La notizia è di quelle che lasciano atterriti, increduli, vergognosamente impotenti. Un bimbo di soli venti giorni è morto per il freddo. E’ accaduto a Bologna, all’Ospedale Sant’Orsola dove il piccolo era giunto in gravi condizioni la scorsa settimana.
Il bambino era nato lo scorso dicembre da mamma e papà italiani e a quanto pare viveva per strada con i genitori, il suo gemello e una sorellina più grande, che stanno bene. I medici che lo hanno soccorso e tentato, inutilmente, di salvarlo escludono che a causarne la morte sia stato un virus, più probabile invece che non abbia retto le condizioni di vita cui era esposto.
La caritas di Bologna, sul Corriere della sera, punta il dito sulle carenze dei servizi sociali e pone l’accento sulle nuove povertà, sui nuovi invisibili, aggiungiamo noi a cui non resta altro che lo smarrimento di chi è costretto, gioco forza, a subire la notizia di una morte assurda e atroce.
Personalmente mi chiedo cosa avrei fatto al posto di questa madre e se oltre alla povertà e alle carenze dei servizi sociali in questa storia non abbia un ruolo la solitudine. Perchè, mi chiedo, una famiglia con tre bambini piccoli non ha nessuno a cui chiedere aiuto? Un parente, un amico, chiunque si trovi in una situazione anche solo un po’ meno tragica?
Neppure una porta a cui bussare per chiedere un riparo per i figli neonati? Nessuna amica, conoscente, passante persino, disposta a dire: “Ti tengo i bambini finchè non trovate una soluzione”. Forse cinquantanni fa non sarebbe successo. Forse dovremmo occuparci anche delle nuove solitudini, non solo delle nuove povertà. Voi cosa ne pensate mamme?
Fonte: Corriere della sera
Ne sono convinta, hai ragione, sono altri tempi, quelli dell’indifferenza.