L’ambliopia o sindrome dell’occhio pigro, è un disturbo molto comune tra i bambini. Si tratta di una patologia piuttosto banale e facilmente trattabile ma che se trascurata può trasformarsi nel tempo in un disturbo irreversibile.Tecnicamente, l’ambliopia consiste in un errato ordinamento tra l’occhio e il cervello del bambino a causa del quale un occhio viene caricato di maggior lavoro rispetto all’altro che si impigrisce. Tutto questo provoca uno sviluppo errato della visione e un calo della vista.
Generalmente, entro i 6-7 anni di età, è sufficiente bendare l’occhio sano per stimolare quello pigro e ripristinare la corretta visione. Portare una benda, però, può essere spiacevole e può causare un certo disagio soprattutto nei bambini più grandicelli e nell’età scolastica. Una soluzione alternativa ed efficace per la cura dell’ambliopia può essere l’agopuntura.
Ad affermarlo è un recente studio dell’Università degli studi di Honk Kong. Nello specifico, l’equipe di ricercatori guidata dal professore Jianhao Zhao, ha studiato 88 bambini affetti da ambliopia, di età compresa tra i 7 e i 12 anni. I bambini sono stati suddivisi in due gruppi. bambini del primo gruppo sono stati trattati con lenti correttive e con la benda oculare per circa un paio di ore al giorno. Ai bambini del secondo gruppo, invece, oltre alle lenti correttive sono state praticate delle sedute di agopuntura, per la precisione 5 a settimana. Tutti i bambini sottoposti allo studio, inoltre, dovevano leggere e scrivere da vicino per circa un’ora al giorno. Durante la terapia con l’agopuntura, gli aghi venivano inseriti nella testa, sul viso, sulle mani e sulle gambe dei bambini. Dall’analisi dei dati raccolti, è emerso che dopo 6 mesi di terapia, l’agopuntura è risultata efficace nel 41,5% dei casi contro il 16,7% delle bende oculari.
L’importante studio cinese, pubblicato sugli Archives of Ophthalmology, verrà sicuramente inserito nel nuovo database dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sulla medicina tradizionale.