Cause di infertilità, la salpingite

salpingite e infertilità

Cos’è la salpingite?

La salpingite è un’infiammazione di una o entrambe le tube (o Trombe di Falloppio) causata dall’azione di germi (in genere Chamydiae trachomatis, Mycoplasma hominis e Neisseriae gonorreae) che, introdottisi attraverso la vagina, risalgono l’utero e si annidano proprio a livello delle tube. Questa patologia colpisce il 15% delle donne sessualmente attive di età compresa fra i 18 e i 25 anni e può essere cronica o acuta.

Salpingite, i sintomi

Tra i sintomi della salpingite troviamo perdite biancastre, aumento della temperatura corporea con febbricola, dolori al basso ventre che si fanno più acuti a metà ciclo e durante i rapporti sessuali, minzione frequente. Tuttavia vi sono casi in cui la salpingite evolve in maniera del tutto asintomatica; è in questi casi che può cronicizzarsi portando ad alterazioni delle tube tali da compromettere la fertilità.

Parti prematuri: trovata origine genetica

dna

Il parto prematuro, preoccupazione di tutte le donne in dolce attesa, potrebbe avere un’origine genetica. E’ quanto sostengono numerose ricerche effettuate da scienziati di tutto il mondo. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Aberdeen, in Scozia, ad esempio, ha dimostrato che le possibilità di un parto prematuro sono maggiori nelle donne nate a loro volta prima del termine. L’equipe di medici, guidata da Sohinee Bhattacharya, ha esaminato i dati di oltre 20 mila donne scozzesi evidenziando che le probabilità di avere un parto pre-termine sono del 60% più alte nelle donne nate prematuramente, percentuale che scende al 50% di fronte a gravidanze successive alla prima. Un altro studio realizzato da ricercatori dell’US National Institutes of Health ha messo in evidenza come alcune variazioni del DNA influenzino il parto prematuro.

Ascoltare il battito cardiaco del bambino con Firstsounds

FirstSoundsTutte quante noi ricordiamo con enorme gioia il momento in cui  abbiamo sentito per la prima volta il battito cardiaco del nostro cucciolo mentre lo portavamo ancora in grembo: è un’emozione davvero indimenticabile che ci mette forse per la prima volta davanti all’evidenza che il nostro bimbo è lì, che esiste e che fa già parte della nostra vita. Alcune mamme non si stancherebbero mai di ascoltare questo suono e vorrebbero ripetere l’esperienza molte altre volte e sembra che la tecnologia venga  loro in aiuto:

Sfogliando le pagine di una rivista specializzata infatti ho scoperto dell’esistenza di un apparecchio che che permette alla mamma di non solo di ascoltare il battito del cuoricino del piccolo tutte le volte che vuole ma anche di parlargli e fargli ascoltare delle buona musica grazie a un microfono fetale: si chiama Firstsounds e tecnicamente è un rilevatore del battito cardiaco.

Tecniche di procreazione assistita, l’ICSI

ICSI

Sono numerose le coppie che non riescono ad avere un bambino nonostante numerosi tentativi. Spesso, questa difficoltà  a concepire viene associata esclusivamente ad una sterilità femminile trascurando aspetti fondamentali che riguardano l’uomo. Fortunatamente negli ultimi anni sembra stia scomparendo il tabù della sterilità maschile con conseguenti miglioramenti nella sfera medica. La scienza e la medicina hanno fatto importanti passi avanti nella cura dell’infertilità maschile attraverso, ad esempio, nuove tecniche di fecondazione assistita in grado di risolvere problemi fino a qualche anno fa insolubili. Una delle ultime nate tra le tecniche di procreazione assistita è lIniezione IntraCitoplasmatica di Spermatozoi (ICSI) che ha dimostrato fin da subito la sua efficacia. Si tratta di una tecnica di micromanipolazione degli spermatozoi ideata per aiutare le coppie che ricorrono alla fecondazione in vitro a causa di un’infertilità maschile.

I lavori domestici andrebbero evitati in gravidanza

evitare lavori domestici in gravidanza

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Erasmus University di Rotterdam in collaborazione con l’Università di Bristol e pubblicato sull’European Journal of Epidemiology, le donne in gravidanza dovrebbero evitare di svolgere le faccende domestiche, in quanto i lavori ripetitivi e noiosi potrebbero causare parti prematuri.

Lo studio è stato condotto su 11.759 donne inglesi incinte, e da esso è emerso che svolgere lavori domestici ripetitivi, come lavare i piatti, stirare o stendere i panni, anche durante il primo trimestre di gravidanza, può essere associato all’aumento del rischio di parti pretermine.

Tecniche di procreazione assistita, la FIVET

fivet

Cos’è la FIVET

Con l’acronimo FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer) si definisce una tecnica di procreazione assistita che consiste nella fecondazione in vitro dell’ovulo e nel successivo trasferimento dell’embrione così ottenuto nell’utero materno. Le probabilità di ottenere una gravidanza con questo metodo sono pari al 18%, anche in presenza di malformazioni dell’apparato genitale femminile. La FIVET viene applicata sempre più spesso in caso di infertilità maschile associata all’inseminazione artificiale con sperma di donatore, procedura che nel nostro paese è però vietata dalla legge 40/2004 che regolamenta le procedure di fecondazione medicalmente assistita.

In quali casi è indicata la FIVET

Il ricorso alla fecondazione assistita in vitro è indicato nei seguenti casi:

  • Infertilità riconducibile a fattore tubarico (alterazioni o ostruzioni delle tube di Falloppio);
  • Endometriosi;
  • Infertilità maschile;
  • Infertilità idiopatica (quando è impossibile cioè stabilire le cause dell’infertilità).

