Non siete sicure che la ninna nanna emessa dalla vostra vocina, soprattutto se è stonata, sia la coccola più importante per il vostro bimbo. Sbagliate. Non è una prova d’intonazione. Il bimbo ha solo bisogno di essere rassicurato da suoni familiari. Se avete avuto la buona abitudine, durante i nove mesi, di fargli ascoltare un po’ di musica, sappiate che per i primi 4 mesi, il piccolino sarà in grado di riconoscere quei suoni. Non solo quindi vi (o ci) sente perfettamente, ma vi registra.
Provate a fare un esperimento. Quando avete intuito in base ai calcetti e ai movimenti fetali, che c’è una melodia che apprezza particolarmente, non dovete far altro che riproporgliela più volte. Come? Cuffie e stereo o ipod, quello che avete a disposizione. Noterete dopo la nascita, che quella stessa musica sarà in grado di farlo addormentare prima o lo calmerà nei momenti di tensione. A dimostrarlo è uno studio dell’università finlandese di Helsinki, pubblicato su Plos One.
Durante l’esperimento, cui hanno partecipato 24 volontarie tra il settimo e il nono mese, i feti hanno ascoltato cinque giorni alla settimana Twinkle Twinkle Little Star, una canzoncina inglese da noi poco conosciuta ma perfetta per i neonati. I ricercatori hanno poi monitorato i bambini per i 4 mesi successivi alla nascita e si sono accorti – attraverso scanner non invasivi – che i bimbi avevano interiorizzato la musichetta. Questo ci dice, che il feto non solo ci sente, ma riconosce la voce della mamma e del papà, soprattutto se fa delle belle chiacchierate con il pancione. Sono situazioni di intimità importanti e costruttive per il nucleo familiare. Eino Partanen, tra gli autori dello studio durante un’intervista al Telegraph, ha dichiarato:
Questi risultati mostrano che la capacità di apprendimento dei bambini è precocissima, e che apparentemente gli effetti di quanto appreso permangono nel cervello per molto tempo.
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