In vacanza con mio figlio

bambini vacanza

Finalmente anche per mamma Mildred si avvicinano le tanto sospirate vacanze; infatti, dopo anni, mi concedo insieme al mio cucciolo addirittura quindici giorni di meritato riposo. Per garantire ad entrambi il massimo relax e un po’ di vita all’aria aperta ho affittato una deliziosa casa in collina a pochi minuti di macchina dalla spiaggia così, dopo aver sguazzato felici nell’acqua, passeremo il primo pomeriggio spaparanzati a sentire le cicale accaldate frinire e attenderemo che rinfreschi per correre in bici nelle assolate campagne della mia terra.

Bello no? Certamente. A patto di riuscire a sopravvivere alla preparazione dei bagagli. Infatti, dopo aver preso accordi per l’affitto della casa ed essere corsa in soffitta a riesumare letteralmente il mio impolverato set di valigie, mi sono resa conto che oltre a questo mi servirà anche uno zaino piuttosto capiente, cui andrà ad aggiungersi, s’intende, il mio inseparabile beauty case che da solo non è mai bastato a contenere i miei “effetti personali” quando ero giovane e tonica figuriamoci adesso!

Gravidanza: la vitamina D è fondamentale

gravidanza-vitamina D

La vitamina D è un elemento utilissimo per una gravidanza sana e per il corretto sviluppo del feto.  Sono numerosi, infatti, i benefici per mamma e bambino che derivano da un adeguato apporto di vitamina D durante i nove mesi di gestazione.

Quale è la funzione della vitamina D?

La vitamina D (o colecalciferolo) si forma nel nostro organismo in seguito all’assunzione di determinati alimenti e all’azione dei raggi solari e si accumula principalmente nella pelle e nelle ossa ma anche nel cervello e nel fegato. Aiuta il corpo della donna ad assorbire il calcio e il fosforo, elementi indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo e lo sviluppo del feto, e ne facilita la deposizione nelle ossa ed il rilascio.

Con la varicella è giusto dare l’antivirale?

Ciao mamme, visto oggi vi scrivo dalla mia trasferta estiva dove sono sbarcata ieri con valigie e valigiette e con tutte le più buone intenzioni, peccato non aver fatto i conti con la signora Cella Vari, per gli amici Varicella. Ospite inattesa di questo inizio vacanze è arrivata senza annunciarsi a rovinare le ferie. A parte gli scherzi, la varicella in questo 2010 è arrivata in netto ritardo sulla tabella di marcia, a causa del ritardo nell’arrivo del caldo, colpendo i bambini alla fine delle scuole e arrivando poi nelle località di vacanza.

Ipotiroidismo congenito, l’importanza dello screening neonatale

screening ipotiroidismo

Cos’è l’ipotiroidismo?

L’ipotiroidismo è un disturbo causato da una disfunzione della tiroide che secerne minori quantità di due ormoni: la tiroxina e triiodotironina. Quando è un bambino ad esserne affetto si tratta in genere di un disturbo congenito, che il piccolo, cioè, ha già alla nascita e che può essere permanente o transitorio.

Quali sono le cause dell’ipotiroidismo congenito?

L’ipotiroidismo congenito può essere causato da fattori diversi: assenza completa o parziale della tiroide, sua presenza in sede anomala, incapacità degli ormoni tiroidei stessi di svolgere la propria funzione.

Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo?

Se il problema viene diagnosticato alla nascita naturalmente non si verificherà alcun sintomo, fermo restando il ricorso tempestivo alla terapia, come vedremo in seguito. Se il deficit si manifesta in seguito può dare luogo a sintomi come irrequietezza e irritabilità, respiro affannoso, tachicardia, stipsi.

L’uso delle lenti a contatto in età pediatrica

lenti a contatto

L’apparato visivo dei bambini non è ancora del tutto sviluppato e presenta, quindi, una sorta di fragilità e di delicatezza. E’ molto importante, per questo, proteggere e curare l’apparato visivo del bimbo da eventuali danni o difetti, soprattutto se si pensa che alcune anomalie a suo carico possono influenzare lo sviluppo psicomotorio del bambino. Generalmente, i difetti della vista più diffusi nei bambini come miopia, ipermetropia e ambliopia, vengono corretti attraverso l’uso degli occhiali. Può succedere, però, che il bambino si rifiuti di indossare gli occhiali, soprattutto in determinate situazioni come il gioco. In questi casi può essere utile il ricorso alle lenti a contatto. In passato si riteneva che le lenti a contatto non fossero idonee per i bambini a causa della loro conformazione e manutenzione. Oggi, però, l’avvento delle lenti morbide e lo sviluppo di nuove geometrie e nuovi materiali rende le lenti a contatto adatte anche ai bambini.

