In gravidanza il prurito tende ad aumentare. È un fastidio abbastanza comune e dipende da diversi fattori. Primo tra tutti la pelle che si tira, per far posto al pancione che cresce, poi ci sono le modificazioni ormonali: l’aumento di estrogeni mettono a dura prova la pelle, così come la ritenzione idrica.
Immaginate il vostro corpo come a un palloncino pieno d’acqua, è normale che la cute così dilatata si lasci andare, magari a smagliature fastidiose o dia una sensazione di pizzicore. Dove si concentra il prurito? Sull’addome, ovviamente, ma anche in tutti i punti critici, quali le estremità (le caviglie soprattutto), le mani e le gambe. Esiste poi un disturbo chiamato colestasi gravidica, di cui abbiamo già parlato in precedenza, ed è causato da un rialzo della transaminasemia.
Tutto questo può essere accompagnato dall’orticaria, che non è strettamente collegata. L’orticaria può avere un’origine allergica. Come sappiamo le allergie sono abbastanza diffuse durante la gestazione: possono comparirne di nuove o intensificarsi quelle già presenti. Si manifestano a livello respiratorio, con rinite allergiche o sfoghi cutanei.
Alcune donne soffrono di papule orticarie della gravidanza: compaiono sull’addome, sulle braccia e in diverse zone del corpo. Sono delle macchie, rosse al centro e chiare all’esterno. Questo tipo di disturbo tende a scomparire dopo il parto, ma è davvero molto fastidioso. In caso di prurito quindi è sempre meglio avvisare il proprio medico, per capire quale sia l’origine del disturbo.
Cercate di mantenere molto ben idratata la pelle con delle creme o degli oli. Questo oltre a prevenire le smagliature, dovrebbe eliminare gran parte della secchezza di conseguenza della causa del prurito. Non fate mai bagni con acqua troppo calda, ma usate dell’acqua tiepida. E indossate degli abiti di tessuto biologico, come il cotone, e non sintetico e possibilmente non troppo aderenti o fascianti.
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