Gli esercizi di Kegel per combattere l’incontinenza urinaria

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Uno dei disturbi più frequenti e fastidiosi che colpisce le donne in gravidanza è l’incontinenza urinaria. Alle future mamme, infatti, può bastare una semplice risata o un colpo di tosse a far scappare involontariamente qualche goccia di urina. Altre volte, invece, le donne in dolce attesa avvertono un forte stimolo a fare pipì con grosse difficoltà a trattenerla. Per curare e prevenire questi disturbi è importante tonificare e dare elasticità ai muscoli che sostengono gli organi pelvici e addominali. Questo è possibile grazie a specifici esercizi di ginnastica noti come esercizi di Kegel, dal nome del ginecologo statunitense che li ha ideati. Questi esercizi consentono di migliorare il tono muscolare del pavimento pelvico che circonda l’utero, la vescica e l’intestino.

Abbigliamento per bambini: la collezione Monsoon di Accessorize

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Oggi torniamo a parlare di abbigliamento per bambini e lo facciamo presentandovi la nuova e coloratissima collezione primavera-estate 2010 Monsoon di Accessorize, che comprende tre linee: baby, per bambine da 0 a 3 anni, Girl, da 3 a 13 anni e Boy per i maschietti da 0 a 8 anni.

Gli abiti proposti dalla collezione rappresentano diversi stili, sono sportivi, eleganti, romantici o colorati, insomma: perfetti per ogni occasione.

Il bambino ha ingerito un corpo estraneo:le manovre di disostruzione delle vie aeree

manovre-disostruzioneBuongiorno mamme, in questi giorni la cronaca dei giornali ha riportato due casi di morte per soffocamento di due bimbi di circa due anni, quando si leggono queste notizie vengono i brividi e noi mamme speriamo sempre di non trovarci in situazioni del genere. In realtà ognuna di noi dovrebbe conoscere come comportarsi nel caso in cui un neonato oppure un bambino abbia ingerito un oggetto oppure un alimento che gli abbia ostruito le vie aeree e non gli permetta di respirare.

Il neonato piange, bisogna accorrere subito oppure aspettare?

pianto neonato

Se avete già un figlio, ma anche se non lo avete ancora, vi sarete senza dubbio accorte che sul tema “Piange, che fare?” esistono almeno due scuole di pensiero: secondo alcune mamme quando il bambino piange bisogna accorrere prontamente senza attendere neppure un istante, secondo altre invece bisogna aspettare un po’ per vedere cosa succede. Il dibattito fra le mamme riflette d’altra parte quello fra pedagogisti e psicologi: una parte di entrambe le categorie professionali afferma che non bisogna lasciare piangere i bambini, un’altra che bisogna lasciarli fare almeno qualche minuto prima di intervenire.

Fermo restando che esistono situazioni in cui non è assolutamente possibile che una madre ignori il pianto del piccolo, ad esempio quando ha fame, freddo o paura, è possibile secondo voi stabilire chi ha ragione e chi torto? Se il neonato infatti non possiede praticamente altri strumenti se non il pianto per comunicare il disagio, come potrebbe una mamma lasciarlo piangere senza neppure accertarsi di quali siano i suoi bisogni del momento?

Gli ormoni maschili rendono la donna più fertile

ormoni maschili donna fertileEbbene sì: gli ormoni maschili nelle ovaie femminili renderebbero la donna più fertile. Questo almeno secondo i risultati di un nuovo studio secondo cui proprio questi ormoni controllerebbero lo sviluppo e la crescita del follicolo; inoltre, sarebbero in grado di prevenire anche il degrado degli stessi follicoli che contengono le uova in crescita.

In questo studio i ricercatori del Medical Center dell’Università di Rochester

hanno scoperto che irregolari livelli di ormoni maschili nelle ovaie di topi femmina era causa d’infertilità

Giochi per bambini che fanno i capricci

libri per bambini

A volte i nostri figli sembrano fare di tutto per mettere alla prova la nostra pazienza facendo i capricci, conditi con tanto di strepiti e urla, nei momenti e nei luoghi meno opportuni: in macchina, al supermercato, per strada o in casa, mentre siamo prese da faccende domestiche che proprio non possiamo rimandare. Altre volte ancora rifiutano strenuamente di mangiare, di fare il bagnetto, di lasciarsi tagliare le unghia, di farsi vestire.

Cosa possono fare una mamma e un papà quando si trovano in questa situazione e sentono che la propria ragionevolezza sta per vacillare? Quando parlare al bimbo con fermezza e spiegargli senza urlare che non possiamo cedere alle sue richieste (e chiarirgli il perchè) è del tutto inutile? Bene, in queste circostanze può esserci di aiuto il gioco. E non il gioco fatto di bambole, costruzioni, automobiline e aeroplanini, ma un tipo di gioco più semplice e antico, pensato stuzzicare l’interesse e la curiosità del nostro piccolo in qualunque luogo e in qualunque momento.

Bambini scomparsi: un fenomeno preoccupante

bambini scomparsi

Lo scorso 25 maggio in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, Telefono Azzurro ha ricordato come nel 2009 siano stati ben 1033 i minori sia italiani che stranieri scomparsi.

Un fenomeno che comprensibilmente crea ansie, paure proprio a causa dei numeri, ancora troppo alti; come si può leggere all’interno del report dedicato ai minori scomparsi ci sono alcune zone d’Italia maggiormente coinvolte in questo fenomeno. Sono: Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Veneto, Lombardia, Marche e Lazio.