Radiografia dell’utero e delle tube, l’isterosalpingografia

isterosalpingografia

Un importante esame che rientra spesso nell’iter diagnostico dell’infertilità di coppia, soprattutto quando sono stati già esclusi altri fattori come quelli ovulatorio e mascile, è l’isterosalpingografia.

Cosa è l’isterosalpingografia?

L’isterosalpingografia è un’esame radiologico dell’utero e delle tube in grado di valutarne la morfologia e le caratteristiche. Nello specifico, l’isterosalpingografia consente di verificare la pervietà, ossia l’apertura, la percorribilità, delle tube di Falloppio e l’eventuale presenza di anomalie o lesioni patologiche (fibromipolipi endometrialimiomi) anche nella cavità uterina. Le immagini dell’utero e delle tube, ottenute tramite l’isterosalpingografia, consentono di individuare alcune delle cause di sterilità femminile e di aborti ripetuti. Spesso, infatti, l’infertilità deriva da difetti delle tube.

Il calazio nel bambino

calazio bambino

Calatio, cos’è

Il calatio è una cisti (tecnicamente un lipogranuloma) che si forma sulla palpebra a causa dell’infiammazione di una ghiandola (la ghiandola di Meibomio, preposta alla secrezione dello strato oleoso delle lacrime) in seguito all’ostruzione del suo dotto secretore. In altre parole, si tratta di una piccola pallina di grasso, formata da residui di sebo e desquamazioni, attorno alla quale si crea una sorta di callo.

Calatio, le cause

L’ostruzione della ghiandola di Meibomio può essere causata proprio dalla secrezione da essa prodotta ma il calazio può derivare anche dalla cronicizzazione di un orzaiolo.

Come faccio a capire se il bambino ha un calazio?

Premesso che la diagnosi di calazio spetta al medico, il disturbo si manifesta con un rigonfiamento dell’interno o del bordo della palpebra. A differenza dell’orzaiolo però è indolore. A volte può formarsi una crosta sul margine del rigonfiamento che può dare luogo a dei fastidi  a causa della tendenza dei bambini a sfregarsi gli occhi.

La stenosi del dotto lacrimale

lacrimazione neonati

Capita di sovente di vedere neonati con gli occhi che lacrimano spesso anche in assenza di pianto. Questa lacrimazione eccessiva, detta epifora, che può essere saltuaria o continua ed interessare uno o entrambi gli occhi, può comparire fin dalle prime settimane di vita e durare diversi mesi. La causa di questa iperlacrimazione nei neonati è congenita ed è definita stenosi del dotto lacrimale.

Cosa è la stenosi del dotto lacrimale?

Si tratta dell’ostruzione, parziale o totale, del condotto naso-lacrimale che permette il normale deflusso delle lacrime verso le fosse nasali. L’occhio del bambino è dotato di un piccolo canale che dall’interno del bordo della palpebra inferiore arriva al naso e che è visibile come un forellino nell’angolo interno dell’occhio. Questo condotto ha il compito di far defluire le lacrime e la secrezione oculare. In caso di stenosi, parziale o completa, il canalino è ostruito e le lacrime e la secrezione oculare debordano causando l’iperlacrimazione.

Esami ecografici: l’isterosonografia

isterosonografia

La salute dell’apparato genitale femminile è fondamentale per preservare la fertilità di una donna. Per questo, sono numerose le metodologie impiegate dalla medicina per analizzare l’apparato genitale femminile, formulare eventuali diagnosi e individuare il corretto approccio terapeutico. Gli esami ecografici rappresentano, in tal senso, il principale strumento per il controllo dell’utero e dell’apparato riproduttivo in generale. Si va dalla semplice ecografia pelvica o transvaginale ad esami più complessi come l’isterosalpingografia, l’isterosonografia, l’isteroscopia e la laparoscopia.

Cosa è l’isterosonografia?

L’isterosonografia (o sonoisteroscopia) è un esame ecografico della cavità uterina che consente di individuare con una certa precisione la presenza di anomalie. Si differenzia dalla classica ecografia transvaginale grazie all’utilizzo di un mezzo di contrasto che viene iniettato nella cavità uterina.

Bambini e intestino pigro

intestino pigroCome abbiamo già visto, è piuttosto comune che i bambini, anche molto piccoli, soffrano di stitichezza, soprattutto se prendono il latte artificiale. La stipsi nel bambino di solito è un problema facilmente risolvibile che molto raramente è sintomo di patologie come il megacolon o l’ipotiroidismo congenito; l’impegno dei genitori deve essere quindi quello di evitare che la stitichezza da occasionale si trasformi in cronica.

Quando il bambino prova dolore durante l’espulsione delle feci infatti questo può indurlo a trattenerle con i loro conseguente indurimento, che rende ancora più dolorosa la defecazione e innesca un circolo vizioso dal quale i genitori e il bambino difficilmente riscono ad uscire. Per non parlare poi dei rimedi contro l’intestino pigro comunemente usati, come suppostine e clisteri che, provocando dolore, infastidiscono il bambino peggiorando la situazione.

