Questa mattina stavo vedendo il telegiornale e una notizia ha colto la mia attenzione, un padre separato si è trovato costretto a vivere come un clochard perché non riusciva più a pagare l’affitto della sua casa, dovendo far fronte alle spese degli alimenti che doveva alla moglie e al mantenimento dei figli. Mi sono documentata ed ho scoperto che purtroppo il fenomeno dei padri separati caduti in miseria è davvero diffusissimo, genitori costretti a vivere come senza tetto e che frequentano le mense per i poveri. Un dramma da non sottovalutare per questi padri che fingono normalità davanti ai figli ma che non riescono più a condurre una vita normale.
Il fenomeno è davvero inquietante e molti padri sulla scia delle manifestazioni avvenute in tutta Europa e soprattutto a Londra, si sono riuniti in associazioni per la tutela dei loro diritti economici e di affido. In Italia esiste Padri Separati Onlus e Papà Separati Onlus che fornisce sostegno agli uomini in difficoltà sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista legale. I nuovi poveri, questa categoria sociale emergente, per fortuna inizia a far parlare di se tanto che a Roma già è stata inaugurata la Casa dei papà, una struttura in grado di ospitare i genitori in difficoltà fornendo loro un tetto sotto cui dormire ma soprattutto uno spazio da condividere con i figli, in un ambiente sereno e soprattutto idoneo ai più piccoli.
Il progetto, realizzato dall’Assessorato alle Politiche sociali, consiste in una casa in grado di ospitare fino a 20 papà per un periodo non superiore ai 12 mesi, ogni appartamento costa un affitto simbolico di 200 euro al mese ed è composto da un angolo cottura, camera da letto, saloncino con televisore, bagno arredato dotato di lavatrice, oltre a spazi dedicati alle attività ludico ricreative e aree verdi attrezzate.
Anche Milano si prepara ad ospitare una struttura analoga, solo nel capoluogo lombardo e nella sua provincia si calcola ci siano 50.000 padri in queste condizioni, l‘Associazione Matrimonialisti Italiani ha stimato che il 25% delle presenze rilevate presso le mense dei poveri, è costituita da separati e divorziati. Nell’80% dei casi,sono padri separati che dopo aver affrontato le spese legali e il mantenimento, si ritrovano a non avere le risorse per sopravvivere. Perciò sta per nascere la Casa del padre separato, un centro con 160 posti letto, mensa, una biblioteca e un giardino.
Da donna mi sento di dire che entrambi i genitori devono ricevere lo stesso tipo di tutele ed avere gli stessi diritti e doveri, tu che ne pensi?
3 commenti su “Padri separati, l’esercito dei nuovi poveri”