Il nome è per sempre e per questo sceglierlo accuratamente è una delle prime responsabilità che un genitore deve assumersi. Il nome diventa la carta d’identità dell’uomo: racconta chi è ma anche il suo carattere, come l’individuo si relazione con gli altri e con il mondo, ecc.. Non a caso è di uso comune l’espressione Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei.
Uno degli aspetti più importanti del nome che, però, spesso viene sottovalutato o addirittura non considerato è l’iniziale.
Come dice anche il termine stesso, l’iniziale è la parte trainante del nome, il suono principale che lo attiva e lo esprime. Ad indicare la supremazia dell’iniziale del nome su tutte le altre lettere c’è anche il fatto che questa, come l’iniziale del cognome, esige la maiuscola. Capita spesso, inoltre, che il nome venga sintetizzato attraverso le sole iniziali puntate e questo non fa che rimarcare l’importanza dell’iniziale come lettera evocatrice di un nome e dell’individuo che lo porta.
L’importanza della lettera iniziale del nome era attribuita già nell’antichità. Negli antichi alfabeti liturgici, infatti, il suono della prima lettera di un nome rimandava ad un’immagine pittografica o a un concetto: la A, ad esempio, rimandava alle corna del bestiame o alla bocca di Dio, la B, invece, all’apertura della tenda o alla betulla, simbolo della dea madre, mentre la D evocava la luce del giorno. E’ facile intuire come in passato, e non solo, bastava pronunciare l’iniziale del nome per rievocare un determinato concetto e farsi un’idea precisa sul carattere dell’individuo che portava quel nome.
L’iniziale di un nome, quindi, anche se può sembrare assurdo o banale, racchiude il significato di quel nome e dà indicazioni precise sul carattere della persona che porta quel nome. Scegliete con attenzione, quindi, il nome che darete a vostro figlio, focalizzandovi sulla lettera iniziale che racchiuderà le linee guida del carattere e del futuro del vostro bambino!
Via | Che nome dare al tuo bambino di Laura Tuan, Giunti Editore