Tra le patologie rare legate alla pelle dei neonati c’è anche il nevo melanocitico congenito gigante. Si tratta di una malformazione genetica benigna della pelle presente fin dalla venuta al mondo del bimbo. Si presenta a prima vista come una macchia estesa, di colore scuro, a volte pelosa, che alla nascita non presenta dimensioni troppo elevate ma che continua ad espandersi con il passare degli anni. Alla fine della sua crescita può arrivare ad una grandezza di circa 20 cm.
E’ facile trovare i nevi sulla parte superiore o inferiore della schiena e sull’addome anche se si registrano casi in cui facciano la loro comparsa su braccia e gambe e sulla bocca. I nevi giganti vengono definiti tali quando siano caratterizzati da dimensioni superiori a 20 cm nell’adulto e a 7,6 cm nel bambino. Essi variano per forma, struttura superficiale e presenza di peluria. Anche il colore può variare ed andare da un marroncino chiaro al nero.
La macchia è dovuta ad un accumulo molto consistente di melanociti in una area dell’epidermide a causa dell’incapacità degli stessi di distribuirsi in maniera uniforme su tutta la cute. Nonostante la causa della comparsa di un nevo congenito rimanga tutt’oggi sconosciuta ed a riguardo non esista alcun metodo di prevenzione, sarebbe dovuta ad un difetto durante lo sviluppo del bambino nel grembo materno all’incirca nei primi tre mesi di vita fetale. I nevi di piccole dimensioni sono abbastanza frequenti nei bambini, quelli giganti sono invece rari e da tenere sotto osservazione.
Riguardo questi ultimi in alcuni casi è consigliato un trattamento chirurgico non tanto per questioni di natura estetica, che possono comunque influenzare negativamente la vita del bambino prima e dell’adolescente poi, quanto per ragioni preventive nei confronti della possibile associazione dei nevi giganti, che sono estesi e poco controllabili, con il melanoma.
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