Torniamo a parlare di latte artificiale iperproteico con un’intervista del dottor Marcello Giovannini, presidente della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica – Sinupe divulgata in occasione del 67° Congresso del Sip. Focalizzando l’attenzione sull’obesità infantile dai 0 ai 2 anni e sulle ripercursioni in età puberale è stata avanzata la c.d. ipotesi proteica, secondo cui l’allattamento materno è più povero di proteine rispetto al latte in formula e questo ridurrebbe il rischio di sviluppare l’obesità in età scolare del 16-28%.
L’ipotesi avvalorata dalle ultime ricerche scientifihe è che un intake proteico elevato e precoce nei primi anni di vita determini alti livelli di insulina e di insulin-like growth factor 1 o IGF1 (fattore di accrescimento), responsabili sia di un incremento della velocità di crescita ponderale nei primi due anni sia della trasformazione dei preadipociti in adipociti.
Una crescita ponderale eccessiva nei primi mesi di vita è stata collegata non solo al rischio di obesità infantile ma anche al rischio di diabete di tipo 1. In questo caso l’eccessivo apporto di proteine favorirebbe la distruzione delle cellule beta pancreatiche nei bambini con parenti di primo grado con diabete di tipo 1.
Un altro fattore che causerebbe l’insorgere dell’obesità insieme alla comparsa di intolleranze e allergie sarebbe l’introduzione precoce o eccessiva di alimenti solidi e zuccheri nei primi 4 mesi di vita.