I neonati sono a meno rischio infezioni con un cane in casa

Un bel cane è la gioia di tutti i bambini, che prima o poi sgranano gli occhioni davanti a mamma e papà chiedendo un cucciolo. Non è però un gioco: è un impegno e vuol dire un bel sacrificio. Cercate quindi pensare a tutti i pro e contro, soprattutto se abitate in un appartamento. Tra i pro c’è che la presenza di un cane migliora il sistema immunitario del bambino, tenendo lontani i raffreddori e le infezioni.

A sostenerlo è uno studio finlandese, condotto su quasi 400 bambini durante il primo anno di vita.  Ogni settimana i genitori hanno compilato dei diari annotando informazioni dettagliate sui contatti con gli animali domestici e sullo stato di salute dei propri figli. È emerso che la presenza di un cane in casa sia correlata ai bambini più sani. Non è una cosa nuova. Anche in altre occasioni abbiamo parlato di studi di questo genere, che risultano interessanti perché spesso si ha la sensazione che gli animali domestici possano portare malattie.

I nostri risultati supportano la teoria secondo la quale, durante il primo anno di vita, i contatti tra bambini e animali sono importanti, perché possono indurre una migliore resistenza alle malattie infettive respiratorie durante l’infanzia. È plausibile ipotizzare che se il cane è spesso fuori casa, si sporchi di più e, inevitabilmente rientrando, introduca nell’ambiente domestico più microbi che finiscono, in qualche modo, con lo stimolare il sistema immunitario del bambino.

Ha dichiarato il pediatra Eija Bergroth al Corriere della Sera. Un ambiente troppo pulito non fa bene al bambino. Questa è una certezza. Potrebbe far cadere il nostro castello di sabbia, perché le mamme tendono sempre a disinfettare quanto più possibile ogni cosa, ma la verità sta proprio nel fatto che il bimbo ha bisogno di potenziare il sistema immunitario. È importante comunque non esagerare. Questo studio è interessante, ma gli esperti italiani della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica sostengono che l’ipotesi sia realistica, ma è bene non si può credere che la presenza di un cane sia l’unico modo per ridurre le infezioni dei bambini, soprattutto in via definitiva.

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