Per aiutare il bambino affetto da questo problema è opportuno piuttosto introdurre nella sua dieta, dietro consiglio del pediatra, alcune molecole che non vengono digerite dall’intestino e trattengono acqua con l’effetto di ammorbidire le feci. In particolare, il pediatra potrà suggerire il ricorso al lattulosio, uno zucchero artificiale, o al malto in polvere finissima.

La malformazioni dell’utero

malformazioni-uteroOggi parliamo di malformazioni uterine, spesso molte donne non sono a conoscenza del fatto di avere una malformazione dell’utero e lo vengono a sapere solo quando decidono di avere un bambino, infatti alcuni di questi “difetti” possono causare aborti ricorrenti e anche difficoltà di concepimento. Non ci si rende conto di avere questo tipo di problema poiché nella stragrande maggioranza dei casi non si presentano sintomi, anche se a volte si arriva dal ginecologo lamentando mestruazioni dolorose, infezioni urinarie e dolori al basso ventre.

Come si diagnostica una malformazione uterina?

Ci sono diverse possibilità per poter diagnosticare una malformazione uterina, il primo strumento è l’ecografia pelvica o meglio transvaginale che però non è in grado di poter vedere tutte le possibili problematiche uterine. L’alternativa è rappresentata dalla isterosonografia, la isterosalpingografia e la isteroscopia, che possono essere usate (isteroscopia operativa) anche per alcuni interventi. Le malformazioni uterine prendono vita dalla vita embrionale, quando l’utero si deve ancora formare, in quel momento ci sono due corni che si chiamano dotti di Muller e che devono fondersi verso la nona settimana di gravidanza per dare vita alla struttura uterina che noi conosciamo, se ciò non avviene nel modo adeguato si presenteranno alcune delle modificazioni strutturali di cui parleremo a breve.

Svezzamento: l’olio d’oliva

olio d'oliva

Ricco di acidi grassi essenziali, vitamine e antiossidanti, l’olio di oliva è un elemento fondamentale per la corretta alimentazione del bambino. Durante lo svezzamento, infatti, il pediatra ne consiglia il consumo già nelle prime pappe: un filo d’olio d’oliva da aggiungere, ad esempio, all’omogeneizzato, al passato o al formaggio grattugiato è l’ideale per il corretto apporto nutrizionale del bimbo. Grazie alla sua leggerezza e alla sua digeribilità, l’olio d’oliva, soprattutto se è extravergine (ottenuto dalla prima spremitura delle olive e non raffinato) è un ottimo condimento per i bambini e un’importante fonte lipidica già a partire dal 5°-6° mese di vita. Favorisce nel bambino il corretto sviluppo dei tessuti corporei e dello scheletro, la mineralizzazione delle ossa e l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E,K ).

I vaccini combinati, sei in uno

vaccini bambino

In armonia con le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche in Italia i bambini vengono vaccinati con la sommistrazione di un preparato esavalente, sin dal terzo mese di vita. Il che significa che con una sola iniezione i nostri pargoli sono protetti da sei agenti patogeni diversi. I vaccini polivalenti hanno quindi soppiantato i monovalenti (quelli che proteggono cioè da un solo agente patogeno alla volta). Ma quali vantaggi comportano? E hanno svantaggi? Vediamolo insieme:

Vaccini polivalenti, cosa sono

Come accennato, i vaccini polivalenti sono preparati in grado di proteggere il bambino da più di un agento patogeno con una sola somministrazione, in quanto contengono diversi antigeni in una sola fiala. I vaccini attualmente in commercio contengono da due a dieci antigeni diversi, in grado di proteggere i bambini da sei diversi batteri o virus (difterite, tetano, pertosse, epatite B, malattie da Haemophilus influenzae B e poliomielite), motivo per cui vengono definiti esavalenti.

Il colore degli occhi del neonato

colore occhi

Una delle principali curiosità dei genitori circa il proprio bambino, dopo quella sul sesso, riguarda senza dubbio il colore degli occhi del nascituro. I genitori, però, dovranno aspettare alcuni mesi prima di poter soddisfare definitivamente la loro curiosità. Alla nascita, infatti, il bambino ha un colore degli occhi indefinito, tra il grigio e il blu. Questo perchè, anche se il colore degli occhi è già scritto nel DNA del bimbo, la melanina (la pigmentazione colorata) dell’iride (la parte colorata che circonda la pupilla) non è ancora ben definita. Bisognerà attendere sei o sette mesi affinchè il processo di pigmentazione si completi e si definisca il colore degli occhi del bambino. Nell’iride esistono due strati di melanina: quello profondo, caratterizzato da una scarsa quantità di melanina e che determina i colori chiari e quello superficiale, con una maggiore concentrazione di melanina e che caratterizza i colori scuri.