È un rapporto simbiotico quello che si crea tra la madre e il suo bambino nel corso dei nove mesi. Lui cresce dentro di lei, sono un’unica persona fino alla nascita. Spesso il dolore del parto è associato, almeno per la donna, al dolore della separazione. C’è quindi un aspetto emotivo molto forte, che potrebbe però non essere tale solo per mamma. Abbiamo mai pensato che cosa voglia dire per un neonato dividersi dalla sua mamma?
Lo vediamo in questo video. Il piccolo è venuto al mondo con parto cesareo: non c’è stata quindi la dura prova del parto vaginale che anche per il piccolo è un percorso d’indipendenza. Non sappiamo ovviamente come mai: potrebbe essere stato un cesareo programmato o un parto d’urgenza.
https://www.youtube.com/watch?v=Ko_RwsIC84U
L’infermiera ha avvicinato il piccolino al volto della sua mamma e lui, abbastanza innervosito da aver lasciato la pancia della mamma prima del tempo (almeno per lui), ha abbracciato il volto della sua mamma e ha deciso di non staccarsene. Un’immagine bellissima, che ovviamente ha conquistato il web e in pochi giorni è diventata virale.
Raccontateci di voi, care mamme. Com’è stato il vostro parto? Avete potuto stringere subito il vostro bambino tra le braccia? Io ricordo perfettamente i suoi occhioni grandi che mi guardavano. Dura pochi istanti, ma è nel momento in cui mamma e bimbo incrociano lo sguardo per la prima volta che si compie il miracolo della vita.
Forse con un cesareo il bimbo potrebbe essere privato di questo tempo, quello che gli permette di iniziare la sua vita in autonomia, senza traumi. Tempo fa abbiamo parlato del piano del parto: mi raccomando cercate, nelle ultime settimane della gravidanza, di immaginare la nascita del vostro bambino. Non dovete sostituirvi ai medici, perché non ne avete le competenze ma potreste tentare di capire (e informarvi) quali sono le cose che vorreste in quel momento. Ecco stringere subito il piccolo tra le braccia dovrebbe essere una priorità.
Non perdete i nostri video.
Il mio e’ stato un cesario di urgenza, perché causa di una sofferenza fetale… Ebbene si la piccola e’ salva e adesso ha 6 anni, ma in quel momento da sola nella sala parto e sola con i medici: mi sono sentita persa per non aver stretto tra le mie braccia la mia piccina… Il contatto mi e’ mancato molto e anche se lei ne ha risentito– Anche se si e’ calmata quando l’hanno avvicinata sul mio viso. Ne abbiamo sentito entrambi la differenza. Lei e’ molto attaccata a me e nei primi mesi di vita si addormentava accanto a me. Forse una coincidenza, ma era più tranquilla.