Il fenomeno dei bambini nati prematuramente in Italia è in continua crescita. Se ne contano ben 45000 nati prima della 37esima settimana di gestazione. Un dato confortante però sta nel fatto che i bambini prematuri sopravvissuti sono in continuo aumento. Se prima nella maggior parte dei casi erano destinati a non farcela, oggi grazie ai continui studi e al progresso nel settore delle cure si può dire che le speranze di sopravvivere sono decisamente maggiori.
E’ pur sempre vero che i bambini nati in maniera prematura sono particolarmente soggetti alle infezioni, queste si verificano nel 20-40% dei casi, ciò per un duplice fattore. Da un lato il mancato totale sviluppo delle difese immunitarie, dall’altro il fatto di essere sottoposti a cure parecchio pesanti che consentono di favorire le funzioni vitali ancora sottosviluppate. Poichè i soli anticorpi trasmessi dalla madre ai propri figli in questo caso risultano essere insufficienti si deve ovviare con altri strumenti che la Sitip riassume in poche e semplici regole.
Innanziutto nel non esporre assolutamente il neonato al fumo passivo, nel far si che possa godere di un ambiente il più possibile silenzioso e ben protetto in culla da asciugamani o lenzuola arrotolate. Altre precauzioni più o meno conosciute consistono nel lavarsi sempre bene ed accuratamente le mani prima di toccarlo, nel fare in modo che non sia troppo esposto alle visite di amici e parenti cercando addirittura di evitarle qualora ci sia rischio di contagio anche per quanto riguarda una semplice influenza.
Ancora molto importante è rispettare tutti i controlli previsti e le vaccinazioni e tenere sotto controllo le misure del bambino fino ai 24 mesi di vita. Infine una raccomandazione consiste nel seguire scrupolosamnete le indicazioni del proprio medico per quanto rigurda l’alimentazione, non facendo mancare da un lato il latte iperproteico solitamente consigliato in questi casi e ferro, vitamine e minerali a seconda delle esigenze.
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