Pensare che un neonato possa soffrire la noia sembra strano, ma succede. Spesso sottovalutiamo i nostri bimbi. Il fatto che siano piccoli non vuol dire che non siano in grado di avere dei gusti o degli interessi. È ovvio, tutto è misurato all’età. Secondo una ricerca dell’University of Rochester (Usa), i piccoli a 7 mesi sono capaci di elaborare le informazioni e di conseguenza manifestare una loro opinione.
Non dobbiamo aspettarci dibattiti o argomentazioni, ci mancherebbe, ma aspettiamoci comunque uno sbadiglio, un po’ di stanchezza o anche un leggero pianto per farci capire che si stanno annoiando. Non si può pensare di intrattenere un bambino senza il minimo impegno. Parcheggiarlo sul tappetto con i giochi e aspettarsi che si diverta, così, perché è un bambino e i suoi unici impegni sono giocare, mangiare e dormire. Ci sono bambini che detestano le scenette organizzate dai genitori o che non apprezzano alcune storie. I bimbi desiderano imparare qualcosa e si sentono attratti dalle novità. Celeste Kidd, ricercatrice a capo dello studio, come riporta Repubblica, ha spiegato:
Abbiamo analizzato il livello di attenzione di 72 bambini di 7 e 8 mesi tramite un software che traccia lo sguardo. Se i bambini osservano una situazione che cambia costantemente, la guardano con attenzione. Tuttavia, l’attenzione viene persa sia nel caso in cui non ci siano cambiamenti, quando c’è una situazione che possiamo definire di ‘noia’, sia quando ce ne sono troppi.
Attenzione quindi non deve esserci per forza una cosa complicata ad attrarre la loro attenzione, come potrebbe essere la televisione. Se la situazione con cui volete intrattenere il neonato è troppo complicata, per la sua età, non la vorrà seguire. Potrebbe risultare faticosa e di conseguenza per nulla interessante. Questo studio è davvero interessante e può esserci d’aiuto per fare più attenzione a come interagiamo con i nostri piccoli, ma anche alla scelta dei giochi.
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Sì si annoiano