1Allattamento al seno oppure allattamento artificiale?

I produttori di latte artificiale sostengono che più trascorrono gli anni e più il latte formulato assimiglia in tutto e per  tutto a quello materno, ma la realtà ci parla di qualcosa di diverso. Una nuova scoperta infatti viene ad avvalorare la superiorità a livello non solo nutrizionale ma anche a livello “terapeutico” del latte prodotto dal corpo materno. Questa nuova ricerca dimostra come il latte materno sia in grado di regolare e favorire il sano sviluppo intestinale del neonato.

Le mamme lavoratrici in Italia

madri lavoratrici in italia

Dopo le dichiarazioni del ministro Gelmini, che, nel corso di un‘intervista al settimanale Io Donna ha definito privilegiate le lavoratrici che rimangono in casa ad accudire il proprio figlio dopo il parto, abbiamo deciso di tornare sull’argomento mamme che lavorano per sciorinare qualche dato che confermi questa teoria.

Infatti forse non tutti sanno che, secondo l’indagine Istat “Essere madri” pubblicata nel 2007, ma riferita al 2005, una donna su cinque perde la propria occupazione dopo la nascita di un figlio (per licenziamento, chiusura dell’azienda ma anche per dimissioni volontarie), arrogandosi così il privilegio di rimanere in casa ad occuparsene per tutto il tempo che desidera. Il 30% di queste privilegiate hanno tra 25 e 29 anni, il 40% meno di 25.