In carcere per un ceffone. E’ successo a Giovanni Colasante, consigliere comunale di Canosa di Puglia, che, durante una vacanza in Svezia, è finito in manette con l’accusa di aver maltrattato il figlio dodicenne a pochi minuti dall’imbarco su un battello che avrebbe dovuto condurli, con il resto della famiglia, in crociera tra i fiordi.
Sembra infatti che l’uomo, al culmine di un aspro rimprovero, abbia mollato una sberla al bambino causando così la reazione dei passanti i quali avrebbero chiamato la polizia, che, subito intervenuta, lo ha addirittura arrestato. E si, arrestato. Perchè in Svezia è difficile che un gesto simile passi del tutto inosservato, dal momento che schiaffeggiare i bambini, come qualunque altra forma di lieve violenza (sculacciate e compagnia) verso i figli, è considerata reato.