Ogni mamma vede il suo bimbo, il più bello del mondo. È una debolezza. Ammettiamola! Non c’è nulla di male, anche se a volte non vedere ciò che ci circonda con la giusta prospettiva può essere un danno. Facciamo un esempio? Ci sono genitori che non si accorgono che i loro bambini sono obesi e che hanno bisogno di una dieta. Parlo di obesità perché una nuova campagna, organizzata da Strong4life, movimento creato dal Children’s Healthcare di Atlanta, ha invece deciso di mettere i piccoli davanti alla dura realtà.
Gli esperti si sono accorti che per contrastare il diffondersi dei chili di troppo ci voleva una terapia d’urto, peccato che questa terapia è stata un po’ troppo violenta. Se da un lato i genitori possono essere ciechi dall’altra anche certi esperti forse non sono in grado di guardare nella giusta prospettiva. Al mese d’agosto, Strong4life ha diffuso video e cartelloni con slogan tremendi tipo questi: ‘Chubby non é carino se ha il diabete di tipo 2’, ‘Ha gli occhi e il sorriso del padre e probabilmente anche il suo diabete’ o anche ‘I bambini paffuti potrebbero non sopravvivere ai loro genitori’. E ovviamente c’era sempre la faccia di un bambino grasso e molto depresso accanto.
L’obiettivo era far vedere ai bambini e ai loro genitori quello che, per troppo amore o per cultura, non erano ancora riusciti a focalizzare. Il risultato? È intervenuto un funzionario del National Institutes of Health, Alan Guttmacher, sostenendo che questa campagna non solo non raggiungeva gli obiettivi sperati, ma anzi poteva essere molto dannosa per i piccoli. Stigmatizzare le persone non è un buon modo per contrastare quella che è una vera e propria malattia. Questa operazione è dello stato della Georgia, secondo per numero di bambini obesi (al primo posto solo il Mississipi). Qui il 75 percento dei genitori non riconosce l’esistenza di un problema.
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