A quante di voi è capitato che andando a partorire il secondo figlio abbiate avuto il timore di lasciare solo il primogenito? Quanto avreste desiderato uscire subito dall’ospedale per correre a casa a coccolare il neo fratello maggiore? Certo si può fare ma è a rischio e pericolo della mamma e del bimbo che si ritrovano privi di assistenza medica nei primi giorni successivi al parto. Nella Regione Lombardia una interessante iniziativa sta per essere inaugurata, cioè si avrà la possibilità di ricevere delle viste a domicilio da parte delle ostetriche per le mamme che decidono per la dimissione veloce a 48 ore dalla nascita.
“Sono iniziative che prestano grande attenzione ai più piccoli, anche sulla scorta dei suggerimenti raccolti dalle mamme e dai papà di Milano”.
ha detto Formigoni il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, nel suo progetto sanitario per Milano
La sperimentazione partirà in questi giorni all’ospedale Macedonio Melloni di Milano.
“Se lo vorrà, la mamma che ha appena partorito potrà scegliere di lasciare l’ospedale prima del tempo stabilito e godere dei servizi di un’ostetrica che la assisterà a domicilio”.
ha continuato Formigoni.
Le mamme che decideranno per il ricovero veloce dovranno perciò prenotare l’assistenza domiciliare nei primi mesi di gravidanza ed usufruirne una volta nato il bambino, l’assistenza sarà anche di tipo psicologico per aiutare in caso di depressione post partum.
Inoltre c’è l’intenzione molto concreta di potenziare la rete dei pediatri aumentando di 100 unità il numero attuale e gia dal primo di giugno partirà un progetto nuovo rispetto agli orari classici dei medici. A Milano i pediatri rimarranno in servizio fino a mezzanotte durante i giorni feriali, e faranno turni di quattro ore, la mattina ed il pomeriggio durante il fine settimana.
Ogni tanto qualcuno pensa in modo concreto a noi mamme ed ai nostri figli.
buongiorno sono un’ostetrica e sto concludendo il master in coordinamento con una tesi sull’argomento ostetrica a domicilio inviata dall’ospedale per la continuità assistenziale.
potrei avere ulteriori informazioni e contatti?
grazie
Samanta Pedonesi