Un bambino di 5 anni, Vittorio Calussi, residente a Firenze, è morto domenica pomeriggio annegando nel mare della Feniglia, nei pressi di Orbetello (Grosseto). Il piccolo stava facendo il bagno con la sorellina, di qualche anno più grande, quando si è consumato il dramma.
Intorno alle 15.00, infatti, il bambino è entrato in acqua con la maschera da sub per fare una sorta di snorkeling: il mare era mosso per il forte vento di libeccio, ma le condizioni non erano proibitive.
Il padre si è insospettito quando ha visto il corpo del figlio galleggiare in maniera anomala: sembrava nuotasse a pelo d’acqua, in realtà era privo di sensi. L’uomo si è quindi precipitato a soccorrerlo, mentre i presenti avvertivano immediatamente il 118. Purtroppo, a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione, durati per più di un’ora.
Secondo le prime ricostruzioni, effettuate dalla Capitaneria di Porto Santo Stefano, molto probabilmente il bambino è stato travolto da un’onda e risucchiato dalla risacca in un punto in cui la corrente era particolarmente forte.
Racconta un operatore della Croce Rossa al Tirreno di Grosseto:
Siamo arrivati sulla spiaggia ed abbiamo corso per un chilometro sull’arenile, col cuore in gola. Insieme a noi il medico del 118, mentre dall’alto abbiamo visto calarsi con il verricello dall’elicottero Pegaso il personale del 118 di Grosseto. Abbiamo fatto il possibile, ma non c’è stato nulla da fare.
Pare però, sempre secondo il Tirreno, che i soccorritori abbiano impiegato circa quaranta minuti a raggiungere il luogo dell’incidente. La procura di Grosseto ha già aperto un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità.
Il corpo del bambino è stato trasferito all’ospedale di Orbetello a disposizione dell’autorità giudiziaria, e oggi verrà restituito alla famiglia.
Solo qualche giorno fa, vi abbiamo parlato della campagna di sensibilizzazione, denominata “Acquaticità e Sicurezza” e ideata dal Ministero della Salute in collaborazione con il campione mondiale di immersione in apnea Nicola Brischigiaro, che si propone di diffondere tra i genitori una maggior consapevolezza rispetto agli infortuni in acqua.
Sul sito dedicato all’iniziativa, potete trovare il Decalogo per la Sicurezza in Acqua e il Decalogo Acquatico del Bravo Genitore, che vi consiglio davvero di leggere con attenzione, nella speranza che tragedie come quelle del piccolo Vittorio non abbiano più a ripetersi.